Capitolo 62 - ...Good's Family?

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" Smettila di cercare la felicità nello stesso punto dove l'hai persa."

Ambrose era ancora fermo e seduto sul divano, accanto a lui c'era la misteriosa Lady, che aveva qualcosa da dire.

Qualcosa non da poco, se era bastata a svegliare Dean nel cuore della notte.

Non appena la ragazza disse "Famiglia" il cuore di Jon si fermò per un istante e la voglia di urlare si fece presente.

Immediatamente si alzò e spalancò le tende della stanza, quasi come se avesse bisogno di ossigeno, perché al momento non stava bene.

Oltretutto aveva anche un gran mal di testa, causato dalla sbronza di poco prima.

Si scombinò nervosamente i capelli e si mise una mano sul petto, cominciando a massaggiarlo.

Dean: Mia madre e mio padre sono morti, cause naturali, ne sono sicurissimo.-Affermò duro.- Non è un'argomento che voglio affrontare, quindi chiudiamolo sul nascere e tornatene a letto.

La ragazza rimase in silenzio per qualche secondo; Si accorse di quanto dolente fosse quel tasto.Era l'argomento nella quale lui era più riservato, più discreto , Non si esponeva mai e non voleva mai dire qualcosa in più ..come se volesse semplicemente eliminare il capitolo "genitori" dalla sua vita.

Ma c'era qualcosa della quale lei lo voleva mettere al corrente, di conseguenza non poteva tacere.

Lady: Non ho mai messo in mezzo le cause delle loro morti, volevo metterti al corrente di altro Ambrose.- Disse tranquillamente.

Dean: Ed io non voglio parlarne, chiaro? -Ribatté secco.

Lady: Beh, allora dovrai mettere l'orgoglio da parte e concentrarti, cercando di dimenticare le cose passate e parlarne con me. -Ordinò.- Mi spiace , ma lo farai.

Sulle labbra di Dean si dipinse un sogghigno sinistro. In realtà , chi lo conosceva bene, poteva capire che stava a significare che era sorpreso dal l'insistenza e la determinazione della ragazza, ma no. Era un sorriso estremamente pericoloso. Era semplicemente infastidito del fatto che lei insistesse troppo quando si parlava di questioni cosi private.

O forse semplicemente, quel tasto era estremamente delicato e mai nessuno gli aveva chiesto di parlarne, mai nessuno aveva aperto il discorso.. mai nessuno aveva osato parlarne apertamente.

Purtroppo tutto questo lo faceva agitare e gli faceva perdere la pazienza, tutto questo era fastidioso.

Lady: Ambrose , ti voglio solamente mettere al corrente di alcune cose.-Precisò.

Dean: Ed io non voglio!-Urlò! - Ho detto che non ne voglio parlare, e se ci tieni a mantenere almeno un pizzico di rapporto amichevole con me, ti conviene chiudere l'argomento all'istante.-Sbottó infuriato.

Lady: No.-Insistè.- Chiariamo i punti Dean Ambrose, il fatto che io sia una tua fan, non vuol dire che se ti perdo o se non mi parli , soffro.-Puntualizzò.- Non ti strapperò a nessuno è né tantomeno mi prenderò dei privilegi, voglio aiutarti e basta.

Dean: Aiutermi come? - L'aggredì verbalmente.- Come vuoi aiutarmi, Ricordando i cazzi della mia famiglia, che non ti riguardano ?

Lady : Io penso che la tua famiglia, sia più coinvolta di quanto credi.-Affermó dura.- Ed è l'unico modo per uscire da questo inferno. Quindi chiedimi scusa perché ti stai rivolgendo a me in un modo del tutto ingiusto.

Dean: Lascia fuori da questa storia la mia famiglia, l'unico coinvolto sono io . - Ripetè avvicinandosi minacciosamente a lei.- Io non devo delle scuse a nessuno.

Cursed, Dirty Love(REVISIONE)Where stories live. Discover now