"Forza maestro Kakashi!" Lo incoraggiò il biondo, partendo per imboccarlo. "Dica AAA-"

La mano veloce e forte del suo maestro gli bloccò il polso con uno scatto fulmineo. Per lui, era questione di vita o di morte. Non avrebbe mai mangiato quella roba, tanto meno si sarebbe lasciato imboccare da qualcuno che mangia come un bisonte.
"Prova ad avvicinarti con quel bruco e potresti trovare il tuo prossimo avversario, Naruto." Lo fulminò con lo sguardo, sussurrando in sua direzione, chiaramente sotto una pressione esorbitante.

Il suo allievo arretrò rapidamente, un po' impaurito, posando le bacchette sul tavolo. "Uh, forse ha ragione, maestro. Meglio lasciare perdere i bruchi!"
Poi si girò verso Tenzo per imboccare anche lui ma, appena vide la sua inquietante espressione, si ritrasse indietro, cambiando subito idea.

"Coraggio Naruto, è arrivato il momento di sollevare le statue di pietra!" Dichiarò Fugasaku, alzandosi da tavola.

"Sei già arrivato a questo punto?"domandai, visibilmente sorpresa. Non mi aspettavo che facesse dei progressi così veloci. Ricordo di averci messo più di tre mesi per riuscire a richiamare a me il chakra eremitico senza l'uso dell'olio speciale.
I suoi progressi sono incredibili...

Il vecchio rospo annuì, con un sorriso più che compiaciuto.

E così, con il cuore colmo di speranza e determinazione, mi alzai da tavola, superando sia Fugasaku ,sia Naruto che, confuso, mi squadrava da a capo a piedi. Sentendomi osservata, mi bloccai, voltandomi verso di lui per rivolgergli uno sguardo compassionevole.

"Vieni anche tu con noi?"domandò lui, grattandosi la nuca.

"Suppongo che ora tocchi a me proseguire con l'allenamento."

"Che vuoi dire? Non capisco..."

"Vuoi apprendere l'arte eremitica?"chiesi a mia volta, portando le mani dietro la mia schiena, con tono più serio.

"Sì...suppongo di sì.."

"Allora non c'è tempo da perdere..."sorrisi dolcemente, facendogli un cenno con il capo, affinché mi seguisse. "D'ora in poi, sono io la tua maestra."
Sapevo che non sarebbe stato facile, ma sapevo anche che insieme avremmo potuto superare qualsiasi ostacolo e affrontare qualsiasi sfida che il destino ci avrebbe posto di fronte.

Quando ho preso la decisione di assumere il ruolo di maestra per Naruto, sostituendo il leggendario Jiraiya, ho sentito un misto di emozioni contrastanti. Da una parte, c'era l'onore e la responsabilità di guidare e insegnare a un giovane ninja così determinato e promettente. Dall'altra, c'era l'ansia e la preoccupazione di essere all'altezza del compito e di riuscire a trasmettergli tutto ciò di cui aveva bisogno...

Tuttavia, mentre riflettevo su questa decisione, ho trovato conforto nella fiducia che Jiraiya aveva riposto in me, e la consapevolezza che, semmai fosse successo qualcosa, sarebbe stato compito mio...

"T-tu...s-sei.."cominciò cercando di mantenere un sorriso sforzato mentre tratteneva in ogni modo le lacrime che stavano per rigargli il volto.

Alzai gli occhi al cielo, lasciandomi scappare un sorriso. "Proprio così!"

Con solennità e rispetto, presi coscienza dell'importante incarico che avevo: guidare Naruto nell'apprendimento dell'arte eremitica, al posto del mio maestro. Mentre ci avvicinavamo al luogo dell'allenamento, sentivo un misto di emozioni che ribollivano dentro di me: orgoglio per la fiducia riposta in me, determinazione nell'aiutare il giovane Uzumaki ...

Osservai Kakashi, Tenzo e Naruto mentre avanzavamo attraverso il fitto fogliame del Monte Myoboku, consapevole dell'importanza di questo momento. Kakashi, con il suo caratteristico occhio coperto e la sua saggezza, era un faro di guida, mentre Tenzo emanava serietà e determinazione. E Naruto, con il suo spirito indomito e la sua voglia di crescere, rappresenta la promessa di un futuro luminoso.

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