ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟙𝟝 | 𝕄𝕒𝕞𝕞𝕒

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Taehyung ritrasse rapidamente la mano, sprofondando di nuovo sulla sedia, "Mi dispiace!" si scusò, "Il mio corpo si è mosso da solo e ho toccato la tua fossetta. Insomma, non puoi biasimarmi-"

"Non preoccuparti," Namjoon toccò la superficie del tavolo alzando le spalle, "Saresti sorpreso di sapere quante fan lo fanno quando mi vedono in pubblico. Lo fanno anche durante i fan sign."

"Sono ancora più sorpreso dal fatto che non mi hai ancora bloccato," replicò Taehyung, "Sono un fottuto verme."

"No, non lo sei," Namjoon scosse la testa con un sorriso gentile, "Penso sia più adorabile che inquietante."

"Oh", la bocca di Taehyung formò una 'O'.

Yoongi e Jungkook erano seduti in salotto a guardare il nuovo episodio della serie televisiva che guardavano insieme. Yoongi era rannicchiato nella sua coperta grigia, mentre Jungkook era seduto a gambe incrociate nel suo pigiama giallo. I due non sentivano la madre da un po' di tempo.

Beh, non esattamente. Lei continuava a mandar loro messaggi, ma non tutti i giorni come al solito. Quando mandava loro un messaggio, chiedeva se avevano mangiato, come stavano. Insomma, tutto ciò che qualsiasi altra mamma chiederebbe quando si vive per conto proprio. I messaggi di solito si trasformavano in lunghe conversazioni che terminavano con un "Vi voglio bene😘💋" da parte della loro mamma.

I loro ultimi messaggi, però, erano stati brevi. Quando li mandava prima, era come se desiderasse mandarli. Voleva sapere come stavano. E ora, continuava a mandare loro messaggi d'amore, anche se sembravano un po' forzati. Le loro conversazioni erano brevi e terminavano con un "Vi voglio bene". Lei usava molte emoji quando mandava i messaggi, ma ora non più.

Onestamente, erano un po' preoccupati.

Potevano chiederle se qualcosa non andava, ma avevano anche paura. Avevano sempre visto la loro mamma come una persona allegra e spumeggiante, piena di felicità e di gioia. Parlare di qualcosa di così serio li spaventava.

Perciò preferivano rimanere in silenzio.

"La mamma ti ha scritto oggi?" chiese Jungkook.

Yoongi scosse la testa, "A te invece?"

Jungkook scosse la testa.

Ci fu di nuovo una pausa. Una fitta tensione tra loro dovuta alla menzione della madre. Jungkook improvvisamente parlò, "Ho paura," confessò.

La testa di Yoongi si girò di scatto verso di lui, "Perché?"

"Perché," la voce di Jungkook si incrinò. Yoongi vide le lacrime che minacciavano di scendere dai suoi occhi lucidi, "Mamma."

Yoongi soffocò un groppo in gola, sentendo gli occhi un po' pungenti. "Lo so," sussurrò. "Anch'io sono preoccupato."

"Non sono solo preoccupato!" Jungkook alzò la voce, prendendo alla sprovvista Yoongi. "È così difficile capire cosa sta pensando quando non posso sentire la sua voce o vedere il suo viso. Non riesco a capire cosa prova dal suo linguaggio del corpo, né cosa vuole dire."

Jungkook aveva ragione. C'erano molti modi diversi di interpretare un messaggio di testo. Il modo in cui lo si legge può essere diverso da quello in cui lo scrive il mittente. Una volta Jungkook aveva provato a chiamare sua madre, ma aveva emesso solo un segnale acustico. Era scattata la segreteria telefonica.

"Non so come rivolgermi a lei," ormai stava piangendo a dirotto. "O a papà."

Yoongi si precipitò verso il fratello minore, abbracciandolo. "Andrà tutto bene," gli promise. "Stiamo parlando della mamma. Tutti attraversano delle difficoltà nella vita, lei le supererà. È la nostra super mamma."

FATE | SOPE〖Traduzione Italiana〗Where stories live. Discover now