Harry Potter

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"Lily! Non allontanarti!" chiamai mia figlia guardandola correre tra la folla. Sbuffai sonoramente "Ho sempre odiato la stazione"

"Ah davvero? Non sembravi odiarla così tanto quando mi saltavi al collo ogni inizio anno"

"Erano tempi diversi, Harry" dissi con un sorriso mentre le nostre mani si stringevano. Strinsi gli occhi e un urletto di emozione mi scappò dalle labbra "Luna!" al mio richiamó si girarono due persone, mia figlia e la persona che avevo davvero chiamato. Lasciai il posto vicino a Harry per correre incontro alla mia migliore amica ai tempi di Hogwarts. Ci stringemmo ridacchiando come due bambine.
Appena ci staccammo avevamo entrambe dei sorrisi larghissimi sulle labbra "Mamma, chi è questa signora?" Abbassai lo sguardo e le mia mani arrivarono senza problemi ad accarezzare la testa di Lily con amore "Sono un'amica di mamma, e tu piccolina?"

"Mi chiamo Lily, Lily Luna Potter II" il mio sguardo si addolcì sentendo che aveva imparato a memoria il suo nome per filo e per segno.
La mia attenzione ricadde su Harry che era rimasto indietro con Al. Neanche due secondi dopo il viso di mio figlio era girato verso di me e io gli sorrisi rassicurante.

——

Accarezzai al schiena di Lily e voltai lo sguardo verso mio marito "Harry"

"Si?"

"Di cosa stavate parlando tu e Al?" Non rispose, non subito almeno. Quel silenzio bastò per farmi preoccupare "Harry?"

"Secondo te, i ragazzi sono a loro agio?"

"Cosa?"

"Portando il mio cognome, sono a loro agio?" Aggrottai le sopracciglia "Come mai questa domanda? È il loro cognome, non vedo cosa ci sia di male"

"Non so...magari era meglio se prendevano il tuo..."

"Non dirmi che è per il fatto della fama" lo guardai preoccupata "Harry..."

"Yn cerchiamo di essere onesti, loro verranno conosciuti come 'i figli di Harry Potter' o come 'i figli del Prescelto' o cose così"

"E come sarebbero stati conosciuti se avessero avuto il mio cognome? Probabilmente come 'i nipoti di Sirius Black' oppure come 'gli eredi Black' come per precisare sono stata chiamata io per molto tempo. Fatto sta che si abitueranno, devo trovare il loro posto e finché non lo avranno trovato saranno conosciuti come 'i figli del Prescelto'' o qualsiasi altro nomignolo si inventeranno per loro" risposi decisa. La decisione.
La caratteristica del mio carattere che avevo donato anche a Lily e ad Albus per certi versi. Ciò che, oltretutto, a detta di mio marito lo aveva conquistato dalla prima volta che mi aveva vista affrontare a testa alta Draco.

Dovevo ammettere che mi preoccupava un poco anche a me il fatto che Albus non si sarebbe inserito bene a scuola, era un bambino deciso ma era anche molto timido e permissivo; e a Hogwarts non tutti erano come Rose o come James.

Allungai una mano e presi quella di Harry che era sul volante. Ci guardammo per pochi secondi e sorridemmo subito dopo.
Guardai le nostre mani unite e dissi: "Abbiamo affrontato molto peggio che queste cose, Harry. Non possiamo lasciarci abbattere così"

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