Capitolo 21

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IL SOGNO DIVENTA REALTÀ

Non può essere vero. Jack, il mio Jack è sempre stato solo nei miei sogni. Sì, devo ammettere che da ragazzina speravo esistesse nella realtà, poi mi sono dovuta rassegnare a vivere una vita all'insegna della razionalità ed ho perso le speranze.

Allontano Jack, il Jack reale. Lui mi guarda stranito.

<<Che ti prende Giulia? Non sei contenta di avermi trovato?>>

<<Non è possibile. Tutto questo non è possibile>>

<<Perché no?>>
<<Perché il mio Jack non esiste, non è possibile che lui esista>>

<<Giulia, guardami sono proprio qui, perché ti è così difficile credermi?>>

<<Non prendermi in giro, il mio Jack è la cosa più cara che ho>>

<<Giulia, al mondo ci sono oltre otto miliardi di persone, è probabile che fra tutte queste persone ce ne sia almeno una che ha gli stessi tratti caratteriali e comportamentali caratteristici del Jack dei tuoi sogni. Il fatto che io sia reale, realmente il tuo Jack, non è un'idea poi così assurda>>

<<Jack?>>

<<Sì, sono io>>

Mi tuffo fra le sue braccia e scoppio a piangere. Quel pianto liberatorio che parte quando le emozioni ti sovrastano e non sai fare altro che piangere. Posso finalmente abbassare ogni mia difesa con naturalezza. Davanti al mio Jack non ho nulla da nascondere, nulla da temere, posso finalmente amarlo. Adesso so di appartenergli, senza limiti, senza condizioni, senza paure. Mi sento completamente sua, o per meglio dire, non sento il confine fra me e lui. Ho sempre visto Jack come una mia creatura e come me stessa. Jack è la mia anima. E adesso posso abbracciarlo, viverlo.

Jack prende il mio viso fra le mani, lo solleva, sembra voglia baciarmi, e invece no, fa uno dei soliti gesti del mio Jack. Mi bacia una lacrima e poi l'altra, con una delicatezza che riconosco soltanto nel mio Jack. Ho vissuto questa scena molte volte nei miei sogni. Questo gesto mi dà conferma che il mio Jack è reale ed è proprio lì di fronte a me.

Lo bacio con passione, ho bisogno di sentirlo vivo. Sento i nostri respiri che si fanno corti, assaporo le sue labbra sulle mie. Anche lui mi sta baciando con altrettanto ardore. Mentre le nostre labbra non si staccano le une dalle altre, con questi baci che vorrei durassero all'infinito, spingo Jack fino a farlo sdraiare e mi metto cavalcioni su di lui. Sposto così i miei baci sul suo collo, lo amo, amo ogni millimetro di lui e voglio baciare ogni centimetro del suo corpo reale. Lo sento gemere quando mordicchio il suo collo nella frenesia di volerlo sentire mio, ancora più mio.

Gli sollevo la maglietta e bacio lentamente la sua pancia mentre lo tocco come non l'avevo mai toccato prima, affondo le mie dita sulla sua pelle, facendo attenzione a non graffiarlo, voglio sentirlo, finalmente il mio Jack è palpabile, per tutta la mia vita ho desiderato poterlo toccare. Adesso il mio desiderio è inarrestabile. Alzo sempre più la maglietta, finendo così sul suo torace. Sento il suo cuore che batte, così forte, così vivo. Lo bacio sul cuore e Jack riprende il mio viso fra le sue mani perché bramoso delle mie labbra sulle sue. Ci baciamo ancora, come se i nostri baci non dovessero mai avere fine, sono completamente persa in lui, nel suo respiro, nel suo battito. Sono guidata più dall'istinto che dalla ragione. Non ho bisogno di ragionare, sono con il mio Jack. Non ho più nessun motivo per avere paura.

Lui mi stacca dalle sue labbra e mi allontana il viso giusto per potermi guardare in faccia.

<<Giulia, se continui così non resisto>>

Gli Ostacoli Del CuoreWhere stories live. Discover now