L'appuntamento

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Sono davanti alla stanza di Tyler da circa dieci minuti e non ho ancora bussato. Segno che saranno le 20.00 passate, quindi sono in ritardo.

E se mi sta solo prendendo in giro? (di nuovo)
E se lui prova davvero qualcosa per me?

No, è troppo strano.
E se...
La maniglia improvvisamente si abbassa  aprendo così la porta. Appare davanti a me.
Porca miseria! Era il momento giusto per scappare.

《Wow》

Lo sapevo, sono ridicola. E lui se ne è accorto. Basta torno indietro.
Allora per quale motivo sono ancora qui?

《Ciao》
Ciao? Ma che problemi ho? Molti più di quelli che pensavo di avere.
《Sei-》
《Irriconoscibile, ridicola, faccio pena》
《Stupenda》
Ok, se non muoio adesso per infarto posso dichiararmi ufficialmente immortale.
Ci guardiamo negli occhi per un tempo che non so definire.
Per sciogliere il ghiaccio mi fa segno di entrare.
Le tapparelle sono abbassate. Un tavolino rettangolare coperto da una tovaglia nera si trova al centro della stanza. Sopra ci sono poggiate un paio di candele, delle forchette, tovagliolini e bicchieri di vetro.
C'è anche un vaso con all'interno una decina di rose rosse e nere.
《Ah, giusto》
Corre verso il tavolo, ne estrae dal vaso una e me la porge.
《Per te》
Squadro il fiore per risultare che lo trovassi un gesto ridicolo, ma non è assolutamente così. Penso che questa sia la prima volta che qualcuno mi dia così tante attenzioni. E stranamente, non mi da per niente fastidio.
《Grazie》
Dico a fatica per l'imbarazzo, cercando di non farglielo notare.
《Figurati》
Mi sorride. Il mio cuore nero continua ad accellerare. Mi sembra un treno in corsa.
Ci guardiamo di nuovo negli occhi in un modo che non so definire.
Mi fa segno di accomodarmi a tavola.
Mi avvicino. Tyler mi precede spostandomi la sedia indietro.

Pure galante è.
Ma un difetto ce l'ha?
Ah si, è un assassino pluriomicida, ma direi che non conta molto.

Si siede di fronte a me sistemandosi meglio sulla sedia e rompe il silenzio.
《Allora...》
Alzo un sopracciglio.
《Voglio solo che tu sappia che sarò lieto di rispondere a ogni tipo di domanda che mi farai. Meriti delle risposte》
Rifletto su che tipo di domande potrei fargli.
《Sei più in grado di trasformarti?》

Molta delicatezza, Mercoledì.
《Ehm... no》
《Come mai?》
《Beh, da quando la Gates è morta non ho più sentito il bisogno di trasformarmi, ne tantomeno uccidere. È da quella notte che non mi trasformo》
《Intendi la notte dove hai provato a strangolarmi e a uccidere la mia migliore amica?》

Sempre molto tatto ho.
Sospira.
《Sì》
Fa una pausa.
《Mercoledì... stasera ti ho invitata qui principalmente per chiederti di nuovo scusa. Non so come farmi perdonare》
Mi dice come se fosse su una crisi di nervi.
《Sono molte le cose che hai fatto, ma se mi dici che ti sei pentito e che hai intenzione di cambiare... beh, ti credo》
《Davvero?》
Non rispondo.
《Grazie. Sei una persona meravigliosa》
Mi sorride.
Giuro che adesso per davvero svengo qui.
Lo guardo negli occhi mostrando un piccolo sorriso.
Lui se ne accorge.
《Sei davvero bellissima Mercoledì Addams》
Distolgo lo sguardo da lui fissando un punto indefinito per evitare di sprofondare.
Cerca di deviare discorso dicendo:
《Tua sorella ha un bel caratterino》
《Beh, è sempre una Addams. Ti consiglio di non metterti con lei, però, neanche in futuro》
《E per quale motivo?》
Mi domanda sorridendomi.
《Perchè ha la brutta abitudine di andarsene senza avvisare, e quindi non vorrei che tu soffrissi》
L'ho detto davvero? Ora mi butto dalla finestra.
Quale, non lo so.

《Ti preoccupi che io soffra?》
Ora sono più imbarazzata del dovuto.
《No》
Rispondo secca.
《Ok》
Non smette per un secondo di guardarmi e sorridermi.
《E poi sinceramente, per quanto può essere carina, a me interessa un'altra ragazza》
《Davvero? E chi, se posso chiedere?》

Ma i fatti tuoi Addams proprio mai, eh?
《Ce l'ho qui proprio davanti a me》
Basta, questo è troppo.
Come sempre, non rispondo. Mi limito ad annuire con la testa e tornare a fissare il punto indefinito.
《Invece a te, interessa qualcuno?》
Mi domanda.
Ora lo ammazzo per avermi posto una domanda del genere, e mi ammazzo per la risposta che vorrei dare.
Respiro a fondo più volte ingoiando la saliva a vuoto.
《Si è fatto tardi, devo andare》
Mi alzo dalla sedia velocemente e mi dirigo verso la porta.
Ma sono forse deficiente?

Tyler fa strisciare la sedia contro le mattonelle e mi raggiunge posando la sua mano sopra la mia per evitare che abbassi la maniglia.
Il mio cuore si ferma a quel gesto.
《Aspetta Mercoledì. Non andartene》
《E perchè?》
《perchè...》
Fa una pausa guardando il vuoto. Segno che probabilmente non lo sapesse.
《Ciao Tyler》
Scosto la sua mano dalla mia così da poter abbassare la maniglia.
《Perchè il solo pensiero di non stare con te mi fa andare fuori di testa》
fermo quello che stavo facendo e lo guardo negli occhi.
《Non credo di essere così importante》
《Per me lo sei》
Sospiro non rispondendo.
《Per te farei qualsiasi cosa. Qualsiasi, pur di stare in tua compagnia. Provo dei forti sentimenti nei tuoi confronti, e il pensiero che per te non sia così mi fa spezzare il cuore. Ma io non sono nessuno per dirti chi amare.》
《Io non amo nessuno》
《Io non credo》
Si avvicina al mio viso.
《È così》
《Se è veramente così, allora perchè non mi stai guardando negli occhi?》
Dio, è vero. Non lo sto guardando.
《Io ti odio》
《Se è davvero così prova a dirmelo guardandomi.》
I miei occhi guardano finalmente i suoi.
《Io ti odio Galpin. Non ho mai odiato nessuno quanto odio te》
Dico a fatica.
Non è vero, non è vero! Stupida! Perchè hai detto una scemenza del genere?
《Come mai non ti credo?》
《Cosa ti fa pensare che io ti ami?》
《Il modo in cui mi guardi, il fatto che tremi al mio tocco...》
《Non. È. Vero》
《Io penso proprio di sì》
Si avvicina ancora. Ormai è pochissima la distanza che ci separa.
Sto morendo dalla voglia di baciarlo, ma... non posso farlo! Non posso cedere alle emozioni! Cosa avrebbero pensato gli altri di me?
《Odio il modo in cui mi guardi, i tuoi capelli, le tue labbra, il tuo modo di vestire, e la cosa che odio di più è che... non riesco a odiarti》
Non mi da neanche il tempo di finire la frase che posa le sue labbra sulle mie. Mi viene un nodo allo stomaco.
Quando si stacca si pente tantissimo di quello che ha appena fatto. Chiude gli occhi con forza come se avesse paura che gli tirassi uno schiaffo.
Afferro il colletto della camicia avvicinandolo a me ricambiando il bacio.
Mi sono mancate le sue labbra, il suo profumo, e soprattutto... Lui mi è mancato.
Posa le sue mani sul mio viso come se non mi volesse lasciare andare.
I baci si fanno sempre più profondi e sensuali.
Ci baciamo come se le labbra dell'altro fossero ossigeno, finchè...

《Oddio! Scusate》
Ci interrompe un ragazzo vestito di tutto punto.
Mi stacco immediatamente da Tyler spingendolo ed esco dalla stanza in preda al panico.
Sento dei passi seguirmi ma riesco a eliminarli aumentando il passo.
Apro la porta della mia stanza con forza sbattendomela alle spalle buttandomi sul letto.
A Enid viene un infarto.
《Come è andata?》
È seduta sullo sgabello della sua toeletta intenta a mettere lo smalto verde a Mano.
Faccio sprofondare la faccia nel cuscino.
《Mi ha baciata》
Dico a fatica per la mancanza di ossigeno.






Wednesday: Paura Di InnamorarsiWhere stories live. Discover now