Capitolo 3

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Dopo che Charles se ne va, sistemo Antares e torno in hotel per prepararmi.
Sento bussare alla porta e mi ritrovo Nichi e Carolina già pronte che mi aspettano. 
Raggiungiamo il ristorante a piedi, è a meno di cinque minuti dall’hotel e non avevamo voglia di prendere la macchina.

Ci sediamo al tavolo, mi metto tranquillamente nel posto libero vicino a Charles e lo saluto, ma lui non fa altrettanto. 

Ma guarda te questo.

Lo guardo confusa; va bene che ci conosciamo da meno di una giornata, ma salutare è educazione.

La cena prosegue tranquillamente, cerco di fare conversazione con le persone vicino a me, ma sento continuamente Charles e Charlotte sussurrare qualcosa, e lo sguardo della ragazza è sempre su di me.
La situazione si fa pesante e decido di tornare in hotel in anticipo, con la scusa di essere stanca.

[...]

Sono arrivata in fiera in anticipo per fare con calma. Oggi c’è la gara che potrebbe portarmi in finale e l’adrenalina è a mille.
Preparo Antares e inizio a riscaldarmi lentamente per essere preparata a dare il meglio di me, di noi.

La gara non poteva concludersi in modo migliore: un altro percorso netto e un tempo fantastico, che ci porta in finale.
Torno ai box felicissima e vedo che ci sono già delle persone ad aspettarmi. 
Sistemo Antares e in un attimo sono tra le braccia di Lando e Dan.

Vedo passare Charles e Charlotte mano nella mano. Sono contenta che abbiano risolto, ma sono rimasta un po’ spiazzata dall’indifferenza Charles. Non riesco a capire il suo comportamento.

“Non fare caso al principino, non sappiamo cos’abbia oggi, è da ieri sera che è strano” borbotta Lando.

“Io invece sì. Ieri sera prima di cena ha litigato con Charlotte per colpa mia, io gli ho dato un consiglio per risolvere la situazione. Sembra che abbia funzionato, e questo è il suo modo per ringraziarmi” rispondo, dando voce ai miei pensieri.
Daniel mi guarda. “Tu hai un sacco di cose da raccontarci”

Annuisco. “Ieri poco prima della gara la sua ragazza ha fatto una scenata isterica e ha deciso di lanciare la borsetta contro il mio cassone. Charles si è offerto di aiutarmi e grazie a lui sono arrivata in orario in campo prova. Non l’ho più visto fino a quando me l’avete ‘presentato’. Dopo quella scena a dir poco imbarazzante, sono andata ai box e lui mi ha raggiunto. Abbiamo iniziato a parlare di cavalli, mi sembrava interessato a Tares e a lui piace, quindi gli ho proposto di provare a cavalcare.
Siamo andati in campo e andava tutto bene fin quando non è arrivata l’isterica, ha iniziato ad urlare e ad Antares dava fastidio, ha iniziato ad agitarsi, si è impennato ed io, colta alla sprovvista, sono caduta come un sacco di patate” sospiro. “Credo di essere svenuta, perché quando ho aperto gli occhi mi sono ritrovata il viso di Charles vicino al mio e mi stava tenendo la testa tra le mani. Mi sono spaventata e mentre cercavo di raggiungere Antares sono caduta di nuovo, ma lui mi ha presa al volo. Dato che aveva il segno di uno schiaffo abbastanza forte, gli ho dato del ghiaccio e abbiamo parlato un po’ della situazione tra lui e Charlotte. Gli ho suggerito di provare ad affrontare il problema insieme e a quanto pare ha funzionato, ma dato che l’idea l’ho avuta io, pensavo venisse almeno a ringraziarmi”

Finisco di parlare e i miei amici mi guardano preoccupati.
“Sei caduta, sei svenuta e non hai detto niente? Potresti essere infortunata” mi rimprovera Dan.
“Ha ragione, potresti esserti fatta davvero male. Sai cos’è successo... l’ultima volta” aggiunge l’inglese.
“Sì, non mi sono fatta nulla, indosso sempre il corpetto in quelle occasioni, devo aver solo sbattuto la testa” taglio corto.

Iniziamo a parlare di qualunque cosa, ma siamo interrotti dalla suoneria del mio telefono.
Ma dove sei finita?” la voce di Carolina risuona forte e chiara.
“Arrivo, aspettatemi in stanza” 
Chiudo la chiamata e guardo i miei amici dispiaciuta. "Necessitano della mia presenza"
“Vai Didi, hai passato pochissimo tempo con loro, ci vediamo a cena” mi rassicura Lando con un sorriso.

Arrivo in albergo e mi fiondo in camera.
“Eccoti finalmente!” mi accoglie Nicole. “Dunque? Ieri sei scappata subito e sei sparita”
“Ero solo stanca” sbuffo.
“Lo sai che non puoi mentirci, quindi sputa il rospo"
Inizio a raccontare tutto quello successo il giorno prima.

“Antares Duncan De Tiji Z sa impennare?” ridacchia Nichi.
“Non prenderlo in giro, sa fare un sacco di cose, ma decide di non farle perché è bravo e tranquillo” rispondo io guardandola male. “E poi vedessi sua sorella” aggiungo borbottando.
“Sì, così tranquillo che ti ha buttato per terra” dice divertita Carolina. “Va a finire come Firefox qui”
“Ma figurati, mi fido ciecamente di Antares e so che la colpa è di quella isterica di Charlotte. Non mi ha causato un trauma cranico, e la questione di Firefox è stata un incidente” chiudo il discorso perché Nicole diventa sempre un po’ più rigida parlando di questo e non voglio peggiorare le cose.

Piccola parentesi. 
Firefox è un cavallo che aveva Nichi qualche anno fa. Hanno fatto diverse gare insieme. A causa del brutto tempo, durante una gara mi sembra categoria 135, Firefox è scivolato mentre saltava, abbattendosi contro l’ostacolo e lanciando Nicole a terra. Il casco della ragazza, salvandola da un colpo letale, si è spaccato. Lei si è procurata un trauma cranico e non ricordava niente dei due giorni precedenti. Si è rotta la clavicola e quando si è ripresa completamente, ha cercato di tornare a saltare ma aveva troppa paura. Ha perso la fiducia in Firefox e questo l’ha portata, a malincuore, a venderlo. Ci ha messo un po’ a riprendersi e a tornare alle categorie che faceva in precedenza.
Anche lei ha gareggiato al Gold. 

Sento una notifica e noto che è un messaggio di Lando.

Lando:

Vieni a cena con noi stasera nel 
ristorante dell’albergo? Siamo tra
amici

Va bene, a che ora?

Lando:
19:30?

Perfetto, a dopo 

“Ragazze devo andare, mi preparo per cena. Ci vediamo domani?”
“Certo, non possiamo perderci la finale!” mi sorride Carolina e Nichi annuisce.
Mi vesto davvero a caso, con dei jeans larghi e un maglioncino bianco. Visto che fuori fa abbastanza freddo, prendo anche la giacca di pelle nera. Non si sa mai che io voglia uscire sul terrazzo.
In realtà non è proprio una giacca di pelle, è una felpa grigio scuro con sopra la giacca, tutto unito. 
Ovviamente è la mia preferita. 
Recupero il telefono ed esco.
Mi fermo di colpo quando sento delle voci discutere in fondo al corridoio.

“E dai Char prendiamo le scale, sono solo due piani” sbuffa il monegasco, nella loro lingua madre.
“Ma volevo fare la storia in ascensore!”
“Ancora? L’abbiamo già fatta prima”
“Ma adesso siamo vestiti in modo diverso”
“Fai come vuoi, io prendo le scale. Tanto finiamo a discutere anche per le cose più stupide”
Sento dei passi avvicinarsi e decido di scendere in fretta le scale per non far sembrare che io abbia ascoltato tutto.

Problemi in paradiso, principe di Monaco?

Angolo autrice:
Ma buonasera!
Avevo intenzione di pubblicare un po' prima, ma ero ancora dietro ai compiti :')
Questo capitolo credo che sia quello che mi convince di meno, ho cercato di aggiustarlo per renderlo abbastanza decente.
Grazie mille per i voti e i commenti, non me l'aspettavo affatto.
Ci vediamo domani!

Al tuo fianco | Charles LeclercWhere stories live. Discover now