Capitolo 9

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Io, Nicole e Carolina arriviamo in centro in pochi minuti, grazie alla mia fantastica guida.
Spoiler: sono un pericolo ambulante.
Ok allora, aspettate. So guidare, modestamente anche bene, ma tendo a fare un sacco di cazzate. Per esempio, una volta in un incrocio ho girato con le ginocchia perché mi stavo legando i capelli ed è scattato il verde.
E poi ho zero pazienza: me la prendo con tutti e tiro i peggio insulti.
Entriamo in un negozio a caso e iniziamo a gironzolare.
"Guarda cos'ho trovato!" Nicole attira la mia attenzione avvicinandosi con un abito tra le mani.
E' un vestito nero, lungo, un po' scollato ma non troppo.
Lo provo ed è perfetto.
Incredibile, un vestito che mi piace una volta indossato.

[...]

Busso freneticamente alla porta di Lando e Daniel.
"Si può sapere che vuoi?" è il saluto dell'inglese.
"Mi dai un passaggio al Gala?"
Annuisce. "Siamo io, te e Dan. Le tue amiche le può portare Charles, visto che si è volontariamente offerto di fare l'autista"
"Ok, le vado ad avvisare. Comunque stai molto bene vestito così" dico per poi andarmene.

Rimane sulla porta. Avete presente l'emoji dell'omino in piedi? Ecco, quella.

Quando ho comunicato alle ragazze con chi sarebbero andate, hanno iniziato a lamentarsi perché dicono che saranno in un immenso imbarazzo.
Iniziano a giocare a sasso, carta, forbice per decidere chi si prenderà il posto fortunato accanto a lui.

Sento un clacson da sotto l'hotel. Giusto per non farsi notare.

Corriamo giù dalle scale e saluto le mie amiche raccomandandomi di accingere a tutto il loro autocontrollo per non saltare addosso a Charles. Mi rispondono con un gestaccio.
Salgo in macchina di Lando e ripasso mentalmente tutto quello che devo fare stasera. Che ansia.

Charles' pov

Arriviamo al Gala in perfetto orario. Mi affretto ad uscire dalla macchina, lì dentro l'atmosfera era piena di imbarazzo. Ho dovuto portare le due amiche di Diana, che sono state mute per tutto il viaggio, l'unico rumore presente nell'abitacolo era la musica della radio e il suono delle loro notifiche.
Hanno passato il tempo a smanettare con il telefono e tirarmi occhiate, ma non appena mi giravo verso quella alla mia destra, lei si voltava e guardava fuori dal finestrino.

Manco avessi la lebbra.

Comunque, il tragitto non era lungo e quest'agonia è finita in poco tempo.

Sento il rombo dell'auto di Lando e mi volto in tempo per vedere Diana uscire dall'auto.
Il vestito nero le cinge i fianchi perfettamente, non ha nemmeno un velo di trucco e i capelli sono sciolti.

Cazzo, se è bella.

Qualcuno mi tira una pacca sulla spalla facendomi sobbalzare.
"Amico, te la stai mangiando con gli occhi. Lasciane un po' anche per noi" commenta Daniel seguito da Lando che mi fa uno strano gesto con le mani, tipo 'ti tengo d'occhio'.
Roteo gli occhi al cielo sbuffando, poi li seguo dentro all'edificio.
E' un grande padiglione, occupato per la maggior parte da un campo. Vicino c'è un soppalco con moltissimi tavoli. Saliamo e mi guardo intorno, notando un bellissimo pianoforte a coda nero al centro dell'area.

Chissà chi lo suonerà.

Ci sediamo al tavolo riservato a noi e chiacchieriamo mentre aspettiamo che inizi l'evento. Decido di sedermi vicino a Diana, l'alternativa era stare in mezzo alle sue due amiche e dopo il viaggio in macchina, non ci penso proprio. Alla mia destra c'è il ragazzo che ci ha presentato oggi, Alessandro.
Insomma, sono in buona compagnia.
Diana sta parlando con Lando, alla sua sinistra, ma si volta verso di me e sorride raggiante. "Questo completo ti sta molto bene"
"Grazie, tu sei davvero bellissima"
Le sue guance si tingono leggermente di rosso, rendendola ancora più bella.
"Grazie mille" sorride, per poi rivolgersi nuovamente all'inglese.
Una voce interrompe il chiacchiericcio, ma non la ascolto, dato che la mia attenzione è fissa sulla ragazza al mio fianco. E' da quando ci siamo seduto che batte nervosamente la gamba.
Le poggio una mano sulla spalla scoperta facendola rabbrividire.

"...E in questa occasione la nostra vincitrice, Diana Ferrari, canterà 'Love In The Dark' di Adele accompagnata dall'orchestra, per poi accompagnare lei stessa al pianoforte il prossimo numero"

Ah, ecco perché era irrequieta. Ed ecco per chi era il piano.
Si alza lentamente e raggiunge il palco, passando un paio di volte le mani sul vestito, a lisciare pieghe inesistenti.
Posiziona delicatamente i polpastrelli sul pianoforte e inizia a suonare.

Take your eyes off me so I can leave
I'm far too ashamed to do it with you watching me
This is never ending, we have been here before
But I can't stay this time 'cause I don't love you anymore

Please, stay where you are
Don't come any closer
Don't try to change my mind
I'm being cruel to be kind

I can't love you in the dark
It feels like we're oceans apart
There's so much space between us
Baby, we're already defeated

La sua voce mette i brividi, è incantevole, e suona davvero bene.
Perdo la cognizione del tempo e lo spettacolo finisce subito, seguito da un applauso scrosciante.
Si spengono le luci, lasciandone solo una per illuminare Diana e le altre che illuminano il campo.
Dalle prime note capisco di che melodia si tratta: Comptine d'un autre été.
La suonava sempre Charlotte.
Scaccio quel pensiero malinconico e cerco di godermi la serata.
Il duo nel campo sta facendo una performance davvero notevole. Ogni tanto rivolgo delle occhiate a Diana.
Suona con gli occhi semichiusi, le sue dita si muovono veloci sul pianoforte, con tocchi delicati ma che producono il suono all'intensità giusta.

Finisce di suonare, ma l'esibizione non è conclusa: inizia un'altra melodia.
Experience.
Una lacrima le solca il viso, seguita a ruota da molte altre.
Non compromettono la melodia, sembra che le mani stiano suonando da sole.
Mi accorgo solo ora che stanno proiettando il video di una bambina e, immagino, il padre. Sono video vecchi, ma la bimba ha una faccia famigliare.

"E' lei da piccola, quello era suo padre" mi spiega Alessandro, facendomi annuire lentamente.

Era suo padre. Il dito rivolto al cielo dopo la vittoria. Ora tutto ha più senso.

Finisce di suonare anche questa melodia e si alza, sussurra qualche parola di scusa e cammina via.
Lando e Daniel si alzano contemporaneamente e la seguono, mentre il pubblico applaude.
"Suo padre è mancato un po' di tempo fa ed è stato lui che le ha insegnato a suonare Experience. Se vorrà, quando sarà pronta ti racconterà tutta la storia" mi spiega, ancora, Alessandro. Annuisco nuovamente.

Chi l'avrebbe mai detto... Siamo più simili di quanto pensassi.
Chissà da quanto tempo è successo. Chissà se affrontiamo il dolore ugualmente.
Tanti punti di domanda circondano Diana, ed ho intenzione di dare una risposta ad ognuno di questi.


Angolo autrice
Buonasera buonasera! Sono tornataaa
Premetto che questa settimana è da spararsi, cercherò di ritagliarmi il tempo per pubblicare ma davvero, arrivo alla sera distrutta e penso solo ad andare a dormire.
Comunque boh, 'sti capitoli non mi piacciono per niente e sto cercando di aggiustarli un po'.
Niente, vi lascio al capitolo!

Al tuo fianco | Charles LeclercWhere stories live. Discover now