Capitolo 55 - He His Gone

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" Si dice che le cose e le tragedie subite nel corso degli anni,non siano altro che le somme di tutti gli errori fatti nella vita. E poi,arriva il giudizio finale : Ti portano via, la prima cosa che ami,ma solo per farci capire che la felicità vera, sarà sempre alla seconda volta, quando realizzi che puoi ancora."

Andare via, alla ricerca della verità, per poi tornare "un giorno".
Questa era stata la proposta di Lady per Dean.

Aveva perso se stesso con quel bambino..e non poteva piu perdere tempo o aspettare che la verità, si prostrasse ai suoi occhi, cosi, per Miracolo.

"Da adesso, faccio io."

Adesso lui non aveva nulla da perdere, aveva già perso piu di quanto pensasse di avere. Aveva accattato di cercare la verità, di scovare ed inchiodare il Colpevole. Odio e rancore erano gli unici sentimenti che provava il suo cuore ed erano gli unici che doveva tenere in considerazione: Erano quello che gli davano la forza di lottare e di andare avanti...

.... la vendetta.

Senza quella lui,era già Morto. Però, doveva ancora dirlo a Chris,aspettava il suo risveglio per dirle una verità ingiusta.
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Si sollevò dalla sedia e raggiunse i vetri della stanza di Chris. Da li non poteva toccarla,ma poteva vederla .
Sentiva un forte dolore al petto quando la guardava. Dormiva ingenuamente, ignara che una volta sveglia, la serenità sarebbe Sparita dal suo viso, chissà per quanto.
Strisciò la mano su quei vetri, come se volesse accarezzarla e come invece adesso non gli fosse piu concesso. Poi si voltò e scese di sotto.
Proprio giu, c'era una ragazza poggiata di spalle ad una Ford grigia. La scrutò attentamente e ricordò solo i capelli ramati: Non si faceva vedere in volto.
"È Lei." Pensava mentre già a passi lenti la stava raggiungendo. Ma Lady ad un certo punto, gli fece cenno con la mano di non avvicinarsi ulteriormente. Il Lunatico, era si un po spazientito dal suo atteggiamento, ma decise di fermarsi e lasciarla fare.

Dean: D'accordo.-Sollevò le mani.-Sono fermo, ma adesso dimmi quello che dobbiamo fare e soprattutto, quali sono le condizioni. Non sono molto bravo ad obbedire,ma prova a convincermi. -La incitò lui.

Non rispose alla sua domanda, e Dean stava già cominciando a perdere quel poco di pazienza che già aveva.
Fino a quando, non squillò il suo cellulare. Rimase perplesso dal vedere che il messaggio lo stava mandando proprio lei.

Perché si nascondeva da lui fino a tal punto?

Poi lesse ugualmente il Messaggio.

- Prima Condizione: non chiedermi come mi chiamo, perché mi nascondo, per quale motivo non mi faccio vedere da te e perché non ti parlo. Ok? -

Dean: Che cosa ?! -Sbottò.- E come facciamo a comunicare ,me lo spieghi? Ti mando un fax Mentre stanno per uccidermi , perché non vuoi parlare?

Secondo messaggio di lei:

-Seconda condizione: non parlarmi a quel modo e non fare l'autoritario perché con me non funziona.-

Dean: Ma sei odiosa lo sai? - Sospirò.- Va bene.. ma ti prego, dimmi che troverai un metodo migliore per comunicare,cosi non andremo lontano.-Precisò.

Arrivò l'ennesimo suo messaggio.

-Certo, te lo prometto. Allora, sei deciso a seguirmi? Devi venire da solo .-

Dean Sospirò nervosamente ad occhi chiusi, pensava che questo fosse l'unico modo per potersi sentire meglio , per poter dar giustizia tutte quelle persone che non c'erano più o che avevano sofferto. Al momento era l'unica ragione che aveva per andare avanti. Come al solito , non riusciva mai a vedere il suo volto, non gli parlava, aveva un modo di comunicare troppo lento . Ma doveva fidarsi di lei , non poteva fare altrimenti.
Nonostante tutto, lui Decise di rispettare le sue volontà, di non guardarla e di non chiederle nulla. Certo , aveva mille curiosità su di lei e nonostante tutto non riusciva ad avvicinarsi. Provava delle sensazioni strane, cose che non riusciva a spiegarle a parole.

Cursed, Dirty Love(REVISIONE)Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα