Capitolo Ventisei

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Ero scioccata, ma dovevo scendere da Kaleb.

«Ne riparleremo appena torniamo. Per ora, torniamo da Kaleb solo se ti comporterai bene» dissi, e Savage annuiì. Voltandomi, uscimmo dalla stanza per dirigerci da Kaleb.

«Grazie al cielo, pensavo ti avesse mangiata!» disse scherzoso Kaleb.

«Finitela, tutti quanti. Savage è il mio cucciolo: mi ha salva quando dei lupi mannari mi stavano per sttaccare. Gli ho chiesto di essere gentile con te e da te mi aspetto altrettanto» gli risposi seria, mentre passavo una mano sulla testa di Savage. Kaleb abbassò la testa in segno di rispetto ed annuì.

«Ma certo, sorella cara. Per te, questo ed altro» rispose lui «Ora, penso mi sia stato promesso un giro turistico» aggiunse, ed io sorrisi mentre Savage mi affiancava alla mia destra e Kaleb andava alla mia sinistra.

"Qualcosa in lui mi rende nervoso..." disse Savage nella mia mente. Lo guardai, senza apere come rispondergli.

"Semplicemente, pensate ciò che volete dirmi ed io lo ascolterò"

"Penso che stai esagerando..." gli risposi.

"Non penso," mi rispose "la sua aura è completamente nera" lo guardai con sguardo stranito "Da dove vengo, l'aura è come il colore dell'anima, ed il suo è nero. Nero è il colore della cattiveria"

"Stai leggendo male" pensai, prendendo in contropiede Savage.

"Scusa" dissi, mentre Kaleb mi toccava la spalla con una mano.

«Sì?» gli risposi voltandomi.

«Ho sentito che hai scoperto di non essere la mia sorella biologica» disse Kaleb, mentre io annuivo «Non preoccuparti di ciò, ti voglio bene come se tu lo fossi davvero. È di Juliet che mi preoccupo»

«Perchè?» chiesi.

«Beh, è gelosa di te. Mamma e papà hanno passato molti anni a cercarti, ignorando Juliet a tal punto che lei è diventata gelosa di te» io mi rabbiai a questa spiegazione, ma Kaleb mi guardò negli occhi e aggiunse «Non preoccuparti. Imparerà ad amarti come io, mamma e papà ti amiamo»

«Grazie» gli risposi con un sorriso forzato. Lui annuì e continuammo il nostro tour nel castello per tutto il giorno.

Quando venne ora di andarsene, mi abbracciò dandomi un bacio sulla guancia.

«Mamma e papà dicono di volere da te una risposta per questo fine settimana» disse Kaleb e poi si voltò per andarsere.

«Prenderai la giusta decisione, ne sono sicuro» disse sorridendo, e se ne andò. Savage si sedette di fronte a me e mi guardò fisso negli occhi.

«Cosa?» gli chiesi.

"Sembrate arrabbiata. Va tutto bene?" chiese, ed io annuii "Non dovreste prendere il trono"

«Perchè mai?» gli chiesi.

"Perchè vostro padre ha già fatto piani per voi" rispose, ed io lo guardai confusa "Non mi è permesso dirvi chi è, ma mi è permesso dirvi che vi vorrò incontrare presto".

«O-Okay» dissi, proprio mentre pensai che Savage non aveva mangiato o evuto nulla da quando lo avevo incontrato. «Hai fame?» gli chiesi, e lui annuì. «Perchè non mi hai detto nulla?»

"Non volevo preoccuparvi" mi disse lui.

«Non è una preoccupazione, Savage. Ti ho preso con me: se hai sete o fame fammelo sapere» dissi, e lui annuì. Delle braccia mi strinsero improvvisamente. Io risi, mentre mi voltavo e vedevo Eric.

«Ciao, tesoro. Con chi stavi parlando?» chiese.

"Posso dirglielo?" chiesi a Savage nella mia mente e lui annuì, strusciando la testa contro la mia gamba destra.

«Beh... stavo parlando con Savage. Abbiamo una specie di connessione mentale. Lui può sentire ciò che penso e vice versa» risposi ad Eric. Lui annuì e si avvicinò esitante a coccolare Savage.

Savage lo lasciò fare ed Eric si calmo istantaneamente.

«Kayla, questo cane mi piace» disse Eric, sorridendo a Savage.

"Ditegli che anche lui piace a me" disse Savage nella mia mente

"Allora perchè gli ringhiavi contro?" gli chiesi.

"Ero stanco e tutti vi stavano facendo del male, quel giorno. Ero protettivo" rispose lui.

«Savage ha detto che anche tu gli piaci» dissi ad Eric, e lui coccolò Savage di nuovo.

«Miseriacca me ne stavo dimenticando! Savage è affamato!» esclamai dirigendomi verso le cucine. Savage e Eric mi seguirono, mentre io guardavo curiosa nel frigorifero. Notai una bistecca cruda e la sventolai davanti il muso di Savage che annuì e si avviciò a me.

Prensi un piatto su cui adagiai la bistecca e lo posai a terra alla portata di Savage.

Presi una ciotola che riempii d'acqua e la posai vicino al piatto, girandomi poi verso Eric.

«Eric, potresti fare un annuncio che nessuno dev'essere spaventato da Savage e che nessuno osi fargli del male altrimenti se la dovranno vedere con me?» comunicai, ed Eric annuì.

Mi baciò la fronte e si allontanò. «Sbrigati che vorrei passare il resto della giornata col mio compagno!» gli urlai dietro, sentendo in lontananza una risata esattamente mentre qualocsa si muoveva verso Savage.

"Kayla, c'è... una ragazzina" disse lui e mi voltai vedendo Abigail. Si stava lentamente avvicinando a Savage, inclinando la testa ed allungando una mano verso di lui.

«Cucciolo?» chiese, e Savage mi guardò disperatamente stranito. Io annuii e lui abbassò la testa così che lei potesse toccarlo. Lei lo coccolò e lui sghignazzò a modo suo.

Savage leccò la faccia di Abaigail e lei gli mise le braccia intorno al collo. «Posso giocare con lui, fuori?» mi chiese.

"Se voi siete d'accordo, allora lo sono anch'io" mi disse Savage, così anuii e Abigail emanò urletti di gioia. Savage si avvicinò a lei e si abbassò data la sua grande mole.

"Le dica di salirmi sulla schiena" mi disse.

«Abigail, Savage vorrebbe che salissi sulla sua schiena» le spiegai. Lei sorrise e salì. Sorridenti, lasciarono la stanza mentre io continuavo a girovacchiare. Annoiata, decisi poi di tornare nella mia stanza cercando Eric, quando notai qualcosa sul mio letto.

Avvicinandomi vidi che ra una nota.

Non accettare il trono dei Fae, o morirai.

Adottata da VampiriWhere stories live. Discover now