56: Sotto Lo Stesso Cielo

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NAPOLI ORE: 3:00
Ciro dopo aver avuto quella telefonata con Clarissa continuava a bere in camera sua, stava valutando sempre di più l'idea di andare a Madrid e andarsela a riprenderla ma allo stesso tempo ci stava rinunciando, forse anche lui stava capendo che forse Clarissa stava provando qualcosa per Pietro ma non accettava che quel ragazzo doveva essere proprio suo Fratello, dopotutto lo ha voluto lui perché mentre lui scopava con Jennyfer e con altre, lei si era rifugiata nelle braccia di Pietro e lui ha guadagnato terreno su tutto ciò.
Moriva al solo pensiero di loro insieme e delle mani di Pietro sul piccolo corpo di Clarissa, se quel giorno l'avrebbe fatta parlare forse Filippo non l'avrebbe mai violata e lei sarebbe a Napoli insieme a lui.
Per calmare i suoi pensieri era fuori al balcone a fumare la sua canna notturna.
Ci pensava a lei mentre guardava il cielo, alla fine si stava convincendo che lei non avrebbe mai tradito lui e nemmeno la sua famiglia.
Ad entrare per controllare la sua situazione era sua madre Imma, era buona come il pane e dolce come la nutella.
DONNA IMMA: Cirù.
CIRO: Vita mii, che succede?
DONNA IMMA: Che hai? Rientri sempre più tardi, fumi, bevi, fai a botte, scopi con tutte.
CIRO: Lo sai... Filippo ha rovinato tutto, io ho rovinato tutto, se l'avessi protetta ciò che è successo non succedeva, per colpa di quel bastardo è rimasta incinta quando il primo a farla rimanere incinta dovevo essere io, alcune volte ci penso e mi chiedo se quel bambino era mio... adesso c'è Pietro nella sua vita... lei è a Madrid è io qui come un povero diavolo, dice bevendo dalla bottiglia.
DONNA IMMA: Ascoltami bene, lei è a Madrid ha realizzare il suo sogno sta cercando di dare il meglio per tornare il più presto possibile, quella notte in cui era ricoverata dovevi vedere il suo stato era irriconoscibile era più morta che viva, lei lo ha fatto per salvare te, noi e gli altri, se adesso lei sta provando qualcosa per Pietro lasciale provare altro se è destino tornerete insieme.
CIRO: Lei è la mia donna.
DONNA IMMA: Cirù lascia che il tempo guarisca le vostre ferite, dopotutto hai sbagliato cacciandola di casa quando si doveva ancora riprendere e aveva subito un aborto, lasciala vivere questa esperienza...
CIRO: No mai.
DONNA IMMA: Pensaci, dice uscendo dalla stanza.
Non accettava che forse avrebbe perso Clarissa per sempre, guardava la luna in cerca di risposte in cerca di compagnia l'unico piccolo pensiero a distarlo era che tra pochissime ore sarebbe nato il suo nipotino "Ciro Conte" Edoardo per rispetto della sua fratellanza e alleanza con Ciro aveva deciso di mettergli il suo nome.

MADRID ORE: 3:30
Intanto Clarissa continuava a fare nuove bozze, aveva molte idee, frequentava sempre più corsi e ritornava sempre più tardi i suoi compagni Camilla e Alessandro erano preoccupati perché ovviamente rimaneva alzata fino a tarda notte, nel frattempo che disegnava le bozze cercava anche qualche idea su come disegnare il vestito della sua Rosa, a Rosa poteva stare bene qualsiasi cosa aveva un corpo da dea e voleva far risaltare le forme era sempre più convinta che le sarebbe stato bene il vestito a sirena lo vedeva perfetto.
Aveva finito di studiare tutti gli appunti e aveva finito anche di colorare la bozza, non vedeva l'ora di ritornare a Napoli e aprire un negozio a due piani insieme a suo fratello Carmine, nel primo piano ci sarebbe stato il suo salone di bellezza insieme a Nina invece nel secondo piano la atelier di Clarissa sarebbe diventata famosa è sarebbe diventata una stilista importante.
CAMILLA: Sei ancora sveglia?
CLARISSA: Stavo per andare a fumare una sigaretta e poi vado a dormire.
CAMILLA: Dovresti riposarti di più e pensare meno.
CLARISSA: È tutto apposto...
CAMILLA: Pensi a quei ragazzi con in testa pieno di gel e poi mentre si fa l'amore si scompigliano i capelli ed escono i ricci morbidi?
CLARISSA: Si penso a loro, e comunque anche se hanno tutto quel gel sono belli lo stesso, io ho fatto l'amore solo con Ciro quindi non so com'è Pietro.
CAMILLA: È come se ne tuoi occhi leggo che hai una certa voglia di farlo anche con Pietro, dice ridendo.
CLARISSA: Ma che stai dicendo sei pazza, dice ridendo anche lei.
CAMILLA: Dai raccontami una notte d'amore con Ciro.
CLARISSA: Lui è dolce, passionale, fuocoso, dominatore è terribilmente sexy, con quel rosario al collo, le sue spalle, le sue braccia forti, i suoi tatuaggi, le sue mani, le sue labbra... ci sa fare, sa fare l'amore in un modo che a parole non si può spiegare, dice mordendosi le labbra al pensiero di quelle poche notti passate insieme.
CAMILLA: O mio dio, tu se lo hai adesso davanti a te finisci nelle sue mutande, come vorresti finire nelle mutande di Pietro, però sappi che anche Pietro non è male, è un Dio greco come esattamente suo fratello Ciro, due Ricci innamorati della stessa ragazza è un film.
CLARISSA: Vai a sognare nel letto Cami, buonanotte, dice alzandosi andando fuori accesse la sigaretta iniziando a fumare anche lei guardava il cielo a farle compagnia era la luna, Camilla aveva riaffiorato il pensiero di quelle notti che aveva avuto con Ciro, forse aveva anche ragione quando diceva che si voleva infilare nelle mutande di Pietro ma non lo avrebbe mai fatto per bisogno lo avrebbe fatto se aveva davvero desiderio di quella persona, non voleva giocare con nessuno dei due, non voleva giocare con i sentimenti di Pietro non lo meritava come non lo meritava nemmeno Ciro.
Guardava la luna in cerca di qualcosa che non c'era mentre chiudeva gli occhi si vedeva divisa tra due ragazzi, due ragazzi estremamente importanti per lei, era in confusione ma voleva essere felice dopo che aveva passato un periodo buio voleva vivere un po', sognare, voleva sorridere e scordare la violenza di Chiatillo e il tradimento di Ciro.
Mentre aveva lo sguardo verso la luna aveva quella sensazione che anche Ciro guardava la luna, le venne in mente una frase: " E se siamo sotto lo stesso cielo non saremo mai così distanti." Anche lui aveva in mente quella frase, infondo anche da lontano erano collegati con la mente e con il cuore.

NAPOLI ORE: 4:30
Carmela e Nina stavano sempre più male i piccoli Ciro Conte e Futura di Salvo stavano per venire al mondo.
Carmela aveva avvisato Edoardo doveva farlo dopotutto era il padre del suo piccolo, Edoardo si stava preparando con un abito abbastanza elegante non sarebbe andato da sua moglie e da suo figlio ma si sarebbe incontrato con Teresa, anche se lei lo aveva tradito è riempito di bugie il giovane Conte continuava a vedersi, Carmela era in ospedale insieme a sua suocera se non fosse per lei Carmela sarebbe sola, Ali aspettava fuori la porta era preoccupato pensava se davvero Carmela lo amava o forse era solo un pretesto per scordare Edoardo, ma alla fine tra Carmela e Edoardo ci sarebbe stato sempre il famosissimo filo rosso soprattutto ora che a intrecciare ancora fi più il loro rapporto era il piccolo Ciro anche se non erano più una coppia.
Intanto anche Nina era in ospedale, Futura stava per nascere non voleva aspettare più, Carmine da buon marito dolce e affettuoso era sempre con lei anche se nell'ultimo periodo il loro rapporto si era ghiacciato perché Nina aveva dato colpa a Clarissa per tutti gli avvenimenti accaduti e per questo minacciava di perdere la piccola Futura, Carmine non la pensava allo stesso modo, dare la colpa a Clarissa per una cosa che non era colpa sua era troppo, sia Carmela che Nina avevano contrazioni fortissime la prima a partorire era Nina che la portarono in sala parto.
INFERMIERA: Adesso inizia a spingere, tra pochissimo vedrai la tua bambina, Nina iniziò a spingere dopo sette spinte era nata la piccola Futura.
INFERMIERA: È una bambina è bellissima, dice dandola in braccio a Nina.
NINA: Ciao Futura, sei bellissima, mamma e papà ti amano tanto dice emozionata mentre era abbracciata al suo Carmine.
L'infermiera scrisse sul foglietto il nome della piccola Futura Di Salvo con il suo orario di Nascita ore 5:10.
Intanto Carmela anche lei stava per dare alla luce il piccolo Ciro era in sala parto con sua suocera che la incoraggiava mentre Carmela spingeva, alla fine Edoardo non si era presentato, anche Carmela dopo sette spinte sentii di piangere il suo piccolino.
INFERMIERA: È un maschio, come lo chiamiamo?
CARMELA: Ciro Conte, sua suocera continuava a baciarla e a stringerla, infermiera aveva messo nelle braccia di Carmela il piccolo Ciro, Ciro era bellissimo era Edoardo 2.0, lei molto dolcemente diede un bacio in fronte al suo piccolo mentre dal l'altro lato di Napoli Edoardo aveva appena finito di fare sesso con Teresa e nello stesso momento che era nato il suo piccolo diede anche lui un bacio in fronte a Teresa.

Ciro e Clarissa ⬇️⬇️

Ciao ragazze, Un altro capitolo pubblicato, cosa ne pensate di tutto ciò? Le parole di Donna Imma hanno la verità

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Ciao ragazze,
Un altro capitolo pubblicato, cosa ne pensate di tutto ciò? Le parole di Donna Imma hanno la verità...
Ciro e Clarissa ancora una volta in connessione...
Camilla che nello scherzo dice una grande verità...

Lascio a voi i commenti.♥️

Siete in tantissimi grazie mille ❤️❤️❤️
-Anto

9 Maggio Ciro Ricci Where stories live. Discover now