57: Sarò il Tuo Tormento Nella Notte

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Nina e Carmela piano piano si stavo riprendendo dal parto, Nina e Carmine continuavano a litigare anche in ospedale.
CARMINE: Ma perché fai così? Perché non vuoi mandare la foto a Clarissa dicendole che è nata sua nipote?
NINA: Perché è stata colpa sua se Futura è nata prima.
CARMINE: Colpa sua? Ma stai scherzando?
NINA: No è stata per colpa sua se ho fatto una gravidanza a rischio, se lei rimaneva qui non veniva violata da Filippo e poi è successo quello che è successo.
CARMINE: Non cercare di arrampicarti dove non puoi farlo, e poi e sempre sua nipote, o le mandi la foto oppure non mi vedi più.
NINA: Non manderò nulla.
Carmine uscii da quella stanza d'ospedale come una furia, lui si continuava a sentire in colpa perché non era riuscito a salvarla da quella maledetta notte, prese il telefono e mandò a Clarissa la foto della piccola Futura con scritto: " Ciao zia Clari sono Futura la tua nipotina, papà dice che sei bellissima e dolcissima non vedo l'ora di conoscerti." lei in pochi secondi rispose.
CLARISSA: Ciao piccolina, sei bellissima, non vedo l'ora di vederti e di abbracciarti, dall'altro lato del telefono fece un sorriso debole la piccola aveva tre giorni di vita e solo ora le aveva ricevuto la foto della piccola e poi gli arrivò un altro messaggio da suo fratello.
CARMINE: Come stai?
CLARISSA: Bene, perché mi hai mandato la foto dopo tre giorni?
CARMINE: Niente è solo che Nina...
CLARISSA: Non dirmi più niente, ho già capito tutto... dice staccando la conversazione.
Invece Carmela gli mandò la foto del piccolo Ciro e anche Clarissa aveva confermato che era tutto Edoardo, lei sarebbe uscita domani e a farle visita era Ali.
ALI: Ciao principessa, come stai?
CARMELA: Ciao, bene.
ALI: Questi sono per te, dandole le margherite.
CARMELA: Grazie.
ALI: È il piccolino?
CARMELA: Dorme.
ALI: Lui è venuto a trovarvi?
CARMELA: No... Edoardo era partito in un viaggio con Teresa lasciando a Napoli sua moglie che aveva dato alla luce il suo bambino.
ALI: Adesso che farai?
CARMELA: Adesso voglio pensare solo al mio bambino, voglio solo questo.
ALI: Lo ami?
CARMELA: Io amo solo mio figlio, l'unico mio uomo, tra me e Edoardo ci sarà sempre qualcosa il bimbo e di entrambi.
Ali rimase in silenzio fino a quando non andò via, Ali voleva soltanto aprirle gli occhi e farle capire che potrebbe essere davvero felice.

Invece a Madrid Clarissa sfogava il suo nervoso disegnando in meno di poco tempo aveva creato molte bozze.
ALESSANDRO: Che è successo? Dice dandogli la cioccolata calda.
CLARISSA: Mia nipote è nata da tre giorni io lo vista in foto solo ora, e mia cognata mi odia.
ALESSANDRO: Perché ti odia?
CLARISSA: Perché crede che sia stata io la causa di far nascere la piccola, sono qui da due mesi quasi...
ALESSANDRO: Lasciale tempo, e tu prenditi del tempo ne hai bisogno.
CLARISSA: Sto bene.
Alessandro le fece un piccolo sorriso mentre Clarissa continuava a disegnare fino a quando non suonarono il campanello.
ALESSANDRO: Vado io, ad aprire era il corriere, con un pacco per Clarissa.
CLARISSA: Era il pacco che aspettavo da tempo.
ALESSANDRO: Cosa c'è? Clarissa aprii il pacco e si trovò già qualche piccola creazione tra le mani.
CLARISSA: Ti presento i miei abiti che ho disegnato e sono diventati realtà.
ALESSANDRO: Sono fiero di te.
CLARISSA: Sappi che la proposta di lavorare con me è ancora valida
ALESSANDRO: È io l'accetto quando vuoi possiamo iniziare.
CLARISSA : Anche adesso.
Alessandro iniziò a prepare il piano di lavoro, e subito iniziarono a scattare i vestiti creati da Clarissa erano molto belli.
ALESSANDRO: Abbiamo finito, sei stata bravissima, Clarissa gli fece un sorriso era bella che il loro rapporto dopo quel bacio è  quella confessione non ha rovinato il loro rapporto, Clari andò in camera sua e scrisse un messaggio privato a Don Salvatore.
DON SALVATORE: Come stai piccola?
CLARISSA: Bene.
DON SALVATORE: Quando torni?
CLARISSA: Presto, ho bisogno di un favore.
DON SALVATORE: Dimmi cosa posso fare per te.
CLARISSA: Al mio ritorno voglio una pistola.
DON SALVATORE: No tu non avrai nessun arma, non ti aiuterò mai su questo.
CLARISSA: In casa avete una traditrice e farà i conti con me, Jennyfer è la sorella di Filippo Ferrari, lei è Jennyfer Ferrari è farà i conti con me per colpa sua Filippo mi ha violata.
DON SALVATORE: La uccideremo noi ma tu stanne fuori.
CLARISSA: Il codice criminale dice che gli uomini non uccidono le donne non le toccano con un dito, ma per le ragazze è diverso, sappi che con il tuo aiuto o senza ucciderò Jennyfer.
DON SALVATORE: Quando verrai a Napoli ne riparliamo.
Clarissa chiuse quella conversazione buttandosi sul letto chiudendo gli occhi pensava a Ciro era un tormento, riapri gli occhi e lo vide davanti a lei si alzò di scatto ma non c'era nessuno, ad ogni angolo della casa lo vedeva, si girava intorno andò in soggiorno e lo vide sul divano, poi in cucina, poi davanti a lei, stava impazzendo, uscì fuori al giardino e lo vide pure lì, chiuse un altra volta gli occhi e sentii il suo tocco che le accarezzava il collo, il viso e le labbra, aprii gli occhi ma davanti a lei non c'era nessuno, stava semplicemente sognando ad occhi aperti era la sua immaginazione tutta quella distanza stava giocando con i suoi sentimenti e con i suoi ormoni mentre la mancanza di Ciro si sentiva fin dentro le ossa.

9 Maggio Ciro Ricci Where stories live. Discover now