Capitolo 4

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L'ULTIMA SERATA

Non c'è giorno migliore di oggi per parlare con Rosanna e anche per raccogliere informazioni su questo Jack che è entrato di prepotenza nella mia vita. Oggi è martedì, serata pizza, chiamo Rosanna e le chiedo di andare insieme da Gianni's Pizza, così da poter parlare con lei, riguardo suo nipote.
Anche se ormai mi sono del tutto ripresa dallo svenimento di oggi, sono ancora un po' stordita per tutta la situazione che si è venuta a creare. Non mi lascerò di certo fermare da un lieve mal di testa, sono decisa più che mai ad affrontare ogni ostacolo che la vita mi possa riservare.
Ci metto poco a prepararmi, metto un abitino a caso, scarpe comode, e come mio solito neanche un filo di trucco. Gioco con Puffy.

<<Picciriddu ra mamma vieni ka*>> lo richiamo nel mio dialetto siciliano, unico in tutto il paese con il quale io possa parlarlo. Il mio rapporto con lui non cambierà mai. Lo amo tanto, lo vizio più che posso perché lui mi dà tanto e il minimo che io possa fare, per ricambiare, è viziarlo. Non so come farei senza lui, mio compagno fedele e unica creatura che reputo membro della mia famiglia a tutti gli effetti. A volte rimango a guardarlo mentre mangia compiacendomi di ogni suo gesto, miagolio, fusa che mi regala. Un po' meno quando va a raccogliere blatte che poi viene a portarmi in dono, anche se so che per lui è un gesto d'affetto. Fortunatamente da quando viviamo qui, non l'ha mai fatto.

Si fa l'ora concordata con Rosanna e vado da lei. La strada è breve, esco dal vialetto e già la trovo fuori casa appena uscita anche lei.
<<Signorina! Hai dunque conosciuto mio nipote! Dimmi tutto!>> va lei dritta al punto.
<<Buonasera Rosanna>> l'abbraccio e ci incamminiamo a braccetto verso la pizzeria del paese.
<<Su su ragazza, dimmi che poi lo sai, in pizzeria sarà difficile avere un po' di privacy>>
Mi decido quindi a raccontare a grosse linee l'accaduto evitando di parlare del Jack dei miei sogni. Arrivo a parlare della scommessa con esitazione, perché non sono poi così sicura di aver fatto una mossa saggia.
Rosanna non parla, ascolta senza interruzioni la mia storia.
<<Certo che è strano, Jack non si è mai comportato così>> sentenzia alla fine del mio racconto <<quasi non lo riconosco. Sono abituata a ragazze che perdono la testa per lui, non il contrario>>

Io ascolto con attenzione, ancora non ben sicura di che tipo di persona sia Jack.

<<Ho visto anch'io come lo guardano le ragazze, sembra vogliano mangiarselo>> ridacchio.
<<Mio nipote è un bel bocconcino. In famiglia siamo tutti molto affascinanti>> scherza lei, seguita da una risata di entrambe.
Facendomi poi seria arrivo al dunque su ciò che mi preme sapere <<Rosanna, tu pensi che Jack sia sincero riguardo a ciò che dice di provare per me? Voglio dire, non si è approcciato nei migliore dei modi>>
<<Jack non è un cattivo ragazzo, a volte non sa rapportarsi bene con le persone perché è passato dal paesello a modello di fama. Gli è mancata quella via di mezzo di normalità. Io credo che sia sincero, non scherzerebbe mai sui sentimenti>>
<<Lo frequenterò ogni giorno tutti i giorni sempre insieme, mi posso fidare di lui?>>
<<Se c'è un ragazzo che ha un ottimo autocontrollo quello è Jack, anche se ha perso la testa per te. Credo proprio che sia stato colpito dal colpo di fulmine. Non riesco ancora a capacitarmi di come abbia potuto baciarti così di punto in bianco>>
<<Dice che era guidato dall'istinto, non è che poi mentre siamo io e lui da soli, lui fa qualcosa che non dovrebbe? Non vorrei dubitare ma non lo conosco, per questo sto chiedendo a te, lo sai che di te mi fido>>
<<Lo so, Giulia, lo so. Puoi stare serena, Jack non ti farebbe mai del male e poi è sempre stato di parola, sin da bambino. Farebbe qualsiasi cosa pur di rispettare la parola data>>
<<Allora mi butto in questa assurda scommessa?>> chiedo con l'ultima briciola di esitazione rimastomi.
<<Giulia, non posso essere di certo io a dirti che fare e che non fare. Ti voglio bene, come fossi tu stessa mia nipote, lo sai che ti considero un membro della mia famiglia. Non smetterò mai di ringraziarti di prenderti cura di Alessio, così come fai con gli altri bambini, e con i ragazzi del paese. Sei una donna splendida, sarebbe anche ora che tu pensassi un po' alla tua felicità>>
<<Ma io sono già felice>> ribatto, un po' troppo impulsivamente, tanto che Rosanna capisce che lo sto dicendo più per me stessa che per contraddirla.
<<Ma ti manca qualcosa, no? E lo sai cosa ti manca?>>
La guardo sorpresa, ho sempre saputo che Rosanna è una donna molto arguta, ma non immaginavo avesse avvertito questo mio mancarmi qualcosa.
<<Ti manca l'amore. Quindi il mio consiglio è buttati, dai tutta te stessa, non avere paura di innamorarti, abbatti il muro che ti sei costruita, permetti a Jack di amarti. Male che vada avrai ricevuto un po' di amore e non ci vedo nulla di male in ciò>> continua la saggia donna.
<<L'amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi. Io ti dico buttati a capofitto, trova una persona da amare alla follia e che ti ami alla stessa maniera>> inizio a recitare scherzosamente, la scena di uno dei miei film preferiti.

Gli Ostacoli Del CuoreTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang