38: La Tigre E La Pantera Nera Non Muoiono Mai

1.3K 41 19
                                    

Erano passate solo qualche ora da quando i ragazzi avevano salvato Clarissa e ucciso Filippo, a uccidere Filippo sono stati Carmine e Ciro due ragazzi innamorati della stessa ragazza in modo diverso, Pietro invece era andato in suo soccorso lui l'amava in silenzio e da lontano odiava vederla soffrire ma amava vederla ridere, non si sarebbe mai perdonato se le sarebbe successo qualcosa.
Ciro si sentiva uno schifo, si anche il boss in sottofondo aveva un cuore, se solo non avesse pensato al sesso a quest'ora la sua donna non sarebbe lì a lottare tra la vita e la morte, però alla stesso tempo si stava mangiando dentro continuava a pensare alle parole che Filippo gli aveva detto davvero Clarissa aveva fatto questo? Davvero Clarissa aveva tradito tutti? Ma se aveva detto tutto ciò perché lui gli ha abusato di lei? Non riusciva ad accettare che un altro uomo, soprattutto un verme come Filippo aveva osato violare una principessa come Clarissa.
All'ospedale privato dei Ricci c'erano soltanto Pietro e Carmine, Pietro aveva la testa appoggiata al vetro della porta, Carmine seduto sembrava più morto che vivo.
PIETRO: C'è la farà... dice con voce spezzata.
CARMINE: Lo spero, altrimenti faccio fuori quella testa di cazzo di Ciro, e per colpa sua che lei è qui.
PIETRO: Doveva proteggerla...
CARMINE: Doveva farlo invece non lo ha fatto, era a divertirsi con quella puttana di Jennyfer, mentre non vedeva che Clarissa soffriva per tutto ciò...
PIETRO: Volevo che le cose non andavano così... io alla fine non credo che lei abbia parlato, non lo farebbe mai, lei ci adora e ci ama...
CARMINE: La penso come te... erano due ragazzi che amavano da morire quella ragazzina dai capelli biondi, per loro era tutto.
PIETRO: Ti ricordi quando da bambina cercava di fare il pancake ma senza successo, dice ridendo con occhi lucidi.
CARMINE: E chi se lo scorda? È sempre stata una pasticciona, tutt'ora lo fa.
Sono orgoglioso di com'è diventata, è diventata donna ma allo stesso tempo è rimasta quella bambina di un tempo, è rimasta sempre studiosa, sorridente, aiuta sempre tutti anche quando non dovrebbe, è diventata forte da sola da quando i nostri genitori ci hanno abbandonato e ci hanno preso in custodia Don Salvatore e Donna Imma, l'unica salvezza che eravamo sempre a casa con delle persone che ci hanno cresciuto come dei figli dal primo giorno.
PIETRO: Vero ricordo bene quei giorni avevamo entrambi otto anni Clari ne aveva appena sei.

INIZIO FLASHBACK:
Carmine e Clarissa giocavano nella loro cameretta avevano otto e sei anni, due bambini abbastanza tranquilli ma quando decidevano facevano davvero tante tarantelle.
CARMINE: Giochi con me alle macchinine?
CLARISSA: Si, Clari non aveva quei tipo di problemi a giocare con suo fratello perché alla fine lei si trovava con tutto.
CARMINE: Appena diventerò grande mi aprirò un centro di parrucchiere più grande di Napoli insieme a Nina e tu insieme a noi disse fiero Carmine del suo sogno.
CLARISSA: Io sono contenta di questo tuo sogno, ma sappi che quel lavoro non fa per me, sai perfettamente che voglio diventare una stilista di moda.
CARMINE: Allora faremmo un palazzo da due piani uno dove farai i tuoi abiti e io dove farò le mie acconciature, ogni suo piccolo progetto rinchiudeva sempre la sua piccola sorellina.
CLARISSA: Si tutt pazz, dice ridendo.
Infatti Carmine giocava con i capelli della sua piccola che le faceva da modella e a lei piaceva essere inclusa in tutto ciò erano davvero belli da vedere insieme, se non erano fratelli qualcuno gli avrebbe scambiato per una coppia.
A rovinare tutti quei sogni sarebbero stati i genitori che li avevano chiamati
CARMINE: Che succede? Dice indicato le valigie mentre aveva per mano Clarissa.
CLARISSA: Andiamo in vacanza? Dice ingenuamente e felice Clari.
MAMMA: No andrete a vivere dai Ricci.
CARMINE: Ehh...
PAPÀ: Abbiamo altri progetti, ma non includono tutto ciò ci dispiace bimbi, vi terranno Don Salvatore e Donna Imma.
CARMINE: State scherzando vero? Mi fate schifo, bene lasciateci dai Ricci ma non ci vedrete più e scordatevi che non avete dei figli che si chiamano Carmine e Clarissa noi per voi siamo morti, Carmine era uscito con Clarissa mano nella mano con quelle poche valigie andando a suonare al portone dei Ricci dove gli avevano accolti con amore rendendoli subito figli loro, alla fine lo erano avevano visto di crescere due bambini che sono diventati adolescenti, da quel giorno Carmine si era preso la responsabilità di diventare un uomo, Don Salvatore E Donna Imma amavano quei ragazzi infatti gli hanno cresciuti con amore esattamente come Pietro, Ciro e Rosa.
FINE FLASHBACK

Intanto a palazzo Ricci le ragazze erano sconvolte, piangevano, quel mondo di crimine, di lacrime e cuore spezzati non facevano per loro, Rosa era un anima in pena erano cresciute come sorelle e se Clarissa non c'è l'avrebbe fatta sarebbe volata con lei una parte del suo cuore, Nina dallo spavento aveva avuto minacce d'aborto anche lei stava male era sua cognata, una compagna di vita se non sarebbe stato per lei a quest'ora la favola Carmine e Nina non sarebbe esistita.
Carmela cercava di consolare le ragazze, era la più grande doveva cercare di far pensare in modo positivo mentre anche lei dentro moriva, avevano preso tutte il rosario iniziando a pregare.
Ciro era nello studio aveva buttato tutto in aria, aveva le mani sanguinanti per colpa dei pugni sferrati al muro, c'erano documenti, vetri e sedie spaccate, la rabbia aveva preso il sopravvento, non era più lui, i suoi occhi erano neri ma questa volta non brillavano erano di un nero come un oscurità di un abisso.
CIRO: Come hai potuto farmi questo? Perché hai tradito così? Dice prendendo un ritratto di Clarissa per poi buttarlo a terra facendolo rompere in mille pezzi.
CIRO: Io credevo in te, credevo in noi, adesso hai tradito, hai tradito tutti, hai tradito il nostro amore, la nostra famiglia, i nostri patti, a fermare tutto quel caos fu Edoardo.
EDOARDO: Cos'è tutto ciò? Cos'è tutto sto caos?
CIRO: Vattene.
EDOARDO: Facendo così che risolvi? Oramai è successo il nastro non si può riavviare.
CIRO: Lui la toccata, la violentata, adesso lei è in ospedale che lotta tra la vita e la morte, in più Filippo ha detto che Clari ha detto tutti i movimenti dello spaccio...
EDOARDO: È tu gli credi? Clarissa ci adora non lo farebbe mai.
CIRO: Si o no la voglio fuori da questa casa, nessuno si permette di tradire la famiglia Ricci.
EDOARDO: È Che vuoi fare? Cacciarla da casa sua? Ma vuoi usare la testa?
CIRO: Va via.
EDOARDO: No voglio che devi pensare e non fare le stronzate, è la tua donna e dovresti stare con lei.
CIRO: Non è più mia, io non accetto il tradimento.
EDOARDO: Dovresti prima farla parlare e poi decidere, usa la testa, Cirù non sbagliare.
CIRO: Lei ha tradito tutto, ha tradito ciò che potevamo essere, dice piangendo.
EDOARDO: Anche tu l'hai tradita...
CIRO: Già siamo pari... dice prendendo una bottiglia di liquore.
EDOARDO: Tu non bevi, devi pensare lucidamente.
CIRO: Lasciami stare, in poco tempo Ciro aveva scolato la bottiglia era seduto sul pavimento mentre guardava quella foto ricoperta di vetri.
EDOARDO: Dammi la bottiglia, si siede accanto a lui abbracciandolo, erano due ragazzi buoni avevano entrambi sbagliato a tradire le proprie donne ma non volevano che venissero toccate da altri uomini nel codice criminale non accettano che altri uomini mettano le mani addosso ad una donna o bambini.
Ciro si lasciava abbracciare dal suo fedele amico l'unico che non l'aveva mai tradito, un amico come un fratello.
CIRO: Ho paura, per la prima volta si era lasciato andare ad una confessione del genere, una pantera come Ciro avere paura? Quelle parole risuonavano strane nell aria.
EDOARDO: No tu non ce l'hai.
Stai tranquillo ce la fai...
La tigre e la pantera nera non muoiono mai.
In quel momento buio la tigre e la pantera dovevano farsi forza, dovevano essere entrambi all'altezza di portare su il cognome Ricci e Conte.

Ehi girls,
sono tornata con un nuovo capitolo.
Un gran colpo di scena Carmine e Clarissa cresciuti da Don Salvatore e sua moglie dopo che i loro genitori li hanno lasciati cosa ne pensate?

Grazie mille per l'affetto siete in tantissimi siamo quasi a 14mila❤️❤️❤️
-Anto

9 Maggio Ciro Ricci Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin