Capitolo Dodici

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Eravamo tutti in macchina,io e Willow sedute davanti,mentre Eric(che alla fine aveva deciso di venire con noi)era seduto dietro.
''Sai,Kayla,io non capisco il perchè continui a dire che sei brutta...devi smetterla.ASSOLUTAMENTE''mi disse Willow
''Credi non ci abbia provato?!Beh,io ci ho provato,ma è difficile provare a dire il contrario dopo che hai passato tutta la tua vita a essere una vittima di bullismo e a ricevere insulti di ogni genere...io sono cresciuta con delle persone che non facevano altro che ferirmi...''
''Kayla,tu non ci devi pensare...sei una bellissima ragazza,non farti condizionare da ciò che ti dicevano...devi capirlo''disse Eric
''Eric,non è facile...ogni volta che mi guardo allo specchio,sento tutte le voci di quei ragazzi che mi bullizzavano,e non è facile''perchè si,anche se provo a fare la forte con gli altri,in realtà dentro non sono proprio così...io ho tutta una maschera,un muro che mi separa dagli altri per evitare di soffrire ancora,per evitare che il buco in cui sprofondata,e ora incastrata,non diventi una voragine che mi risucchierà e trascinerà in un abisso senza fondo e senza uscita...e io non voglio questo...
''Cosa dicono?''mi chiese Willow
''Questo non ha importanza...''dissi e distolsi lo sguardo...
''Cavolo,io non capisco perchè non vuoi parlare con noi,Kayla!''urlò Eric
''Eric,calmati...''cercò di calmarlo Willow
''NO!Io proprio non capisco perchè non puoi smettere di parlare male di te stessa!Perchè non parli con me!''
''Eric,mi è difficile fidarmi delle persone dopo quello che ho passato...e poi ci conosciamo da solo tre giorni...''
''Ma io non ti ho mai dato dei motivi per non farti fidare di me!Non puoi passare la vita a coltivare questo tuo malsano e pericoloso atteggiamento verso te stessa,perchè un giorno scoppierà!"gridò. Mi girai per guardarlo ed era veramente furioso,e potrei giurare di aver visto i suoi occhi diventare,per un istante,rossi,ma quello non mi fermò dall'urlargli dietro nuovamente
''Eric,io non posso incontrare qualcuno e automaticamente fidarmi di loro,io non posso smettere di parlare male di me stessa solo perchè lo vuoi tu e io non posso cambiare la situazione!'' Urlai di rimando''A volte mi guardo allo specchio e devo allontanarmici subito,perchè so che avrei potuto fare qualcosa se solo avrei voluto,MA NON POSSO E NON CI RIESCO!!'' Stavamo litigando talmente tanto che non ci accorgemmo che Willow aveva parcheggiato l'auto nel parcheggio del centro commerciale e,senza pensarci due volte,mi buttai fuori dall'auto,diretta verso l'entrata.
''Kayla!Torna indietro!''sentii Eric gridare così mi voltai a guardarlo e vidi Willow che lo teneva per le spalle sussurrandogli qualcosa.I miei occhi si riempirono di lacrime e incrociai lo sguardo di Eric.Quando vide le lacrime posso giurare di aver visto nei suoi occhi dolore,tristezza e pentimento.
Mi voltai e oltrepassai la porta d'ingresso del centro commerciale dirigendomi in un negozio di borse.
Notai che avevo nelle tasche alcuni soldi che mi avevano dato Anne e Jack,così decisi di acquistarmi un portafogli e,appena lo scelsi,mi apprestai a pagarlo.
Il commesso indossava una maglia nera dalla quale si intravedevano i suoi numerosi tatuaggi sul collo e sulle braccia,aveva un piercing al sopracciglio e aveva una cicatrice sul naso...sorrisi al ragazzo per educazione e mi diressi fuori dal negozio,notando che ero affamata,così mi diressi nell'area ristoro e ordinai riso con gamberetti.Mi sedetti per mangiare,ma mi accorsi che qualcun altro si stava sedendo insieme a me,e quel 'qualcun altro' era proprio Eric.



''Kayla,mi dispiace...senti,io so che tu non hai molta autostima e che sei stata vittima di bullismo per molto tempo''disse Eric ''ma devi capire che io sono qui per aiutarti,non importa da quanto tempo ci conosciamo,io sono e sarò sempre qui ad aiutarti''
''Perchè ti preoccupi così tanto per me?''
''Perchè tu sei diversa da tutti gli altri...da quando ti ho vista ho provato un senso di protezione nei tuoi confronti davvero incredibile,e credimi quando ti dico che non so che cosa sia...solo...non voglio vederti soffrire...io volevo solo aiutarti,mi dispiace se ti ho urlato contro,non era mia intenzione...''Abbasso lo sguardo sul cibo e penso al ragazzo che ha dato inizio a tutto questo
''Ti fa tanto male da agire così questa situazione?''mi chiese Eric
''Non posso spiegarvelo,mi fa troppo male...ma se avrete pazienza forse un giorno ci riuscirò...ma prima dovete imparare a trattare con me e le mie innumerevoli insicurezze...''spiegai e guardai Eric.Lui sorrise e mi abbracciò
''Non c'è bisogno di chiedermi di aspettarti...lo avrei fatto anche se non me lo avresti chiesto...ma riordati,io ci sarò,sempre,e ti aiuterò a superare tutto questo''mi disse
''Eric,mi hai appena incontrato tre giorni fa...come mai ti preoccupi così tanto per me?''chiesi,in preda alla curiosità
''Facciamo un patto:io ti dirò il perchè mi importa così tanto di te quando tu mi dirai il perchè di tutte queste tue isicurezze,ok?''anuii,poi mi prese per mano e mi tirò in disparte,dove si mise una mano in tasca e ne tirò fuori una carta di credito
''Dove l'hai presa?''chiesi
''Me l'hanno data i miei genitori,hanno detto testuali parole 'cerca di non rovinare il suo' anche se,sinceramente,non so proprio cosa significhi ''Dovremmo comprare qualcosa di impressionante''
''Per esempio?No,aspetta!Dov'è Willow?''
''Sta cercando i numeri delle ragazze...credo''disse.Intanto Willow si avvicinò a noi tutta sorridente
''Ehi,hai preso il suo numero?''chiese Eric
''Certo?Si chiama Porsche''
''Come hai fatto ad ottenere il suo numero?''chiesi,con la mia solità curiosità
''Segreto...''disse,cercando di fare la misteriosa
''Scadente''disse Eric spingendola gentilmente per il petto e lei,in tutta risposta,si tenne il petto,fingendo avesse dolore.
''Kayla!Hai un ragazzo o una ragazzo?''chiese Willow
''Oh,beh,io...no...sono single''risposi
''Sicuraaaa??''chiese lei,alzando maliziosamente le sopracciglia
''Certo''risposi diventando rossa come un peperone,mentre loro,intanto,ridevano come matti


Adottata da VampiriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora