Capitolo 35

1 0 0
                                    

CADE LA PIOGGIA

Mi sveglio come sempre da sola, non ho voglia di alzarmi ma Puffy pare non essere d'accordo. Il suo miagolio si fa sempre più incessante. Il castello dove vivo adesso ha decisamente molti più comfort rispetto alla casetta giù in paesello ma ho la netta sensazione che anche Puffy sarebbe più felice lì.

Mi alzo e lo chiamo per fargli due coccole, tanto è inutile rimproverarlo, capisco il suo scontento, in paese aveva le sue abitudini, incontrava gli altri gatti, la sua combriccola.

Sta sera torno al paesello, vorrei portare anche lui ma so già che non è una buona idea, poi sarebbe difficile convincerlo a tornare qui.

Lo porto giù alla serra un po' e lo lascio lì, lo chiudo dentro e vado a farmi una doccia. Questo castello mi sembra sempre più grande, troppo grande, mi fa sentire sola. Meglio che io non ci pensi, oggi finalmente mi metterò comoda sul divano di casa mia con i ragazzi a godermi un film. Mi guardo allo specchio, il mio volto ha qualcosa che non va ma non capisco cosa, sembro stanca eppure mi sono appena svegliata. Non ne posso più di sentirmi sempre così, con questo malessere generale che non riesco neanche ad identificare.

La giornata trascorre esattamente come le altre fino alla pennichella del dopopranzo. Dovrei scegliere che indossare. Oggi la giornata è più fresca del solito e il meteo prevede pioggia quindi scelgo di indossare qualcosa di semplice, comodo e caldo. Non ho bisogno di mettermi in ghingheri per andare ad incontrare i ragazzi, loro sono di casa per me. La mamma ha insistito un po' per convincermi a farmi bella, a darmi una truccata e vestirmi bene, fortunatamente poi è uscita quindi posso fare di testa mia. Se i ragazzi mi avessero vista conciata per bene solo per guardare un film con loro, mi avrebbero derisa. Io stessa mi sarei intristita, curare il mio aspetto mi farebbe sentire come se non li sentissi più vicini e intimi come una volta. Penso proprio che un jeans, una maglia e una giacca di tuta siano l'ideale.

Mi arriva un messaggio da Andrea "mi mandi la posizione? Aspetto Sergio e Cristina che è quasi pronta e veniamo a rapirti"

Mando la posizione "eccomi dovrei essere qui, più o meno, dal cancello a casa ci sta un chilometro di strada, chiamatemi quando arrivate al cancello che ve lo apro"

Andrea "ricevuto, a dopo bella"

Mando la manina che saluta.

Sono speranzosa, spero davvero che questa uscita possa migliorare il mio umore. Vado alla camera dei ragazzi per salutarli, passo prima da quella di Michael che è la più vicina. Non risponde nessuno, apro un attimo e vedo che la stanza è vuota, sarà uscito.

Vado alla camera di Daniel, busso sento le loro voci dentro ma non risponde nessuno, insisto, magari non mi hanno sentita. Risponde Daniel che apre solo uno spiraglio della porta e mi dice che sono in conferenza, quindi mi raccomanda di non disturbare per nessun motivo e mi richiude la porta in faccia.

Non avevo mai visto Daniel tanto scortese, sarà agitato per qualcosa, altrimenti non mi so spiegare questo comportamento.

E Jack? Posso giustificare Daniel ma Jack? Avrebbe dovuto salutarmi. Nuovamente delusa mi rassegno alla sua assenza. Sono diventata un disturbo.

Il miagolio di Puffy mi ripercuote dai miei pensieri, dovrei tenerlo dentro la camera così da essere sicura che non combini disastri mentre io non ci sono. Sono certa che farà dei dispetti, sarà molto arrabbiato a vedermi uscire mentre lascio lui in questo posto che pare odiare. Se non facesse così tanto freddo, lo lascerei nella serra. La camera sembra il posto migliore.

Poco dopo arriva la chiamata da parte di Andrea:

<<Ehi, siamo arrivati al cancello, ci apri?>>

Gli Ostacoli Del CuoreМесто, где живут истории. Откройте их для себя