Tutto combacia

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Flashback (Pov ???)

Entro in casa normalmente. Non sono bravo a recitare a differenza di quella falsa di Melany, devo sembrare il più calmo possibile.
Do la borsa e la giacca al maggiordomo che si oppuca di portarli in camera mia.
Mi faccio un rapido giro delle numerose stanze della villa cercando mia sorella. A volte sparisce a caso.
Non posso perdere tempo a setacciare l'intera villa, é troppo grande, quindi mi avvicino ad una cameriera intenta a spolverare i mobili del salotto che smette subito per prestare attenzione alla mia richiesta.
-Amanda, dov'è Melany?-
-La signorina Melany é uscita nel giardino sul retro.- mi risponde chiara e decisa.
-La ringrazio.-
Lei mi saluta con un piccolo inchino e poi riprende a lavorare.
A passo svelto raggiungo Melany nel giardino, seduta su un divanetto sotto il gazebo mentre un'altra cameriera le fa la manicure.
-Melany.-
-Che vuoi, Alvin?- chiede già scocciata senza guardarmi.
Calmati, puoi farcela, cerca di sembrare naturale.
Mi siedo sul divanetto davanti a lei.
Forse non dovrei andare subito al sodo, capirebbe che qualcuno mi abbia chiesto di indagare.
Accidenti come faccio?
Ad un certo punto lei ridacchia senza motivo.
-Che cosa ridi?-
-Oh niente, pensavo a quanto sono intelligente.-
Lo dice sempre senza un apparente ragione, che nervi.
-...e a quanto é stupido Riccardo.-
-Che c entra Riccardo?-
Lei alza gli occhi al cielo -Quel tonto crede a tutto quello che gli si dice, é davvero patetico.-
-A meno che non abbia perso la memoria.- dico sottovoce ricordandomi di quello che mi ha detto quella ragazza fuori da casa mia.
Accidenti perché l'ho detto, potrebbe capire.
Calmati Alvin, non può incolparti per una supposizione, rilassati e fai finta di niente.
-Wow allora un cervello ce l'hai.- che nervoso quando mi da dell'idiota. -É proprio quello che é successo a Riccardo.-
-Davvero? M-ma sa chi siamo? Ci riconosce?- faccio un po di scena per rendere il tutto più realistico.
-Si si, a quanto pare é ritornato all'inizio della scuola. Era un occasione d'oro per allontanarlo da quella smidollata, Alexa Blaze.-
E mi ricordo ancora cosa mi ha detto la ragazza fuori "Pensiamo che dopo l'aggressione Riccardo abbia perso la memoria e che Melany gli abbia messo in testa qualche cazzata per fargli odiare la sua migliore amica Alexa"
-Che hai fatto?- chiedo com fare annoiato, se sembro non tanto interessato alla cosa potrebbe non sospettare il mio doppio gioco.
-Oh niente di che, una cazzata inventata al momento facendo passare quella smidollata come quello che é, un mostro.-
L'ipotesi di quei due é fondata, Melany ha davvero imbrogliato Riccardo. Che persona meschina.
Ma una domanda mi balena la testa.
-Posso sapere perche ce l hai tanto con Alexa? Non ti ha fatto niente.-
-Non ancora, ma ben presto qualcosa accadrà se non la fermo.- é diventata improvvisamente seria, teme qualcosa ma cosa?
-Sappi che é un ostacolo da abbattere.- mi dice ghignando come sempre.
-Cosa?-
-Sei troppo stupido per capire, su fila via.-
Ho sentito abbastanza ma queste ultime parole mi hanno confuso parecchio, chissà che voleva dire? Forse quei due ragazzi ne sanno qualcosa.
A passo svelto rientro in casa e percorro il corridoio verso la porta principale.
-Alvin, tesoro...- la voce della mia adorata nonnina mi ferma -Puoi aiutarmi a salire le scale per favore?-
-Oh certo.-
Fine flashback

-Lo sapevo, tutto combacia. sono un fottuto genio, sapevo che quella non me la raccontava giusta.- esclamo per la "vittoria".
-Ma che cosa voleva dire quando ha detto che Alexa é un ostacolo da abbattere?- domanda Victor, quello che il ragazzo ci ha detto ci ha alquanto sorpresi.
Che cosa vuole da Alexa? Che cosa teme che accadrà?
-Non ne ho idea.- gli rispondo. -Almeno abbiamo scoperto la verità sul piano di Melany, dobbiamo solo dirlo a Riccardo.-
-Ci crederà?- chiede Victor.
-Almeno dobbiamo provarci.- poi mi rivolgo al fratello di Melany -Beh, grazie tante, non sai quanto ci hai aiutato.-
-Sono contento di essere stato d'aiuto.- fa per rientrare ma lo fermo.
-Aspetta, scusa la curiosità ma come ti chiami?-
Lui mi guarda e sorride -Alvin.-
-Che bel nome.- sussurro tra me.
-Se proprio bello.- sbuffa Victor avendomi sentito -Adesso muoviamoci.- mi prende per il polso e mi porta via.
Mi strattono e solo dopo che lui allenta volontariamente la presa riesco a liberarmi.
-Insomma che ti é preso?-
-Niente, andiamo.-
Altro che niente, non so perché ma mi sembrava geloso...ma di cosa? Di me?

Elisabetta e Victor scoprono la verità.
Riusciranno a raccontarla a Riccardo o qualcosa andrà storto?
Riccardo gli crederà?
E perché Victor ha reagito così?

Tutto questo nel prossimo capitolo.



Inazuma Eleven: Vendetta e Amore •The Sequel•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora