65: Una Notte D'Amore

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Clarissa era  sola a casa mentre tutti gli altri erano fuori, stava cercando di disegnare l'abito da sposa di Rosa, la porta di ingresso si aprii e Clarissa andò controllare con in mano una mazza, arrivò in soggiorno e aveva visto che Ciro era ritornato a casa.
CIRO: Che c'è mi vuoi ammazzare?
CLARISSA: Guarda mezzo pensiero c'è lo, mi sono spaventata credevo che fosse un ladro, che ci fai qui?
CIRO: Non può venire nessuno sai perfettamente che famiglia siamo, e poi ti ricordo che questa è casa mia...
CLARISSA: Io me ne vado in camera, devo disegnare il vestito di Rosa, ma Ciro la blocca dal polso.
CIRO: Aspetta cinque minuti.
CLARISSA: Perché dovrei?
CIRO: Non fare la fredda con me perché non lo sai fare.
CLARISSA: Ma tu che ne sai? Ciro le accarezzava il collo fino ad arrivare all'altezza del cuore, Clari aveva ancora le tracce del ricordo delle mani di Filippo e iniziò a dimenarsi e a piangere.
CIRO: Che c'è? Perchè piangi?
CLARISSA: Lasciami, non toccarmi.
CIRO: Ti calmi, sono io Ciro, non ti farei mai del male lo sai perfettamente.
CLARISSA: Si che lo hai fatto, mi hai tradito, mi hai lasciato sola, Filippo mi ha violentato e io non riesco a dimenticare le sue luride mani sul mio corpo, dice gridando tra le lacrime.
CIRO: Filippo non c'è più...
CLARISSA: Lasciami in pace, non toccarmi più, dice correndo in camera sua, aveva preso i suoi calmanti e poi aveva ripreso a disegnare, aveva fatto molti disegni di abiti a modella sirena, in camera entrò Pietro.
PIETRO: Ciao piccola.
CLARISSA: Ciao...
PIETRO: Che succede? Stai bene? Perché stai piangendo?
CLARISSA: Mi sono trovata con Ciro, lui mi ha toccato ma non voleva nulla da me e io mi sono spaventata ricordandomi di Filippo e questo è tutto...
PIETRO: Calmati non ha senso fare così, ti va di andare a mangiare fuori, in centro c'è una festa e sul lungo mare ci sono le bancarelle?
CLARISSA: Mi farà bene uscire un po',
PIETRO: Cosa vuoi mangiare?
CLARISSA: Sushi.
PIETRO: Ogni suo desiderio è un ordine mia principessa.
CLARISSA: Grazie, si alzò e andò vicino all armadio cercava qualcosa di carino, prese una maglia nera, una gonna marrone e stivali lunghi, prese una borsa panna e poi si truccò un po'.
CLARISSA: Andiamo?
PIETRO: Certo ma le gonna non è corta?
CLARISSA: Ahaha non fare geloso, dai andiamo, scesero le scale e Ciro sul divano con la bottiglia di wiskey tra le mani.
CIRO: Siete proprio una bella coppia.
PIETRO: Stiamo uscendo, e va a dormire che sei tutto ubriaco.
Pietro e Clari uscirono di casa, il pensiero di Clarissa era per Ciro voleva tornare indietro, Ciro era in casa mentre si scolava la sua bottiglia, pensava a lei insieme con un altro, si sentiva un mostro.
Pietro e Clarissa camminavano mano nella mano in quella festa di Napoli, arrivarono al ristorante di sushi e ordinarono, mangiarono in molta tranquillità con le loro risate che facevano da sfondo, dopo mangiato si fecero un giro tra le bancarelle, Clari si era fermata.
PIETRO: Ti piace qualcosa?
CLARISSA: Nono, possiamo tornare a casa?
PIETRO: Si, tornarono a casa e Ciro non c'era aveva lasciato un biglietto con scritto che era uscito per andare da Milù e da Jennyfer.
PIETRO: Siamo soli in casa, nessuno torna prima di domani...
CLARISSA: Okay, Clarii sali in camera, stava avendo uno strano pensiero, Pietro era seduto sul letto mentre si stava sbottonando la camicia, Clarissa si mise su di lui e rimase sorpreso.
PIETRO: Che succede?
CLARISSA: Nulla...
PIETRO: Sicura?
CLARISSA: Si, gli inizia a dare dei baci sul collo, e poi lo bacia, Pietro ricambia il bacio.
PIETRO: Che ti sta succedendo?
CLARISSA: Nulla va tutto apposto, se non vuoi dimmelo, Clari fece per spostarsi ma Pietro la bloccò con una mano sulle cosce.
PIETRO: Rimani, dice ad un centimetro di distanza dalle sue labbra e poi la bacia, è un bacio molto passionale pieno di passione, Pietro si levò la camicia, Clarissa lo guardava come se non volesse capire come se cercava di nascondere il suo desiderio per Pietro, Pietro le baciava il collo.
PIETRO: Se non vuoi dimmelo, non ti costringo, non lo farei mai.
CLARISSA: Non roviniamo quello che ci sta succedendo, Pietro le tolse la maglia il suo seno era coperto da un bellissimo reggiseno di pizzo nero, la guardava rapito era pazzo di lei, la stese sul letto.
PIETRO: Stai bene?
CLARISSA: Si mi sento un po' a disagio.
PIETRO: Anche io lo sono, ti prometto che cercherò di farti sentire a tuo agio, sei bellissima piccola Clarii, tu rilassati.
Le baciava il collo, poi scese sui seni ma non le tolse il reggiseno, scese a baciarle la pancia fino ad arrivare in mezzo alle sue gambe, le spostò le mutandine e iniziò a dargli dei piccoli baci, poi ritornò a baciarla, le tolse le mutandine e iniziò con le dita a dargli piacere.
C'era molta differenza tra Pietro e Ciro, Ciro era possessivo possiamo dire che Ciro è un gran dominatore, invece Pietro era dolce in tutto ciò che faceva, Clarissa gemeva a bassa voce le piaceva mentre Pietro aumentava la velocità delle dita.
PIETRO: Ti piace piccola?
CLARISSA: S-si...mmmmh, Pietro.
Pietro dal comodino prese una bustina argentata.
CLARISSA: Che cos'è?
PIETRO: Il preservativo, lo metto perché è giusto così.
CLARISSA: Io non lo mai fatto con il preservativo, Ciro non lo ha mai usato...
PIETRO: Si è particolare su questo, ma io non sono lui, siamo due persone diverse, lo metto per proteggerti e non voglio che ti dovresti trovare una gravidanza non desiderata.
CLARISSA: Dopo prenderò anche le pillola, sei un angelo, grazie.
PIETRO: Sei sicura di volerlo fare? Sai perfettamente che se mi dici di no non ti costringerei mai.
CLARISSA: Sono sicura mi fido di te.
Pietro si infila il preservativo e si posiziona meglio in mezzo alla sue gambe e la bacia.
PIETRO: Sei sicura?
CLARISSA: Si, non voglio che dopo questa notte il nostro rapporto si rovini...
PIETRO: Non succederà mai te lo prometto, dice baciandola, le stringe la mano e poi entra in lei lentamente, inizia a muoversi lentamente e poi sempre più veloce.
CLARISSA: Mmmm..ahh, non fermarti dice con voce spezzata dal piacere mentre gli stringeva forte la mano.
Si stavano amando, erano due respiri in uno, erano un incastro perfetto, dopo poco Pietro venne nel preservativo, lo tolse buttandolo giù e Clarissa prese la pillola, e poi si strinsero in un abbraccio.
PIETRO: Come stai? Come ti senti?
CLARISSA: Sto bene, mi sento bene, mi è piaciuto.
PIETRO: È piaciuto anche a me, dice abbracciandola e baciandola per poi addormentarsi insieme.

Ciao ragazze,
Lascio a voi i commenti, ma tutta sta dolcezza tra Pietro  Clari
voi al posto di Clari cosa avreste fatto?
-Anto

9 Maggio Ciro Ricci Where stories live. Discover now