Capitolo 47

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“Quindi, ho convinto Ines a portarmi con lei qui con voi”

Alex ci ha fatto un pippone pazzesco su lei e Nicolas, che ho seguito sorseggiando la mia Coca Cola.

“Quindi Nico ti è interessato fin da subito” osserva Char, la ragazza di Lorenzo.
“Oh sì, come un colpo di fulmine”
“Per questo sei fulminata” commento e Marta ridacchia.
“Sì, fulminata per uno che probabilmente non mi vuole”

“Mi ricordi tanto una mia amica, sai? Magari la conosci, fa la giornalista. Anche lei pensava lo stesso di un ragazzo, e attualmente sono fidanzati e lui vuole farle la fatidica proposta. Quindi, mai dire mai”

“Io e Riccardo ci conosciamo dal liceo e stiamo insieme da tanto tempo, ma prima di dichiararci ci abbiamo girato tanto intorno” interviene Marta.
“Io ed Hugo ci siamo conosciuti per caso e ci siamo rivisti in diverse occasioni, come se fosse destino” Ines sorseggia la sua birra con occhi sognanti.
“La mia storia è noiosa, io e Lorenzo ci siamo incontrati per lavoro” sospira Charlotte.

Gli sguardi si rivolgono tutti verso di me, ma svio il discorso chiedendo di Carla ed Arthur, visto che ne parla ogni volta per ore e almeno scappo dalla mia sorte ancora un po’.

Non sono una di quelle ragazze che parlano sempre del proprio partner, non mi piace parlare di me e Charles se non me lo si chiede, perché credo che sia una cosa privata e non debba essere sbandierata ai quattro venti. Comunque, quando ne parlo non scendo nei dettagli ed ometto parecchie cose. Tranne con i miei migliori amici, a loro devo dire tutto papale papale a come è successo, altrimenti si offendono.
Ma li adoro lo stesso.

“E invece, tu e il principino Leclerc?”

Appunto.

“Niente di eclatante” prendo un sorso dalla mia bottiglietta.
“Ok, allora è la più interessante di tutte” ridacchia Alex.
“Quindi? Hai intenzione di raccontarci qualcosa?” insistono Ines e Charlotte.

“Magari non vuole parlarne” cerca di salvarmi Marta, e la guardo riconoscente. La conosco da più tempo delle altre, ed ha sempre avuto il mio totale affetto dato che ha letteralmente salvato me e Charles.

“E perché no? Ti vergogni?” parte Carla.
“No, perché dovrei?” ribatto subito. “Però davvero, non c'è molto da dire”
“Dai, ti prego ti prego ti prego” inizia a ripetere la più piccola.

Per carità, simpatica, ma davvero, davvero insistente.

“Io e Charles ci siamo conosciuti per puro caso, davvero, ma ci saremmo conosciuti ugualmente, visto che un paio di personcine carine volevano farci incontrare. Da lì abbiamo parlato in diverse occasioni e siamo venuti a sapere ognuno un po’ di più dell’altro”
“Colpo di fulmine?”
“Non credo, no, però ho capito che qualcosa sarebbe stato diverso un paio di sere dopo, quando invece che stare nella discoteca a divertirsi è restato fuori con me a chiacchierare”

“Beh, non credo ci sia niente di tanto speciale nel parlare” interviene Carla.
“Io credo che dipenda dagli argomenti” non le lascio nemmeno finire la frase, e forse lo dico con un tono troppo brusco visto il suo cambio d’espressione.

“Questa è divertente da raccontare, perché Charles a Ricky ha detto che per lui è stato un bel colpaccio di fulmine, anche se non se n’è reso conto subito” ridacchia Marta.
“Modestamente, vestita da equitazione e pure incazzata, sono davvero attraente” mi sposto i capelli con gesto teatrale. “No, probabilmente sarò sembrata antipatica come la morte”

“E a cosa era dovuta l’incazzatura?” chiede Alex, divertita.
“Uh, Charlotte mi aveva fatto cadere tutti i finimenti, e diciamo che sono alquanto irascibile prima di una gara di quella importanza”
Segue un ‘oh’.
Già.
So che erano e sono molto legate alla Siné, quindi non aggiungo altro. 

Al tuo fianco | Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora