Capitolo 15

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RITORNO ALLA SERENITÀ

Mi sento più leggera. Non sono riuscita a raccontare proprio tutto a Jack, ma mi sento rassicurata dal fatto che almeno una persona qui mi conosca così bene. Spero solo che adesso non mi tratti come una malata e si comporti normalmente. È una cosa che devo superare io da sola, pian piano. Niente e nessuno potrà cambiare il mio passato, quindi tanto vale lasciarlo andare, anche perché l'ho già accettato fin troppo.
<<A cosa stai pensando?>> mi chiede Jack che ormai sono abituata a ritrovare al mio fianco.
<<Niente di ché>> rispondo mentre diamo forma all'impasto per fare i biscotti al burro.
Mi abbraccia all'improvviso. Ormai non ho più l'istinto di allontanarlo, piuttosto ho l'istinto di accoccolarmi in quella bellissima sensazione che si sprigiona in ogni singolo abbraccio. Poi però ritorno in me e lo allontano. Non devo farmi prendere dall'infatuazione.
<<Giulia, cos'hai? Ti vedo pensierosa>>
<<Sto semplicemente pensando>>
<<A cosa?>>
<<A noi>>
<<Argomento interessante, vorrei proprio sapere a che stavi pensando riguardo noi, pensavi forse ai miei abbracci?>>
<<Sì>>
<<Davvero? Ho azzeccato?>>
<<Sì, inizi a conoscermi sempre meglio, è normale che inizi a capirmi. Stavo pensando che una volta rifiutavo subito i tuoi abbracci mentre adesso mi piacciono tanto da fare fatica a rifiutarli>>
<<Vedi che anche tu mi ami? Proprio come avevo detto>>
<<Non correre. In realtà mi stavo giusto chiedendo cosa provo per te. Non ne ho proprio idea>>
<<Si chiama amore, Giulia>>
<<Non credo. Mi ero infatuata di te, poi l'immagine di te che amoreggi con le modelle al di fuori dal set, ha spento ogni traccia di infatuazione. Poi ti ho esposto una parte molto vulnerabile di me e ora mi sento strana nei tuoi riguardi>>
<<Sembra tu mi abbia accettato>>
<<Accettato?>>
<<Sì, quando si è infatuati, ogni cosa dell'altra persona ci sembra super bella, non vediamo i loro difetti. Poi hai visto un mio difetto e lo hai accettato. Mi permetti di stare con te nonostante io abbia dei difetti che non ti piacciono>>
<<Quindi non mi piaci ma ti tengo con me perché mi sono abituata alla tua presenza?>>
<<Giulia, certo che sei proprio rigida quando si tratta di sentimenti. Lo so che ti viene difficile credere nell'amore ma è così evidente>>
<<Non è per nulla evidente per me>>
<<Va bene, con il tempo vedrai, il tuo amore nei miei confronti sta crescendo sempre più anche se non vuoi ammetterlo, soprattutto a te stessa. Un giorno mi amerai così tanto da non poterlo più negare>>
<<Se lo dici tu>>
Ignoro il discorso di Jack visto che non porta da nessuna parte e inforno i biscotti.

La giornata scorre serena, oggi si va a giocare fuori con i bambini, per la felicità di Carlo che ormai si è affezionato a Jack, forse tanto quanto me. Finalmente il caldo non è più soffocante e opprimente, non che faccia fresco, soprattutto nelle prime ore pomeridiane, ma si sente che l'estate sta per finire.
Ogni tanto piove, brevi piogge passeggere, nulla di ché, rinfrescano l'aria per poi lasciarla più umida di prima.
Anche Puffy ormai si è abituato a Jack e va a salutarlo quando arriva: lui va ad accoglierlo mentre io rimango a letto a farmi svegliare da Jack che ogni giorno trova una frase nuova ad effetto. Le solite frasi da rimorchio "buongiorno principessa", "la mia bella addormentata", "raggio di sole", ecc.

<<Sta sera si gioca a Minecraft>> ricordo più a me stessa che a Jack.
<<Dovrei quindi andare a casa a prendere il mio portatile>>
<<Sarebbe una buona idea, così ti fai anche vedere dai tuoi e ti scusi per non essere tornato a casa ieri>>
<<Potresti venire con me>>
<<No, non mi sento pronta, non voglio conoscere i tuoi senza sapere cosa ci sia fra di noi>>
<<Ok. Capisco. È solo che non vedo l'ora di presentarti tutta la famiglia, loro ti adorano. Dicono che hai una buona influenza su di me>>
<<Chissà che strabilianti cose vai a dire loro riguardo me>>
<<Io mi attengo ai fatti>>
<<Sei solo un filino di parte>>
<<Ahahah, forse giusto un po'>>
<<Mentre tu vai dai tuoi io starò un po' da tua zia>>
<<Va bene>>
<<È bello avere degli spazi miei>>
<<Nostri>> mi corregge Jack.
<<Nostri>> concordo io.
Mi faccio accompagnare da Rosanna e Jack va a prendere il portatile.

<<È permesso?>>
<<Oh, Giulia, entra pure bella. Non ti vedo da un bel po'>> mi saluta Rosanna.
<<Jack non c'è?>> chiede Alessio.
<<No, è andato un attimo a casa sua a prendere il portatile. Invece di aspettarlo da sola in casa, ho preferito aspettarlo qui se per voi va bene>> rispondo.
<<Tu fila a farti la doccia e poi pulisci la tua stanza>> ordina Rosanna ad Alessio che fila subito via senza protestare.
<<Come sta la nostra ragazza?>> mi chiede Rosanna non appena siamo da sole.
<<A dire il vero non lo so, tu come mi vedi?>>
<<Ti vedo benissimo. Ci sta una piccola luce negli occhi che prima non c'era>>
<<Davvero?>>
<<Giulia, non serve che tu dica di avere sofferto nella tua vita, te lo si legge dagli occhi e poi, per lasciare il tuo paese natio e ogni membro della tua famiglia, un motivo ci sarà stato. Non ho intenzione di chiederti nulla sul tuo passato, ma sono sicura che ci sia qualcosa di doloroso, altrimenti ne avresti già parlato tranquillamente così come parli del tuo presente>>
<<Rosanna, a te non so nascondere proprio nulla, eh?>>
<<Sono una signora saggia io>>
<<Ahahah, solitamente sono le persone anziane ad essere sagge, quindi...>> la punzecchio come nostro solito.
<<Mio nipote ti fa disperare ancora?>>
<<Come fai a sapere che mi faceva disperare?>>
<<Giulia, ho il mio informatore che mi aggiorna ogni giorno tranne la domenica>>
<<Ahahah chissà chi è>>
<<Sono contenta che le cose stiano procedendo bene>>
<<Non lo so. A dire il vero sono arrivata a un punto in cui non so davvero cosa provo. Pensavo di conoscere Jack, pregi e difetti, tutti. Poi però sono andata a un set fotografico dove deve girare delle scene per la pubblicità di un profumo, ed ho visto un Jack che non conosco affatto>>
<<Capisco. E il Jack sul campo di lavoro, ti piace?>>
<<No, per nulla>>
<<Giulia, è solo il suo lavoro>>
<<Non è solo il suo lavoro. Intendo dire che il suo lavoro include un mondo diverso da quello dove viviamo noi. Soprattutto qui nel paesino>>
<<Vero, è un altro mondo, ma Jack, rimane infondo il nostro solito Jack, se si comporta diversamente al lavoro, è dovuto alla sua abitudine ad immergersi in quel mondo lì>>
<<Lo capisco, mentalmente ho anche accettato questa verità sorprendente, ma sentimentalmente mi ha scombussolata un bel po'>>
<<Vi conoscete ancora da quanto tempo?>>
<<Sedici giorni>>
<<Tesoro, tieni pure il conto dei giorni?>>
<<Sì, per via della scommessa>>
<<Ah vero, la tragica scommessa. Fatto sta, cara, che hai ancora tanto tempo per conoscere ogni parte di lui, ti consiglio di concentrarti su quella più sincera>>
<<A rigor di logica, la sua parte più sincera dovrebbe essere quella che conosciamo noi>>
<<Certo, non ci sta nessun contratto lavorativo, che lo vincola ad essere una persona diversa da quello che è>>
Il mio telefono suona. È Jack a chiamare.
<<Non ti molla proprio un attimo il nostro ragazzo>> canzona Rosanna.
Rispondo alla chiamata.
<<Pronto?>>
<<Giulia, mia madre ha fatto le lasagne per cena...>>
<<Vuoi rimanere lì per cena?>> lo interrompo io.
<<No no. Mia madre ha chiesto se ne vuoi, te la porto e la mangiamo insieme>>
<<Non mangio le lasagne da molto tempo. Sarebbe perfetto, così non preparo nulla per cena>>
<<Va bene, allora porto due porzioni e arrivo>>
<<Ok>>
<<Sei ancora dalla zia?>>
<<Sì>>
<<Mi manchi, a dopo>> saluta e riaggancia prima ancora che io possa salutarlo o rispondere in qualche modo.

Il resto della giornata passa tranquilla. Stare in compagnia di Jack è sempre un piacere, non mi annoio mai con lui. Non che io abbia poi molto tempo per annoiarmi, ma devo dire che la sua presenza è un arricchimento della mia già più che soddisfacente vita.

Passano i giorni e venerdì invito Daniel a vedere un film con noi, nonostante le deboli proteste di Jack. Daniel accetta volentieri, spetta a lui scegliere un film in quanto ospite d'onore.

Gli Ostacoli Del CuoreWhere stories live. Discover now