Capitolo Due

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In macchina continuavo a chiedermi come sarà la mia nuova casa.

Durante tutto il viaggio i miei nuovi genitori non facevano altro che parlare tra di loro mentre io,invece, fissavo il paesaggio che scorreva sotto i miei occhi, cercando ancora di metabolizzare il fatto che ero stata finalmente adottata.

"Oh,a proposito, puoi chiamarci il signore e la signora Collins" mi disse la signora Collins guardandomi dallo specchietto e sorridendomi

Annuisco, e continuo a guardare fuori dal finestrino immergendomi nuovamente nei miei pensieri

Ci fermiamo in una strada carrabile e alzo lo sguardo per vedere un'enorme casa con delle particolarissime persiane di un verde meraviglioso

"Avete una bellissima casa" ho affermato,continuando a fissare quella casa che mi sembrava un palazzo

"Oh...abbiamo dimenticato di dirti che abbiamo un figlio" mi informa il signor Collins

Cosa?! Lo fisso in stato di shock

"Oh...e...e se non gli piaccio?" gli chiedo iniziando ad andare in panico

"Oh tesoro,io sono abbastanza sicura che andrete d'accordo.

Ha 16 anni come te e dovrebbe essere ok..."" mi rassicura la signora Collins

Grande: sarò bloccata in una casa con un ragazzo sedicenne in preda agli ormoni - da notare il sarcasmo-

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"Kayla, è ora di uscire dalla macchina" mi dice il signor Collins risvegliandomi dai miei pensieri

"Oh...si...scusi..." azzardo una risposta in preda all'imbarazzo...

"Oh no,cara...non devi scusarti, anzi sono io quello che deve scusarsi per aver interrotto i tuoi pensieri che deduco siano stati molto profondi per non esserti accorta che bisognava scendere dall'auto" annuisco incapace di formulare una frase di senso compiuto davanti al discorso del signor Collins

Scendo dall'auto e seguo i miei genitori adottivi all'interno di quella che sarà la mia nuova casa

'Chissà dove sarà la mia nuova camera' penso,guardandomi intorno

Come se mi avesse letto nel pensiero,la signora Collins mi informa che la mia nuova camera è la terza porta a destra nel piano di sopra;così mi avvio verso la mia nuova camera e Inizio a salire le scale

'Buffo -penso- fino a due ore fa stavo dividendo camera mia con altre 10 ragazze e ora sto per averne una tutta mia...'

Immersa nei miei pensieri,non mi accorsi di una furia che scendeva le scale e che mi travolse in pieno ma che mi afferrò altrettanto velocemente evitandomi di cadere dalle scale di farmi male già il primo giorno che passo qui

"Mamma mia...scusami... ti sei fatta male?"

Alzai la testa e il mio sguardo incontrò due gemme verdi che mi fissavano in attesa di una risposta

"N-no...credo che dovrei fare più attenzione a dove metto i piedi...."

Gli risposi in preda all'imbarazzo.

Mi rimisi in piedi e lui mi squadrò completamente e guardandomi negli occhi sorridendo e porgendomi la mano,esclamò:

"Piacere, io sono Eric"

"S-si...i-io s-sono Kayla" risposi imbarazzata

Lui mi sorrise e io,non so come né perché svenni


Adottata da VampiriWhere stories live. Discover now