Capitolo 5 - Contrast with Himself

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«Ed abbiamo perso noi stessi, perdendo i nostri ricordi.»

Dean era rimasto a gola secca, senza parole, non sapeva cosa dire e cosa fare.
Stronza? Ingiusta e subdola piuttosto.
Nikki invece aveva l'aria molto soddisfatta e fiera, non era né pentita né si sentiva in colpa, nonostante quell'azione poteva pericolosamente separarla da Dean che avrebbe potuto crederla ossessionata e malata.
Quello che stava facendo non era normale, non era onesto. Ma a lei non importava più nulla, se non poteva averlo allora non avrebbe voluto vedere la sua attenzione spostarsi verso un altra, mentre stava per perdere un match a causa di quella lì.
Fin tanto che lui si accontentava di fare del sesso con lei, fin tanto che la includeva nella sua vita, voleva essere la prima e l'unica.
Chi era contrariato e furioso oltre il normale era lui.
Pugni bassi e stretti, mascelle contratte e due occhi assassini.
Doveva mantenere un filo di lucidità.

«Dov'è.»Ordinò risposta.«Dove si sono diretti.»Proseguì con un insolita calma che metteva i brividi.

«Come sei stranamente docile, che succede?»Se la rise.«Ho toccato un tasto dolente, quella sgualdrinella ha fatto perdere la testa così velocemente a te?»Se la rise.«MAI!»Concluse tremante.

Gli occhi della ragazza diventarono seri e feriti mentre la sua vista si offuscava.
E, nonostante il carattere solitamente istintivo e irrascibile, Dean non se la sentì affatto di aggredirla, così rilasciò un profondo respiro.
In fondo.. quella situazione era anche colpa sua che spesso aveva approfittato dei sentimenti di Nikki.

«Guardami negli occhi.»Ordinò serio.«A me, non interessa nessuna delle due.»Affermò tagliente e freddo, lasciandola senza parole.

Senza cuore.
Lo odiava alle volte.

«E allora perchè ti agiti tanto..se non ti interessa.»Chiese senza nemmeno pensarci sù.

«Perchè non voglio essere la causa di problemi altrui.»La informò ancora con quella freddezza negli occhi così cupa e cattiva.«Io sono libero, non voglio avere nessuno sulla coscenza, non me ne frega un cazzo di voi.» Concluse lasciandola a bocca aperta.

Poteva almeno.. evitare l'ultima frase.
Lei calò lo sguardo verso il basso e si rese conto che era inutile piangere per lui che era solo capace di sputare veleno e indifferenza.
Quando si era innamorata di lui, come aveva fatto, cosa aveva potuto mai conquistarla?
Era cieca, masochista o malata.
Era una stupida illusa, ecco cosa.

«Va bene.»Fece annuendo sprezzante.«Ti comunico che in questa storia non c'entro nulla, seppur avrei voluto farlo io stessa.» Ammise senza ormai più vergogna, mentre il viso di Dean si intristiva.«Ti sto solo dicendo cosa ho visto quando sono uscita.»Indietreggiò lentamente.

«Nikki, per favore.»Sospirò.«Dimmi la verità, almeno potrò provare a capirti.»Fece cercando di mantenere la calma, anche se voleva esplodere.

«Io non c'entro nulla e basta!»Ribattè insistente.

«D'accordo.»Annuì nervosamente.«A mali estremi.»

Dean afferrò Nikki per un braccio e la trascinò di forza vicino la sua macchina, gettandola con non troppa violenza sui sedili. La ragazza rimase immobile e pietrificata, aveva solo un po' paura. Il biondo si accomodò al volante e prese le chiavi che subito inserì nell'apposita fessura.
Diede un paio di colpi ma la macchina, proprio quella sera, non volle partire. Spazientito e nervoso come non mai, diede dei colpi talmente forti sul volante che la ragazza lasciò andare un mugolio e sobbalzò ad ogni colpo.

«Perchè non ti calmi e mi fai uscire da qui!»Prese coraggio lei.«Io non c'entro nulla, te l'ho già detto!»

«Sta zitta!»Urlò rabbioso, mentre estraeva il cellulare dalla tasca.

Cursed, Dirty Love(REVISIONE)Where stories live. Discover now