43: Madrid

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NAPOLI ORE: 2:30
Tutti al palazzo Ricci dormivano tramite l'anima in pena di Pietro, da quando era tornato dall'aereoporto si era chiuso in studio a bere e a pensare, era seduto sulla sua solita sedia con il bicchiere in mano a guardare la luna da quella enorme finestra, pensava a lei, come avrebbe potuto una ragazza di quasi diciott'anni andare in quella grande città sconosciuta per dimenticare tutto ciò che aveva passato e realizzare ciò che aveva lasciato in sospeso, sorrideva al pensiero di vederla tornare diversa forse più donna ma allo stesso tempo realizzata da quello che aveva sempre voluto fare, sorrideva al pensiero di una clarissa donna ma allo stesso tempo bambina, aveva l'amaro in gola pensando che Ciro l'aveva amata fin dalla giovane età, poi le ha tolto la verginità per poi tradirla sempre con Jennyfer, per poi lasciarla per colpa di Filippo, si chiedeva anche lui dov'era non era tornato a casa e nemmeno in quei giorni ha cercato Clarissa...ma già sapeva dove si poteva trovare ovvero al club dove ci sono le spogliarelliste.

CLUB ORE: 2:50
Ciro era in quel club seduto sul divanetto a bere il suo liquore con accanto due ragazze, di fronte a lui aveva delle ragazze che ballavano sui pali, il locale era pieno di tutto ciò ma era anche pieno di puzza di Erba, molte coppie facevano sesso sul balcone del club, altri sul divanetti d avanti a tutti... le ragazze che aveva accanto le avevano sbottonato la camicia una gli accarezzava il petto e l'altra lo accarezzava da sopra hai pantaloni mentre l altra ragazza continuava a ballare sul palo.
Ciro le aveva buttato dei soldi e lei si iniziò a spogliare e a ballare in un modo più sensuale e a toccarsi, tra alcool e erba stava impazzendo, alcune volte scambiava il viso di quelle sconosciute per Clarissa, la ragazza dai capelli color platino cenere scese dal palco iniziandosi a strusciare su di lui mentre le mani di Ciro erano su di lei a bloccargli i fianchi.
DEBORAH: Dai andiamo di la possiamo divertirci, Ciro si alzò portandola in una delle stanze di sopra chiuse la porta dietro di se e subito lei si trovò con il membro di Ciro sulle labbra, iniziò a succhiarlo a baciarlo, lo prese tutto nella sua bocca, Ciro le mise una mano dietro hai capelli dandole un ritmo più veloce che quasi la strozzava.
CIRO: Brava, continua così zoccola.
La rigirò mettendola a novanta e con una spinta forte era dentro di lei, lei gemette forse dal dolore che lui le aveva provocato, si spingeva dentro di lei con forza doveva dimenticare le urla della sua donna, doveva dimenticare il suo tradimento, doveva dimenticare il fatto che un altro aveva toccato quel corpo dove era soltanto lui capace di farle provare mille emozioni con un solo tocco era quasi arrivato al culmine.
CIRO: Clarissa...dice pronunciando quel nome esplodendo dentro di lei.
Lei sorrise soddisfatta del suo lavoro e lui le aveva buttato i soldi, si rivesti di quelle poco robe che aveva per poi lasciarlo solo in quella stanza, aveva sfogato ma non era come quando lo faceva con Clarissa, ne aveva bisogno ancora, chiuse la porta a chiave si stese sul letto e si immaginava la sua clarissa che era lì con lui, inizio a fare su e giù con la mano, continuava a immaginare che quella mano era di Clarissa in pochissimo tempo venii un altra volta ma questa volta per davvero.
Guardava fuori dalla finestra, doveva parlare con lei, doveva farla parlare invece di trattarla in quel modo, si vestii velocemente per poi tornare a palazzo cercò Clarissa in tutta la casa ma non c'era niente di lei, forse era nella loro camera pensò tra di lui, la cercò anche lì ma niente ma trovò al suo posto una lettera lui l'apri.

CLARISSA: "Ciro amore mio,
Quando leggerai questa lettera sarò già molto lontano da Napoli, da te e da quello che è successo.
Sono andata via, non aveva senso rimanere, eravamo due estranei, non eravamo più noi, avrei voluto che le cose sarebbero andate diversamente tra noi, avrei voluto non separarmi più da te ma ancora una volta il destino bastardo ha deciso per noi.
So che non mi credi, che mi odi, ma sappi che non ho parlato su niente ho preferito essere violentata che tradirvi, non avrei mai potuto tradire la mia famiglia e nemmeno tradite te.
Adesso non sei più mio e forse è giusto così.
Non cercarmi, non chiamarmi, dimenticati di me anche se lo hai già fatto.
Ti amo e ti amerò sempre, nonostante tutto rimarrai sempre tutto ciò che ho sempre voluto.
Addio Ciro."
-Clarissa.

9 Maggio Ciro Ricci Where stories live. Discover now