La mia attenzione fu catturata dai suoi occhi arrossati, forse aveva pianto.

Chissà se gli avrebbe detto di sì...

"Uno di quei ninja..."cominciò a parlare poi. "Era un vecchio allievo del tuo maestro."

Quell'affermazione mi fece gelare il sangue.
"Pain, in realtà, si chiama Nagato. Era un orfano del villaggio della pioggia a cui Jirayia ha dato tutto se stesso, prendendolo sotto la sua ala. Ma questa è una vecchia storia..."

Poche volte mi aveva parlato di Nagato e dei suoi compagni...
Si, è una vecchia storia...
Ma non una storia che amava raccontare.
Non ho mai saputo praticamente nulla su di lui, sapevo solo il suo nome e il fatto che esistesse.
Forse era successo qualcosa di grave...
Forse è per quello che ,all'inizio della nostra conoscenza, tentava di distaccarsi da me...

...
"Ehi signore!"esclamai, tirandogli piano, per due volte, il mantello mantello verde. "Che sta facendo?"

"Eh?!che ci fai qui ragazzina?!torna dalla mamma!"
"Impossibile."
"Perché mai?" Fece come se gli importasse qualcosa di quel che stavo dicendo.

"Io non ho una mamma... E poi mi spiega cosa ci trova di così interessante nel bagno delle ragazze?" Dissi con aria perplessa. Appena cominciai a riflettere, tutto fu più chiaro. Gli lanciai un'occhiataccia, disgustata da ciò che stava facendo."Non sarà mica un guardone..."

"Ma certo che no ragazzina!" Mi risponde imbarazzato per poi schiarirsi la voce, tornando al suo tono quasi infastidito dalla mia curiosità."Io sono uno scrittore molto famoso e sto cercando l'ispirazione per il mio prossimo libro!Sei troppo piccola per capire il contenuto...E ora smamma!"

"E trova ispirazione nel bagno delle ragazze?!"lo ignorai, continuando a riempirlo di domande e critiche."È proprio un maiale!"

"Senti ragazzina, non ho tempo da perdere con una ficcanaso come te!"disse spazientito.

"Parla colui che spia le ragazze cambiarsi-"
Ad un tratto sentimmo gridare. Le ragazze all'interno del bagno si accorsero di lui e tutti shampoo ,balsami e spazzole volarono nella direzione di quell'uomo, devastandolo di botte.

Io scoppiai a ridere, non riuscii proprio a trattenermi. Era una scena esilarante.

"Ehi tu! il buon senso l'hai lasciato a casa?!Si può sapere che hai da ridere?! Eh?!"

"Ma lei lo sa con chi sta parlando?"lo provocai poi, asciugandomi le lacrime per le troppe risate.

"Come scusa?!"

"Sta parlando con una futura ninja leggendaria!"

"Ninja leggendaria, eh?" ripetè, facendo una leggera pausa per riflettere per poi ridersela sotto ai baffi. "Beh, vedi ragazzina, si da il caso che io sia il grande Jiraya!L'eremita dei rospi!"

Lo guardai con aria confusa...
Non mi faceva proprio effetto vederlo. Aveva proprio l'aria del mascalzone, oltre che dell'imbroglione. "E io dovrei credere che un babbeo del genere possa essere un ninja leggendario?"

"Ehi ragazzina! Dovresti avere più rispetto per un ninja del mio calibro!"

"È chiaro che sei un imbroglione, oltre che un pusillanime!"

"Un pusillanime?!"

"Come dovrei definire un vecchio che spia le ragazze che si fanno il bagno con la scusa dell'ispirazione?!"
"Non è una scusa!si da il caso che sono l'autore numero uno di libri per adulti, nonché ninja leggendario!"

🥀L'arte di essere fragili 🥀Where stories live. Discover now