Capitolo 10

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BATTICUORE

Va tutto bene. Dal nostro appuntamento, i giorni scorrono sereni. Jack finalmente ha smesso di essere insicuro e di avere paura di perdermi, di conseguenza non fa più assurde scenate di gelosia ed ha anche smesso di starmi appiccicato, ma cosa più importante ha capito di lasciarmi un po' di spazio e tempo per me stessa.
Temo di essermi infatuata di lui.
<<Giulia? Pianeta terra chiama Giulia>> richiama la mia attenzione Alessio. Mi ero incantata a guardare Jack ancora una volta, mentre sta sul divano a giocare con il mio Puffy, con il quale ormai ha preso così tanta confidenza da non avere più paura dei suoi morsi giocosi.
<<Che c'è?>> rispondo ad Alessio un po' infastidita per avermi riscosso dai miei pensieri.
<<Non ho capito come si risolve questo problema>> risponde e mi indica i libri su cui dovremmo fare i compiti assegnati per le vacanze estive.
Jack si rende conto che a poco a poco, io sono sempre più affascinata da lui e questo gli infonde sicurezza.
Finito di far fare i compiti ai bambini, mi invitano a giocare con loro ma rispondo che ho da fare con Jack. Avevo promesso che avrei passato più tempo con lui per conoscerci e quindi è questo quello che farò.

Sono passati esattamente sei giorni dal nostro primo appuntamento al quale ne è seguito solo un altro: domenica, unico giorno libero della mia settimana. Non siamo andati chissà dove ma solo in giro per il paese a passeggiare, al bar a mangiare un gelato, fare la spesa, insomma le solite cose che facevo anche senza di lui.
<<Hai finalmente capito di amarmi?>> mi chiede Jack guardandomi intensamente negli occhi. Sento il mio cuore battere forte ogni volta che lui si avvicina a me in questo modo, in memoria del bacio che istintivamente vorrei ripetere per sempre, ma che la ragione mi impedisce di replicare.
<<No>>
<<Ma dai! Tutti in paese ci chiedono sempre se stiamo insieme perché ci vedono innamorati l'uno dell'altro>>
<<Forse è vero, siamo innamorati ma non ti amo>>
<<Lo sai che non ha senso quello che stai dicendo?>>
<<Non è facile da spiegare>>
<<Provaci, voglio capire perché ancora non ammetti di amarmi>>
<<Temo di essermi infatuata anch'io di te. Voglio dire, non ci conosciamo abbastanza per poterci amare, cosa dovrei esattamente amare di te quando non conosco esattamente ogni parte di te? Lo stesso discorso vale per te e questo è il motivo per cui credo che anche tu non mi ami>>
<<Sei tornata sulla difensiva, settimana scorsa mi avevi ringraziato per il mio amore e ora quello che provo per te non è più amore ma è tornato ad essere infatuazione>>
<<Mi correggo subito: grazie per la tua infatuazione. Soddisfatto?>>
<<Giulia, non voglio litigare con te, voglio solo capirti. Non insisterò più su questa cosa, il tempo ti darà le risposte che cerchi>>
<<Scusa Jack, mi sento nervosa e agitata>>
<<Lo so che hai paura, avevi detto di avere paura dell'amore e ora che ti stai innamorando di me, che sia per infatuazione o amore vero, stai manifestando anche la paura che ne consegue>>
<<Esatto>> confermo con sconforto.
<<Non voglio farti del male, ricordalo sempre>>
<<È per questo che ultimamente sei meno appiccicoso?>>
<<Certo. Io starei sempre appiccicato a te in ogni istante, ti bacerei e ti terrei sempre fra le mie braccia, io voglio amarti sempre ma vedo la tua paura e non voglio che tu abbia paura di me>>
Sentire questo mi rattrista un po'.
<<Non voglio avere paura dell'amore per sempre, ma questo non è il momento giusto per superare questa paura, deve esserci un vero amore in ballo prima di buttarmici dentro. Non voglio assolutamente rischiare di ritrovarmi innamorata di te e non essere poi ricambiata>>
<<Vorrei che tu riuscissi a vederti. Così capiresti di essere innamorata di me. Giulia, è una cosa che hanno visto tutti tranne te>>
<<Allora diciamo che mi sono infatuata>>
<<Vorrei tu fossi mia, potrei prendermi cura delle tue paure, del tuo nervosismo e farti stare bene così come stai bene quando sei tra le mie braccia>> spiega e fa per abbracciarmi ma io lo respingo.
<<Non sono tua e probabilmente non lo sarò mai. Ci siamo infatuati troppo presto l'uno dell'altro, ho paura che finirà altrettanto presto. Spero di perdere la scommessa, vorrei tanto si trattasse di amore vero, ma tra infatuazione e amore non c'è nessuna differenza se non la durata, quindi proprio non posso permettermi di lasciarmi andare ad essere tua e a sentirti mio>>
<<Va bene, Giulia, non c'è fretta>> mi rassicura Jack prendendo le mie mani tra le sue.
<<Domani hai le riprese del profumo?>> chiedo, cambiando totalmente discorso.
<<Sì, domani non lavori e non hai impegni con i ragazzi perché è martedì. Sarei davvero felice se tu venissi con me al set>>
<<Sarebbe interessante vedere il dietro le quinte>>
<<Allora avviso mio fratello, così da procurarti un pass>> dice e manda un messaggio mentre sprizza allegria da tutti i pori.
<<Tuo fratello maggiore? Quello che ti fa da manager?>>
<<Sì, Daniel. Non vedo l'ora di presentarti a tutta la mia famiglia, i miei ti adoreranno, ma per ora mi accontento solo di Daniel. Sono certa che ti piacerà, vi somigliate molto>>
<<Eh?>>
<<Sì, avete la stessa età e anche lui è intelligente come te>>
<<Ottimo, mi attraggono molto gli uomini intelligenti, maturi e che si prendono cura di una sola singola persona>> stuzzico con fare malizioso.
<<Non ci provare>> si rabbuia Jack.
<<Sto solo scherzando, forse>>
<<Giulia!>>
<<Ma è vero che mi piacciono gli uomini intelligenti, saggi, e poi la cosa che più mi attrae di un uomo sono le sue premure. Visto che siete fratelli anche lui sarà molto bello e affascinante, no?>>
<<Sì, lui lo è, rispecchia tutti i requisiti del tuo uomo ideale ma tu sei mia>>
<<Non sono tua!>>
<<Non azzardarti comunque a farti piacere mio fratello>>
<<Ahahah come se potessi scegliere chi mi debba piacere>>
<<Mi farebbe terribilmente male, non potrei mai accettare di averti come cognata>>
<<Jack, stai correndo un po' troppo, non ti pare?>>
<<Ho paura che tu possa abbandonarmi perché non sono abbastanza intelligente per te>>
<<Io ho paura che tu possa abbandonarmi per molti più motivi, non sono bella, ti mando fuori di testa, mi piace stuzzicare anche quando so che potrebbe farti male, sono fin troppo schietta incurante di come potrei abbassare l'autostima altrui, sono piena di paure, rigida con la mia vita, le mie regole e tutte le mie cose. Tu hai molti più motivi per stancarti di me>>
<<Ma io ti amo>>
<<E per questo sei cieco davanti a queste cose, e anch'io sto diventando cieca davanti ai tuoi difetti che dovrebbero infastidirmi e invece iniziano a piacermi, perché quando si è infatuati di qualcuno, ogni cosa di quella persona appare stupenda e ci piace tutto>>
<<Lo so che suona egoista, ma non avere occhi per nessun altro uomo, Giulia, ti prego>>
<<Non posso garantirtelo, però posso farti notare che sto sempre più spesso incantata a guardarti, starei ore e ore a fissarti senza mai staccare i miei occhi dai tuoi>>
<<Ricordati di queste parole quando domani conoscerai mio fratello>>

La serata serie TV procede serena. Jack non è più ostile con Andrea e Andrea sembra rassegnato alla presenza costante di Jack nella mia vita e si sta adeguando di conseguenza. Quei due sembrano diventati addirittura amici. Jack riesce a conquistare proprio tutti, sarà per questo che mi sono infatuata di lui. Non è per nulla facile resistergli, lui è come una calamita: tutti, chi più, chi meno, si sentono attratti da lui. Fa parte del suo fascino.

Il giorno dopo arriva ed io non so cosa indossare.
<<Jack, non so che mettermi>>
<<Vediamo che hai>> chiede e così dicendo apro l'armadio per mostrargli il mio guardaroba estivo.
<<Voglio essere bella>> gli faccio notare.
<<Per fare colpo su mio fratello?>>
A volte credo che non maturerà mai.
<<Non voglio sfigurare davanti alle tue colleghe modelle, se poi noti troppo la differenza tra me e loro, ti renderai conto che io non sono un granché>> rispondo con voce civettuola.
<<Per me sei e sarai per sempre bellissima, anche quando indossi i vestiti da nonnina>> dichiara e mi cattura con i suoi occhi che stanno diventando sempre più esperti nell'entrarmi dentro fino al cuore.
<<Sì sì certo>> maschero il mio cuore palpitante con la mia solita ironia.
<<Non hai molti bei vestiti>>
<<Lo so>>
<<Perché ti vesti sempre così male?>>
<<Non mi vesto male, mi vesto comoda>>
<<Al nostro primo appuntamento stavi scomoda?>>
<<No>>
<<Allora indossa quel vestito>>
Lo prendo e me lo appoggio sopra <<dici andrà bene?>>
<<Fin troppo>>
<<Potresti pensarci tu a darmi una sistemata dopo pranzo?>>
<<Io non posso pranzare, non lo faccio mai prima delle riprese o di un qualsiasi evento>>
<<Che brutta vita. Prima mi influenzi tanto da farmi prendere l'abitudine di pranzare e poi mi lasci mangiare da sola>> lamento.
<<Ma tu puoi mangiare se vuoi, ti tengo comunque compagnia>>
<<Non sono così sadica>>
<<Sicura? Avrei scommesso di sì>>
<<Ahahah inizi a conoscermi bene, vedo>> scherzo.
<<Potresti mangiare al buffet mentre ti godi lo spettacolo>>
<<Ci sarà un buffet?>>
<<Sì, se ne occuperà Daniel>>
<<Daniel inizia a piacermi sempre di più. Immagino che dopo le riprese sarete tutti affamati>>
<<Esatto, però tu potrai mangiare durante>>
<<Ok, affare fatto, allora mi fai bella già da adesso?>>
<<Sì, ci penso io a sistemarti, posso essere un bravo fatino, ormai conosco tutte le tecniche di trucco, dopo quasi vent'anni di esperienza nel settore in cui ci si trucca di più>>
<<Hai una make up artist personale?>>
<<No, ce ne vengono forniti più di uno dalla troupe>>

Faccio una doccia, indosso il vestitino rosso che avevo indossato per il primo appuntamento e mi metto nelle mani di Jack che per prima cosa si dedica ai capelli. Mi sento rilassata e sotto le sue spazzolate noto quanto Jack sia delicato e premuroso nei miei riguardi. Mi piace sempre di più stare con lui, sarà uno strazio quando ci separeremo. Non riesco a non essere negativa riguardo al nostro rapporto futuro. Viviamo in mondi diversi e non potrò tenerlo lontano dal suo per sempre. Chissà quanto viaggerà, ogni quante volte lo vedrò all'anno. Jack tra una spazzolata e l'altra, mi ruba un bacino sulla guancia. È terribilmente carino. Mi ritrovo con il battito del cuore accelerato anche per queste piccole cose. Sembro proprio cotta. Questa infatuazione mi fa sentire anche più giovane dei miei anni. A parte l'ansia e la paura di prendere un abbaglio, mi sento benissimo.
Odio truccarmi, non ne sono capace e il trucco va contro la mia politica: perché voler sembrare più belli di ciò che si è?
Solitamente non bado all'aspetto fisico, ma mi sento minacciata dalla bellezza dei modelli, ora che ho testato il potere che possiedono, stando vicino a Jack. Lui riesce ad ammaliare chiunque senza il minimo sforzo, basta che pronunci poche parole e tutti pendono dalle sue labbra. E ora mi sto preparando per andare in un luogo pieno di persone come lui, in mezzo al loro carisma e alla loro bellezza, temo di risultare invisibile agli occhi di Jack. Quindi sopporto buona buona il trucco che Jack mi applica in faccia. Provo imbarazzo per essere osservata da così vicino, il martellare del mio cuore dovuto dalla sua vicinanza, le sue mani che mi dirigono e la sua voce che mi guida nelle varie posizioni. Quasi cedo quando mi chiede di guardarlo negli occhi. Al solo pensiero di Jack che potrebbe non notarmi e trattarmi come fossi invisibile, mi viene un brivido.
<<Stai ferma>> mi ricorda Jack <<che c'è? Che hai?>> mi chiede.
<<Non è nulla>> non voglio disturbarlo per le mie stupide paure di qualcosa che non è ancora neanche successa.
<<Dimmelo>> mi incita Jack e posa la matita per gli occhi in attesa della mia risposta.
<<Non è nulla>>
<<Tu che mi nascondi i tuoi pensieri mi sconvolge, vuoi davvero farmi questo prima delle riprese?>>
<<Ok, te lo dico. Ho paura che in mezzo alle modelle tu possa renderti conto di quanto io sia poco carina e potresti anche ignorarmi, non voglio essere invisibile davanti ai tuoi occhi>> gli confesso di getto.
Jack in tutta risposta prende il mio mento come poco prima per dirigermi a sua comodità e mi bacia. Un bacio forte e deciso sulle mie labbra non ancora truccate, un bacio a stampo, come a imprimere le sue labbra sulle mie. Poi si distacca. Sono sorpresa. Non credevo mi avrebbe baciata.
<<Scusami, non ho saputo trattenermi. È da prima che desidero baciarti, poi tu te ne esci con una confessione così dolce, come avrei potuto resisterti?>>
<<Ti sembro dolce?>>
<<Assolutamente>>
<<Io mi vedo più paranoica che dolce>>
<<Hai confessato di volere le mie attenzioni, quelle che a fatica riesco a non darti per paura di infastidirti>>
<<Caspita, è vero>>
<<Smettila, amo troppo la tua spontaneità>>
<<Ok, sto buona. Mi raccomando fammi brillare così non potrai non notarmi>>
<<Per me sei sempre bellissima>>
<<Ora dovrai convincermi di questo con un po' di trucco, che tanto non è che io abbia poi chissà quanti cosmetici>>
<<Vedo, ma me la cavo con poco perché su di te non serve molto>>
Prendo un respiro profondo e torno a lasciarmi truccare, combattendo sempre con il desiderio di baciare Jack e con il mio cuore che stranamente anche se batte forte, non mi fa male.

<<Abbiamo finito>> annuncia Jack con aria soddisfatta.
Mi avvicina lo specchio e devo ammettere che non sono niente male.
Il tempo di rimettermi in piedi, fare due coccole a Puffy e suona il telefono di Jack che stranamente non avevo sentito suonare fino ad allora. È Daniel, quindi scendiamo, Jack apre la porta di casa e mi scorta verso un suv nero. Lui siede dietro con me.
<<Ciao, tu devi essere Daniel>> annuncio mentre allungo la mano e mi sporgo fra i due sedili anteriori.
<<E tu devi essere la bellissima Giulia che ha stregato il mio fratellino>> si presenta Daniel e stringe la mia mano <<grazie per non averlo denunciato e ti porgo le scuse da parte di tutta la famiglia>>
Jack mi tira giù a sedermi con le spalle ben appoggiate sulla spalliera del sedile posteriore e interviene <<non stare ad ascoltarlo>>
Io guardo stranita Jack, voglio sapere di cosa stava parlando Daniel e di certo Jack non può impedirmi di chiederglielo <<di che stai parlando Daniel?>>
<<Di come Jack ti abbia baciata senza neanche essersi presentato né tanto meno chiedere la tua approvazione>>
Arrossisco al ricordo. Non credevo che Jack avrebbe detto anche questo alla sua famiglia, chissà che altro ha raccontato riguardo noi.
<<Sono un uomo fortunato, la mia Giulia non solo non mi ha denunciato ma mi ha anche permesso di frequentarla, perché sono un bravo ragazzo>>
<<Mi sento improvvisamente presa in giro>> intervengo ironica e ridiamo tutti insieme della situazione assurda che stiamo ancora vivendo.
<<A parte gli scherzi, la nostra famiglia ti ringrazia per prenderti cura di lui e per assecondare le sue stranezze>>
<<In realtà è più divertente di quanto avessi immaginato>>
<<Jack sa essere anche pesante, deve ancora maturare, ma è sincero e leale, quindi non hai nulla da temere>>
<<È ancora molto giovane>>
<<Non l'avevo mai visto così innamorato>>
<<Non ha avuto altre relazioni?>>
<<Sì, ne ha avute, in quanto suo manager ne ho dovute insabbiare alcune, ma non è mai stato così preso in una relazione, ci tiene davvero tanto a te>>
<<Potreste smettere di parlare di me? Sono qui>> si intromette Jack prendendomi per mano.
<<Giulia, la zia dice che sei una donna splendida, se ti dovessi stancare del mio fratellino, ti inviterò sicuramente a cena>> stuzzica Daniel osservando la reazione di Jack dallo specchietto retrovisore.
<<Smettila>> ordina Jack al fratello e mi stringe ancora più forte la mano, chiaro segno che si sta agitando.
<<Come potrei stancarmi di un uomo così dolce e tenero come il nostro Jack, mi tratta davvero bene, piuttosto temo che sia lui a stancarsi di me>> dico sia per mettere in chiaro la mia posizione sia per tranquillizzare Jack.
<<Mi piaci, hai la mia approvazione per stare con il mio fratellino>> dichiara Daniel.
<<È un po' troppo presto per questo ma grazie comunque di affidarlo a me. Mi dispiace avervelo rubato. Mi rendo conto che passando tutto il tempo con me, riuscite a stento a vederlo>>
<<Già, nostra madre lo aspetta sveglia tutte le sere pur di vederlo e parlare un po' di te>>
<<Mi dispiace. Jack dovrei mandarti a casa un po' più presto>>
<<Non se ne parla. A casa sanno della nostra scommessa e fanno il tifo per me. È loro dovere sostenermi>> risponde Jack
<<Jack, non sto dicendo di rompere la scommessa, non verrà intaccata se torni a casa un'ora prima del solito. Farebbe comodo anche a me, restare un po' da sola con i miei pensieri, avrei modo di poter riflettere meglio sulla nostra strana e assurda relazione, di valutare e perché no, anche di sentire la tua mancanza>>
<<Non mi piace questa decisione, lo sai quanto mi piace vederti addormentare, e se poi tu avessi degli incubi perché io non sono lì ad accertarmi che tu prendi sonno per bene?>>
<<Facciamo così, se mi sento agitata rimani fino a quando non mi addormento, se mi sento serena vai a casa prima e poi ci sentiamo per telefono prima di andare a dormire>>
<<Va bene>> risponde di malavoglia e non proprio contento della decisione presa.
<<Giulia sei grande>> interviene Daniel <<sono certa conquisterai anche i nostri genitori, sei bella, saggia, e sai fare ragionare Jack, pronta a scendere a compromessi per accontentarlo il più possibile. Sei ammirabile>>
<<Grazie>> rispondo ai complimenti un bel po' in imbarazzo.
<<Sarebbe cosa gradita che tu smetta di trattarmi come un bambino>> dice Jack rivolto al fratello.
<<E tu non comportarti come tale>> lo canzona il fratello.
Io rido, rido tanto e molto forte.

<<Siete adorabili>> riesco a dire fra le risate.
<<Ci pizzichiamo sempre così>> ammette Jack <<ma ci vogliamo bene>>
Jack fa per mettermi un braccio attorno alla spalla e stringermi a se ma io lo respingo. Non mi piace quando Jack mi usa per mettersi in mostra o per dimostrare una relazione sentimentale che non abbiamo o peggio ancora per dichiararmi sua. Jack mi guarda male per questo rifiuto ed io ricambio guardandolo ancora più male.
<<Daniel come immagino tu già sappia, organizzo serate di intrattenimento, vieni pure se ti va, mi farebbe piacere>>
<<Piacerebbe anche a me>>
<<No, non può venire>> decide Jack.
<<Scambiamoci i numeri di telefono così potremmo organizzarci>> continua Daniel ignorando del tutto l'ordine del fratello.
<<Certo ti passo il mio>> concordiamo.
Mi piace vedere Jack geloso ma deve imparare a non comandare sugli altri e deve togliersi dalla testa questo concetto di essere sua, non sono un oggetto, ho lottato tanto per la mia indipendenza, non sarà di certo Jack a minacciarla.
Durante il tragitto, Daniel parla al telefono con il servizio catering per le ultime conferme, mentre io e Jack continuiamo a stuzzicarci sottovoce.
<<Ti prego non invitarlo a casa tua>> sussurra Jack avvicinandosi al mio orecchio.
<<Dammi un motivo logico per cui non farlo>>
<<Lui ti piace?>>
<<Sì e anche tanto>>
<<Come puoi dirlo come se niente fosse?>>
<<Posso tranquillamente perché non lo intendo in modo malizioso, mi piace, così come mi piace vostra zia, i bambini, il nostro paesello>>
<<Mi fa comunque male sentirti pronunciare le parole "mi piace" riferite a un altro uomo>>
<<Jack, è tuo fratello. Mi fai il tipo di persona da provarci con tuo fratello mentre ho questa cosa strana con te?>>
<<Non lo so, mi sento insicuro. Non vuoi darmi un bacio per confermare quello che c'è tra di noi e anche per augurarmi un buon lavoro?>>
<<No, Jack dovresti smetterla di fare del vittimismo per farti baciare, fai del male alla stima che ho di te>>
<<Vorrei tu mi baciassi di tua iniziativa, non lo fai mai>>
<<Non voglio baciarti>>
<<Davvero non hai nessuna voglia di baciarmi?>> chiede e si avvicina pericolosamente alle mie labbra. Il mio cuore batte forte.
<<Non voglio baciarti anche se ho il desiderio di farlo e continuerò a fermare questo desiderio finché non sarò sicura dei nostri sentimenti>>
<<Va bene>> si arrende e ritorna al suo posto, sconfitto.
<<Jack hai studiato il copione?>> chiede Daniel finita la chiamata.
<<Non ho battute>> risponde Jack.
<<Dovresti sapere comunque di cosa parla>>
<<Lo so di cosa parla>>
<<Io no>> intervengo fra i due fratelli <<me lo potresti dire Jack?>> gli chiedo entusiasta e curiosa di scoprire un mondo per me del tutto nuovo.
<<Io sono un angelo e un altro modello interpreta un diavolo>>
<<E cosa dovete fare?>>
<<Lo vedrai sul set>>
<<Non puoi dirmelo?>> chiedo facendo gli occhi dolci.
<<E tu potresti darmi un bacio?>>
<<No>> rispondo scocciata per l'insistenza.
<<Allora niente spoiler per te>>
<<Va bene>>
<<Giulia, ma Jack è sempre così maleducato e capriccioso?>> interviene Daniel.
<<Ora più del solito>>
<<Probabilmente è colpa mia, temo di averlo viziato troppo>>
<<Non è colpa tua Daniel, Jack è Jack, con pregi e difetti>>
<<Jack non dovresti esagerare, la pazienza, anche quella delle persone più pazienti, prima o poi si esaurisce>> lo rimprovera.
<<Siamo arrivati?>> cambia discorso Jack.
<<Sì>> risponde Daniel.
Scendiamo dal suv e ci dirigiamo verso quello che dall'esterno sembra un comune garage molto grande e alto. Daniel mi passa un cartellino con una cordicella da mettere al collo: è il mio pass. Entriamo.

                                                                                             Daniel

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                                                                                             Daniel

Gli Ostacoli Del CuoreWhere stories live. Discover now