Capitolo 40

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“Sapevo che sarebbe successo. L’ho capito subito” sussurra, ancora sul ciglio della porta.
“Non capisco di cosa tu stia parlando” sono sinceramente confusa.
“Voi. Tu e lui. Insieme”
Ah. 
“Beh… Vieni, entra” le faccio spazio e chiudo la porta, per poi rimettermi davanti a lei.

“Didi, chi è?” sento la sua voce avvicinarsi e si inchioda al mio fianco. “Charlotte” mormora con tono sorpreso.
“Vi lascio. Sono di là” faccio per andarmene ma sono fermata da una salda presa sul polso.
“Rimani qui” Charles mi guarda serio.
“Magari vuole parlare solo con te. E’ un problema se resto?” mi rivolgo alla ragazza.
“No, assolutamente no, volevo parlare anche a te in realtà”
Annuisco leggermente.

“Vogliamo accomodarci di là?” indico il salotto con un cenno della testa ricevendo l’assenso di entrambi.
“Fa così strano tornare qui dopo tutto questo tempo” si siede su un angolo del divano mentre Charles si sistema dalla parte opposta, trascinando me con lui.
Charlotte ci squadra rapidamente da capo a piedi.
“Mi fa piacere che vi… divertiate” sorride leggermente.
“Convivete?” chiede poi lasciandomi spiazzata.
“No, non ancora” replica il monegasco.

“Diana, mi porteresti un bicchiere d’acqua? Sai dove sono?”
“Sì, certo”
“A quest’ora io e te stavamo già convivendo da un pezzo” si rivolge a Charles nella loro lingua madre, mentre io sono in cucina.
“Vedi, la situazione è più complicata che la vostra. Tu sei di Monaco, lavori a Monaco, spostarti da una casa all’altra non fa differenza. Io sono di Monza ed ho la maggior parte della mia vita lì, non posso mollare tutto in un batter d’occhio” le rispondo all’istante, porgendole il suo bicchiere che prende con lo sguardo basso.

“Charlotte, che vuoi? Ti avevo detto di non farti più vedere” le parla il monegasco, con un tono eccessivamente brusco, ricevendo una mia occhiata di rimprovero.

“Sono venuta a porgervi le mie scuse” fa una breve pausa ma le faccio cenno di continuare. “Ho fatto un casino, sono stata il motivo della vostra rottura semplicemente per egoismo. Ero così decisa a riprendere ciò che una volta era mio, a ricominciare insieme, senza contare il fatto che ormai eri andato avanti ed eri felice” rivolge un rapido sguardo al monegasco, poi torna su di me.
“Ho turbato la vostra serenità per i miei scopi, e per questo vi chiedo infinitamente scusa. L’ho fatto nel peggiore dei modi, Charles, ti ho messo in testa cose che non erano mai successe e tu, purtroppo, eri così andato da crederci. So di non meritare il vostro perdono, per questo non sono qui per chiederlo, ma semplicemente perché sono pentita e ci tengo che lo sappiate. Detto questo ho finito, vi auguro il meglio e me ne vado con il petto un po’ più leggero” si alza dal divano, e contemporaneamente lo faccio anch’io. 

“Grazie, lo apprezzo davvero tantissimo. So che sei pentita, ti si legge negli occhi, e non mentono mai. Auguro il meglio anche a te, e spero che troverai una persona che ti renda felice. Ci si vede nel principato, no? Con un clima tranquillo e civile. Vero, Charles?” mi giro verso il monegasco, che annuisce, sul viso un’espressione più serena e un leggero sorriso.
La ragazza mi sorride, per poi allontanarsi ed uscire di casa.

“Chi l’avrebbe mai detto, eh?” sospiro sedendomi nuovamente vicino al monegasco, incrociando le gambe e girandomi verso di lui.
“Di sicuro non io” borbotta mettendosi nella mia stessa posizione.
“Sei stato duro con lei”
“Che dovevo fare? Accoglierla con un abbraccio? Ti ha allontanata da me”

“Devi imparare ad essere magnanimo, Charles. E’ pentita sul serio di quello che ha fatto”
“E’ che mi sembra così strano da parte sua… Non mi sembrava proprio la persona, mentirmi in questo modo dopo tutto quello che abbiamo vissuto” si passa una mano sugli occhi. “Non l’abbiamo chiusa bene, è vero, ma bastava incontrarsi una volta e parlarne, e sarebbe stato sufficiente per lasciare un bel ricordo della nostra storia ad entrambi”

Al tuo fianco | Charles LeclercOnde histórias criam vida. Descubra agora