•32 ISABEL

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Polar Lounge iceberg. Siamo fuori dal club ormai da qualche minuto e per qualche ragione, non posso fare a meno di guardare sbalordita la stessa struttura che ho fotografato qualche ora fa. Sono sorpresa, ancora una volta Harry ha fatto qualcosa di carino per me, o forse.. quando quest'uomo vuole qualcosa, si prende tutto e ti lascia sul ciglio della strada a bocca asciutta senza scrupoli, non riesco a capire questi suoi continui cambiamenti, un giorno mi fucila e un altro giorno mi propone di uscire e mi porta al club più esclusivo della città. Allora si, penso che ci sia altro o altrimenti non si spiega.

Le dita della sua mano si chiudono improvvisamente sul mio braccio delicatamente e mi fa voltare per guardarlo, distogliendomi dai miei pensieri. Alzo subito lo sguardo sobbalzando, Harry mi fissa senza batter ciglio, del tutto rilassato "pensi di voler entrare o preferisci guardare da fuori per il resto della serata?" subito un ghigno ironico prende forma sul suo viso. Sono nervosissima e a dire il vero non so neanche perché, perché quest'uomo che avrebbe potuto portarci chiunque, stasera ha scelto di portarci proprio me? mille domande si formano di nuovo nella mia testa impedendomi di dire una sola parola, sotto lo sguardo penetrante dei suoi occhi verdi. "Isabel?!" mi richiama. Sono incatenata ancora nei suoi occhi quando la piccola parte razionale di me, mi ricorda che sto facendo la figura dell'idiota, così cerco per quel che posso di ricompormi "Certo Harry, si, entriamo.." dico schiarendomi la voce. 

La fila sembra lunga un chilometro e Harry sembra capire subito a cosa io stia pensando. "Non sarei Harry Styles se ci mettessimo in coda per entrare" dice improvvisamente come se fosse la cosa più ovvia del mondo. "Sua maestà.." affermo beffarda per poi alzare gli occhi al cielo. Harry scuote la testa e mi afferra per le spalle guardandomi dritto negli occhi alzando appena l'angolo della bocca "Avrai bisogno di sua maestà e del suo cognome per entrare prima delle prossime due ore, sai" sussurra. C'è qualcosa di così naturale nel seguirlo, così mentre le sue sopracciglia inarcate aspettano che io dica qualcosa, gli faccio un cenno rapido e procediamo oltre la gente, fino alla porta dell'entrata.

Non appena Harry menziona il suo cognome, il buttafuori ci fa passare. Percorriamo un breve corridoio e saliamo le scale che ci portano al piano superiore dove il concierge ci accoglie subito, e ci munisce di mantella e guanti termici prima di farci entrare nel privé. Resto ancora una volta sbalordita quando entriamo, abbiamo il nostro bar, i bagni riservati e addirittura un cameriere solo a nostra disposizione.. e proprio quando ho quasi finito di guardare ogni dettaglio di quella grande stanza, i miei occhi si posano in fondo dove ci sono delle poltrone di ghiaccio, e noto subito che due sono già occupate da Liam e Grace. Mi avvicino a passo svelto abbracciando prima Grace poi Liam. "Ragazzi che sorpresa, sono felicissima di rivedervi" dico sincera abbracciando ancora una volta la ragazza. "Tesoro mio, come stai?" chiede Grace accarezzandomi la schiena "dai, vieni.. sediamoci" aggiunge e così faccio.

**

"È così buono!" Grido a Harry. "Cosa?" Chiede lui, portandosi la mano all'orecchio. Nonostante sia la sezione riservata, c'è un rumore pazzesco. Il dj sta suonando qualcosa che pulsa per tutto il club. "Ho detto, è così buono!" ripeto alzando di più il tono della voce sperando di farmi sentire e indico il drink che sto sorseggiando. Harry sorride lievemente e fa spallucce mentre prende un altro sorso della sua bevanda. 

Grace sta ballando con Liam, i suoi fianchi ondeggiano a tempo con la musica. Sembra così disinvolta, così aggraziata che in questo momento desidererei essere più simile a lei e mentre li guardo, prendo un altro sorso e un altro ancora, finché dalla cannuccia non esce più niente e mi rendo conto che il bicchiere è ormai vuoto. Ho bisogno di un altro drink, mi sento così bene per la prima volta dalla morte di mio padre che vorrei che questa serata non finisse mai.

"Io vado a.." non faccio in tempo a finire che Harry mi tira per un braccio facendomi cadere sulle sue ginocchia. "Ne vuoi ancora?" chiede afferrandomi saldamente. Mi giro di scatto con l'intento di dirgli quanto sia cretino, ma quando mi ritrovo faccia a faccia sono abbastanza sicura di aver avuto un sussulto. Le luci soffuse del locale ed i suoi capelli ricci incorniciano perfettamente il suo viso, è bellissimo, come una specie di visione di un Dio greco, per non parlare dei suoi profondi occhi verdi in contrasto con i led blu. Sento la sua mano appoggiata alla mia schiena e mi fa un sorriso luminoso quando la mia coscienza mi ricorda che è sempre stato crudele e cattivo con me e mi ricompongo rapidamente alzandomi dalle sue gambe. 

Cosa c'è di sbagliato in me?

L'accordo ||HS||Where stories live. Discover now