Capitolo Ventidue

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La fissai scioccata e scossi la testa.

«Nah, ti starai confondendo con qualcun altro, io non ho nessun fratello o sorella» le risposi, ma lei scosse la testa.

«Non sto sbagliando, Kayla. Tu sei mia sorella»

«N-no... I miei genitori sono morti quando avevo dieci anni, e per quanto io possa ricordare ero figlia unica» dissi, e Eric mi strinse ancora di più.

«Loro non erano i tuoi genitori» mi spiegò Juliet.

La guardai confusa.

«Quando avevi tre anni, i nostri genitori volendoti proteggere dai loro nemici, ti mandarono a vivere con i loro più fedeli servi. Io, invece, fui mandata a vivere da nostra zia. La scorsa settimana mi hanno mandato una lettera dicendomi di trovarti. In allegato c'era una tua foto» mi squadrò «ma sembra che tu abbia deciso di cambiare look»

«I...Io... È troppo per me» le dissi.

«Come immaginavo. Avevo detto loro di non mandare me, ma me lo hanno ordinato, insieme all'ordine di trovarti» aggiunse Juliet e la mia mente incomincò a farsi leggera.

«Kayla, stai bene?» mi chiese preoccupato Eric. Io scossi la testa per quella che pareva essere la centesima volta.

«Troppe informazioni sembra le abbiano causato un malessere» disse Julet citando l'ovvio.

«Grazie tante!» disse sarcastico Eric.

«Ora, se permetete, prendo mia sorella e me ne vado» disse lei prendendo il mio braccio.

«No. Voglio rimanere con Eric!» esclamai, togliendo il mio braccio dalla sua stretta.

Lei sbuffò e si pizzicò il naso.

«D'accordo, può venire anche il succhiasangue» disse e Eric le ringhiò contro.

«Non azzardarti a ringhiare contro di me» disse, mentre tutti i nostri amici erano ormai usciti e stavano assistendo interessati alla scena.

Juliet si avvicinò per prendermi di nuovo.

«Ora basta, Juliet» disse una voce maschile.

«Ah, Kaleb. È bello rivederti dopo tutto questo tempo...» disse Juliet con finta felicità.

«Lascia nostra sorella in pace. È chiaro che non vuole che tu la tocchi» disse Kaleb. Lui era l'esatta versione di me al maschile, prima che decidessi di cambiare look: capelli biondi e occhi blu, più o meno della stessa altezza.

«Ciao. Mi dispiace doverci incontrare in questo modo, Kayla. Io sono Kaleb, tuo fratello gemello. Perdona Juliet, non sa come controllarsi con gente nuova» disse, allungando una mano.

Io l'afferrai e la scossi.

«Odio dover chiederti di andartene proprio ora che ci siamo conosciuti, ma i nostri genitori muoiono dalla voglia di riverti» aggiunse con un sorriso a cui non potei fare a meno di rispondere sorridendo a mia volta.

«Certo. Fin tanto che anche Eric possa venire» risposi, fissando i miei da lungo persi... fratelli.

«Ma certo che può venire. Qualsiasi cosa che ti dia conforto, mia cara» disse Kaleb andando verso l'auto. «Quando avremo finito, questa sera, vi farò riportare a casa da Timothy» Anuii e Kaleb aprì la portiera. Eric ed io salimmo, seguiti da Kaleb e Juliet.

«Quindi, perchè i vostri genitori rivoglio Kayla così d'improvviso?» chiese Erci, suscitando un sorriso sulla bocca di Kaleb.

«Beh... A loro è sempre mancata, e aspettavano da tempo il giorno in cui lei sarebbe ritornata» spiegò lui, e Eric annuì. Guidammo in silenzio mentre, tutto il tempo, Eric tenne la mia mano.

Mi faceva sentire al sicuro.

Circa venti minuti dopo, ci ritrovammo davanti ad un immenso castello; un anziano signore ci aprì la portiera e noi scendemmo. Mi strinsi ad Eric che, per tutta risposta, mi mise unbraccio intorno alla vita. Sorridendo, lo baciai prima di entrare.

All'interno, vi erano decorazioni ovunque e una donna con occhi blu e capelli biondi fino alla vita, vestita con un semplice vestito estivo, stava dando una mano ad appendere un festone: "Ben tornata a casa, Kayla".

Un uomo stava dando una mano ad un paio di servi a sistemare dei palloncini. Aveva capelli scuri e occhi marroni, er era vestito con una maglia nera e blu jeans.

Erano così concentrati in ciò che facevano, che non si resero conto della nostra presenza.

Kaleb si schiarì la voce e le loro teste si alzarono.

Mi fissarono, e i loro occhi si aprirono. Lentamente, avanzarono verso di me.

«È... È lei?» chiese la donna a Kaleb. La sua voce era dolce e gentile. Kaleb annuì e la donna si portò una mano al petto.

«Finalmente... dopo tredici lunghi anni la mia bambina è di nuovo a casa...»

Nascosi la mia faccia nel petto di Eric e "mio padre" soffocò una risata.

«Non c'è bisogno di essere timidi»

Mi feci coraggio e tornai aguardare i due; mi allontanai da Eric e lui mi posò una mano sulla spalla. Lo guardai e annuii.

«Come... come faccio a sapere che voi siete i miei... veri... genitori?» chiesi, e "mio padre" sorrise.

«Abbiamo foto di quando eri piccola. Le stesse che i tuoi "genitori" avevano» disse l'uomo mentre si avvicinava ad un armadio da cui prese un libro.

Sopra vi era scritto Kayla.

Lo aprirono e mi mostrarono immagini di quando ero piccola.

Osservai il libro scioccata.

Poi osservai loro. Eric mi strinse le spalle.

«Sono... Loro sono... i... i miei... i miei veri genitori...» sussurai a me stessa.

I due mi sorrisero e mi strinsero in un abbraccio.

«Abbiamo in serbo una grande nottata, un festoso party in onore del tuo ritorno, e abbiamo anche una camera in cui puoi dormi-» incominciò mio padre.

«Aspetta un attimo. Sono molto felice di vedervi e conoscervi, ma non vivrò con voi»

Mi guardarono completamente scioccati e solo allora realizzarono la presenza di Eris.

«Mamma, Papà.... Queso è Eric, il mio compagno. Io vivo con lui, suo padre e suo fratello»

«Voi... siete... compagni?» chiese mio padre e io annuii «Beh... non... non ti forzeremo di certo»

«Vi verrò a trovare tutti i giorni, se lo desiderate, e se il padre di Eric è d'accordo.... potrete venirci a trovare tutte le volte che volete» risposi, e mia madre sorrise.

«Ma certo, tesoro. Noi vogliamo solo la tua felicità. Ora però, rimarrai almeno per la festa, vero?» chiese lei, e io annuii. Lei sorrise e battè le mani «Ottimo! Bene, vieni con me!» mi disse prendendomi per mano, mentre sentivo mio padre chiedere ad Eric di seguirlo.



/*Commenti*/

Ah. Bene. Dopo la sorella anche il gemello.
Altri parenti nascosti? xD
Commenti a parte, spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto.
Stellinate e commentate se vi piace (。◕‿‿◕。)

-Kuro


Adottata da VampiriWhere stories live. Discover now