ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟛𝟚 | 𝕍𝕖𝕣𝕠 𝔸𝕞𝕠𝕣𝕖

22 1 0
                                    

Dopo aver capito che Jimin gli piaceva più di un semplice amico, Jin si prese del tempo per riflettere sui suoi sentimenti. C'erano cose che aveva notato di Jimin a cui prima non aveva mai fatto caso.

Ad esempio, le sue labbra erano così imbronciate e carnose. Il fatto che gli piacesse sempre sgranocchiare gli spaghetti crudi quando li cucinava. Come diventava appiccicoso mentre guardava un film.

Jin si rese conto che ammirava tutto di Jimin. Anche i suoi difetti. Quei difetti come il suo carattere irascibile, il suo disordine, i suoi piagnistei. Lo trovava adorabile, tranne che per il disordine.

Anche adesso Jin stava ammirando il viso di Jimin addormentato con la testa appoggiata sul braccio del divano. Le ginocchia erano piegate e vicine al petto, mentre le mani erano appoggiate sotto la testa.

Con le dita, spostò i capelli dal viso di Jimin. Era davvero prezioso.

Oh, cavolo, Jin non stava pensando, perché toccando il viso di Jimin aveva svegliato il ragazzo per sbaglio.

Ora la situazione era completamente diversa.

I due si guardarono negli occhi. Jimin era ormai completamente sveglio.

"Oh!" Jin ritrasse rapidamente le mani. "Scusa, ti ho svegliato?"

"N-non fa niente," Jimin si alzò, mettendosi a sedere dritto sul divano. "Dovevo comunque svegliarmi."

Jin lanciò un'occhiata a Jimin, notando che il ragazzo stava guardando a terra con il volto arrossato. Aveva rovinato qualcosa? Aveva reso le cose imbarazzanti?

"Jim-"

"Vado a farmi una doccia," si alzò velocemente e corse praticamente su per le scale.

Oh, merda. Jin si accigliò. Aveva reso le cose imbarazzanti.

"Okay, e poi cos'è successo?" Chiese Jungkook.

"Sono corso a fare la doccia," Jimin incrociò le braccia.

"Si è unito anche lui?"

"No- che cazzo Jungkook?" Jimin si esasperò.

"Sto scherzando," Jungkook sgranò gli occhi. "Ti piace, vero?"

Jimin lo guardò. Sì, gli piaceva. Cioè, gli piaceva davvero tanto. Ma non l'aveva mai detto a nessuno prima d'ora.

Sospirò. Seconda fase: Accettazione dei propri sentimenti.

"Mi piace," confessò Jimin. "Mi piace davvero."

Jungkook sfoggiò il suo sorriso da coniglietto. "Allora non vedo il problema. A te piace Jin e lui ricambia."

"Questo non lo sai," lo fulminò Jimin.

"Ti sei svegliato mentre lui ti accarezzava il viso." Jungkook gli lanciò un'occhiata complice. "Inoltre, ho visto come ti guarda. Non puoi pensare che non provi nulla per te."

Jimin sospirò. "Non voglio che questo rovini la nostra amicizia."

"La nostra rottura ha rovinato la nostra amicizia?" Chiese Jungkook.

"È vero," Jimin annuì. "E adesso che si fa?"

"Io dico che dovresti chiedergli di uscire."

Già, molto più facile a dirsi che a farsi.

Namjoon emise un sospiro di frustrazione, strofinandosi le tempie dopo aver fatto cadere la penna sulla scrivania. La penna rotolò subito via, facendolo infuriare ancora di più. Quando si chinò per raggiungerla, vide un'altra mano prenderla.

"Che ne dici di fare una pausa?" Chiese Taehyung, posando la penna sulla scrivania. "È dalle 12 che fai così e non hai ancora fatto colazione. O dovrei dire pranzato, visto che è pomeriggio?"

Namjoon scosse la testa. "Ho quasi finito."

"Bene," Taehyung sbuffò. "Esco a comprarti il pranzo. Quando torno, è meglio che tu abbia finito."

"Sissignore," lo salutò Namjoon in modo drammatico.

"Dico sul serio," disse Taehyung seriamente. "Sei un gran lavoratore. Hai la convinzione che se fai qualcosa di diverso dal lavoro, sei un fannullone. Devi prenderti più cura di te stesso, divertirti, rilassarti."

"Lo so."

"Non dire che lo sai e basta," lo rimproverò Taehyung.

Namjoon lo guardò. Gli avevano sempre detto di andarci piano con il lavoro, ma lui non era così. Era arrivato in cima alle classifiche grazie al duro lavoro. Taehyung, però, era diverso dagli altri. Taehyung non nascondeva nulla. Diceva le cose per quello che erano, per quanto dure.

"Okay," Namjoon si alzò dalla sedia. "Che ne dici di andare a mangiare fuori?"

L'espressione seria di Taehyung si trasformò in una espressione eccitata. "Possiamo andare da Panda Express?"

"Sì, possiamo andare da Panda Express."

Namjoon sapeva quanto Taehyung tenesse a lui e questo lo faceva innamorare ancora di più. Il suo sorriso, le sue azioni, il suo comportamento, le sue abitudini, ogni singola cosa.

Era questo che gli faceva capire che voleva passare il resto della sua vita con lui. Il suo vero amore.

"Che ne pensi degli spiedini di agnello stasera?" Chiese Hoseok a Yoongi mentre camminavano per strada mano nella mano.

"Cioè," Yoongi tirò per le lunghe il discorso. "Visto che ne hai parlato..."

"Ed ecco il tuo resto!" La simpatica vecchietta lasciò cadere le monete sul palmo di Hoseok.

Lui annuì e le rivolse un sorriso cordiale. "Grazie signora!"

Si voltò verso Yoongi, che aveva già in bocca un pezzo dello spiedino di agnello mentre si allontanavano dal chiosco. Ridacchiò con lui.

"Ti piace?" chiese.

Yoongi annuì felice e soddisfatto. Fece cenno a Hoseok di assaggiarne un po', e lui lo fece. Si chinò a dare un morso alla carne.

Annuì, "Capisco perché ne sei così ossessionato."

"Anche Jungkook lo è," disse Yoongi riferendosi al fratellastro. "Era uno dei nostri spuntini d'infanzia. Mia madre..."

Yoongi interruppe la frase e si accigliò.

"Lei-" fece una pausa quando vide una figura familiare tra la folla. I brividi gli percorsero la schiena e il battito cardiaco aumentò. "Te lo dico dopo- possiamo andare a casa?"

Hoseok rivolse a Yoongi uno sguardo preoccupato e confuso. Si stava divertendo solo un attimo prima.

"Certo," annuì.

Mentre si allontanavano, Yoongi si voltò verso la folla dove vide la figura familiare. Ora non c'era più, ma lui sentiva ancora la sua presenza.

Era sicuramente Jay.







─── ⋆⋅☆⋅⋆ ───
Nota traduttrice:
Dio, se questo Jay non si toglie dai coglioni lo uccido con le mie mani

Link al capitolo originale → https://www.wattpad.com/850157283-fate-sope-%E2%84%82%F0%9D%95%99-%F0%9D%9F%9B%F0%9D%9F%9A-%F0%9D%95%8B%F0%9D%95%A3%F0%9D%95%A6%F0%9D%95%96-%F0%9D%95%83%F0%9D%95%A0%F0%9D%95%A7%F0%9D%95%96

FATE | SOPE〖Traduzione Italiana〗Where stories live. Discover now