Capitolo 36

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Siamo a pochi millimetri di stanza quando Balto entra correndo nella stanza facendomi sobbalzare.
Mi giro verso di lui sentendo improvvisamente freddo dove prima c’era la mano di Ethan. Balto mi corre incontro e poi mi salta in braccio facendomi allontanare da Ethan che ride. Ho ancora una mano al petto per lo spavento ma sorrido anch’io.
Ci stavamo per baciare.
“La porta della camera era chiusa...” Comincio confusa, poi Eric entra nella stanza interrompendomi “Non dovresti lasciarlo chiuso in camera tutto il tempo” Mi guarda in cagnesco. Se non fosse terribilmente inopportuno scoppierei a ridere, è buffo quando si preoccupa per Balto, lo sapevo che gli si era affezionato “Luke ha paura” Mi giustifico divertita.
Ci siamo quasi baciati.
“A chi importa di cosa ha paura Luke” Continua a fulminarmi con lo sguardo “Quindi lo sciopero del silenzio è finito?” Domando inclinando la testa. Accanto a me Ethan sorride.
Ci siamo quasi baciati.
Mi permetto di guardarlo con la coda dell’occhio. Non posso credere che ci siamo quasi baciati. Avrei voluto baciarlo? Lo avrei lasciato fare? Mi sarebbe piaciuto? Lui voleva baciarmi?
Eric mi distoglie dai miei pensieri “No, era solo una pausa, non mangi la carne e poi maltratti il tuo cane, è assurdo” Alzo gli occhi al cielo, anche lui con questa storia della carne “Non mi piace, e poi non lo stavo maltrattando, lo chiudo solo di notte. Luke l’altra sera doveva andare in bagno e si è messo ad urlare perché Balto era davanti alla sua porta” Sorrido ricordando la scena “Non chiuderlo più” Dice ancora, poi se ne va. “È sempre un piacere!” Gli grido dietro.
“Mi dispiace” Ethan scuote leggermente la testa ma ancora sorride “Di cosa?” Mi fermo a guardarlo, i capelli sono scompigliati e qualche ricciolo gli cade sulla fronte “Per Eric”
“Non è colpa tua” Alzo le spalle “Già” Lo sento sussurrare poi abbassa lo sguardo, improvvisamente serio.
“Beh...credo che forse proverò a dormire” Mi alzo e vado verso la porta, Balto mi segue “Grazie ancora” Sorrido. Lui ricambia guardandomi, sembra combattuto, come se volesse dire qualcosa, ma resta in silenzio e io torno di sopra.
Quando mi sdraio mi addormento quasi subito, e dormo senza incubi.
I giorni seguenti li passiamo per la maggior parte del tempo a casa.
All’inizio Eric evitava anche di stare nella stessa stanza con me, ma ora evita solo me, è un passo avanti. Per lo più se ne sta sulle sue, io parlo con Luke, ma quando Josh riesce a convincerlo giochiamo insieme a qualche gioco di società. La sua prima scelta è Monopoly, ovviamente, ma a Luke non piace, e anche se mi dispiacerebbe dirglielo, nemmeno a me fa impazzire.
Ethan è sempre nello studio, esce a volte per mangiare qualcosa o per scambiare due chiacchiere ma è la sera che parliamo noi due.
Da quando gli ho raccontato di Noah gli incubi si sono interrotti. Non credevo sarebbe mai accaduto, forse, dopotutto, parlarne mi ha aiutata, ma il senso di colpa è ancora lì. Mi colpisce nei momenti in cui meno me lo aspetto, mentre scherzo con Luke, o mentre giochiamo tutti insieme, e penso a Noah. A come potrebbe essere lì anche lui. Ma non c’è, ed è solo colpa mia.
Ethan non accenna mai allo studio del padre, o al fatto che ci passa quasi tutto il giorno, e anche se non voglio insistere, la curiosità mi uccide, e se da una parte vorrei fargli un sacco di domande dall’altra so che se volesse parlarne lo farebbe, perciò non chiedo nulla. Non voglio che si senta obbligato a raccontarmi di suo padre solo per quello che gli ho detto su Noah.
È buffo, ora che potrei dormire non ne ho mai voglia, non capita spesso che io abbia sonno, vado a dormire quasi verso l’alba. E senza rendermene pienamente conto le chiacchierate con Ethan a fine giornata sono diventate il momento che aspetto di più durante il giorno.
Non ricordo l’ultima volta che qualcuno mi sia piaciuto in quel senso...e non so come comportarmi. Mi piace Ethan?
Da quando ci siamo quasi baciati penso a lui più spesso del solito e non so se sono condizionata da quello che è successo, o meglio, quasi successo, o se semplicemente comincia a piacermi.
Non abbiamo mai parlato del quasi bacio, principalmente parliamo di libri; Ethan ne ha parecchi per essere uno che non legge da tanto.
A volte parliamo della nostra vita prima dell’apocalisse, mi aveva già detto che giocava a mini golf, ma ho scoperto che gli piace anche cucinare, forse è questo che sta condizionando i miei pensieri, io sono decisamente una frana in quel campo.
Quando gli ho detto che so a malapena scaldare un po’ di latte si è offerto di darmi qualche lezione, ma poi gli ho ricordato che il massimo che possiamo fare è scaldare i fagioli.
Usciamo a turni per le provviste, a volte andiamo io Josh e Luke, una volta addirittura sono andata con Eric ed Ethan. Non è stato uno dei miei giorni preferiti. Ma le volte che preferisco sono quelle con Ethan e Luke, come i primi giorni. Josh è ok, ma loro due sono quelli con cui ho legato di più, specialmente Ethan. Stare con lui è così semplice, è l’unico che riesce a farmi dimenticare di quello che succede lì fuori, quando parliamo mi sembra di conoscerlo da sempre, non mi era mai capitato prima d’ora.
La porta viene aperta e distolgo lo sguardo dal libro che stavo leggendo “Siamo tornati!” Urla Luke, lui e Eric poggiano delle buste sul tavolo in cucina. Mi alzo e li raggiungo, spalanco gli occhi non credendo a quello che vedo “Ma dove li avete trovati?” Il tavolo è ricoperto di cibo: merendine, cibo in scatola “Un vecchietto si era barricato in casa, aveva una specie di bunker sotterraneo, gente di campagna” Dice alzando gli occhi al cielo, ma so che sta scherzando “Sicuramente è uno di quelli che si preparano alla fine del mondo da anni, aveva scaffali pieni di cibo” Aggrotto le sopracciglia “Glieli avete rubati?” Chiedo sospettando che non mi piacerà la risposta “Calma Rambo, ha almeno il doppio del cibo lì sotto” Gli do uno schiaffo sul braccio “Luke!” Si scansa toccandosi il braccio “Ahia! Stava dormendo, non se n’è nemmeno accorto, e poi ha già abbastanza cibo per sopravvivere, probabilmente non durerà a lungo a prescindere” Gli do un altro schiaffo ma lo schiva ridendo, gli metto il broncio ma sto trattenendo un sorriso anche io.
“Vado a chiamare Ethan” Dico scuotendo la testa mentre salgo di sopra.
Ma appena arrivo in cima alle scale mi blocco.

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occhio malocchio prezzemolo e finocchio

-emme <3

L'inizio della fineWhere stories live. Discover now