Robb Stark

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Guardava l'acqua del piccolo laghetto venire increspata dal vento. La stanchezza aveva cominciato a farsi sentire da qualche tempo, appena si rilassava un momento subito veniva presa dal desiderio, accompagnato dal terrore, di addormentarsi. 
Questa volta era troppo arrabbiata e la sua testa era troppo piena di pensieri, preoccupazioni, riflessioni e ricordi per spegnersi come lei avrebbe voluto. 
Dei passi flebili la raggiunsero con calma, ma lei non si scompose "Ha pianto?"

"Come ha fatto sua madre a quanto vedo" quelle parole la colpirono in pieno, si morse la lingua imponendosi di non dire ciò che pensava, un tentativo inutile sotto gli occhi vigili della Lady sua suocera. Si voltò verso Lady Catelyn, la donna che l'aveva cresciuta come una figlia quando sua madre non lo fece. Vedeva ogni minimo dettaglio del suo viso, dalle rughe meno segnate ai leggerissimi ciuffi bianchi della chioma di capelli ramati. Gli occhi della giovane si riempirono di lacrime salate, gesto che fece correre la donna verso la sua protetta per sostenerla in un momento così difficile. La ragazza si strinse a lei "Come posso crescere una bambina se io stessa lo sono?" era vero, aveva solo diciassette anni e pretendeva di crescere una bambina di neanche un anno ancora. In più il padre della piccola non la aiutava un granché, anzi, l'unica cosa che faceva era farla arrabbiare e metterla sotto stress.
Era stanca.
Stanca di combattere contro di lui e di amarlo nonostante la ferisse costantemente. La faceva piangere e dopo la consolava.
Le urlava contro e dopo le sussurrava parole dolci, che fosse una caratteristica degli Stark? Non lo sapeva, non sapeva neanche quali fossero le sue caratteristiche.
Catelyn le accarezzò piano i capelli "Bambina mia, è normale che tu ti senta così" si strinse nel mantello "Stai cercando di affrontare troppe cose insieme" 

"Troppe...cose?"
 
"Stai pretendendo troppo da te stessa, non esiste né la madre né la moglie né la sorelle perfetta, e mai esisterà" lei tirò su col naso. La donna le asciugò le lacrime che si erano fatte strada sul suo volto "Devi dirgli la verità"

"Dopo cercherà di sistemare le cose, si metterà sotto pressione e lo sarò anche io"

"Avete affrontato di peggio" il ricordo dei giorni in cui i Lannister erano arrivati a Grande Inverno e di quando il figlio più grande di Re Robert aveva cercato di sedurla ottenendo una reazione violenta da parte di Robb, e anche i tentativi disperati di separarli.
Sospirò alzandosi "Farò come mi ha detto" lei sorrise.

Lo trovò piegato a contemplare il fuoco del cammino mentre se ne stava seduto sul letto. Quante volte aveva visto quella posizione? Forse miliardi o forse solo poche volte, in ogni caso ne conosceva il significato: la stava aspettando.
Lei si avvicinò sedendosi sul letto a sua volta e passando una mano sulla schiena di lui mentre sentiva i muscoli contrarsi sotto il suo tocco. Lo baciò tra la chioma ramata sentendo un suo leggero sospiro "Yn..."

"Sono qui come..."

"...Come sempre —sorrise amaramente— per una volta dovrei essere io a venire da te non credi?" lei sorrise "Sei troppo orgoglioso, non lo faresti" lui si girò sorridente "Non lo farei?"

"No, non lo faresti" rispose lei. Le poggiò una mano sulla guancia accarezzandola e sentendo subito il leggero umido delle mille lacrime che la sua amata aveva versato a causa sua. Una stretta allo stomaco lo colpì all'improvviso. Scosse piano la testa "Perché non te ne vai?"

"Tu vorresti che io me ne vada?"

"No"

"Allora perché questa domanda così sciocca?" disse guardandolo con i suoi grandi occhi. Lui afferrò la gonna di lei con le mani stringendone il tessuto, ci poggiò la fronte sopra mentre gli tremava il respiro "Come fai a essere felice qui?"

"Robb —gli alzò il volto mentre sorrideva— per essere felici ci vuole poco, se trovi la persona giusta con cui esserlo" lui sorrise leggermente. Rimettendosi dritto si avvicinò lentamente a lei.
Le sembrava di essere tornata indietro, alla prima volta che si erano baciati sotto il vecchio albero del giardino di Grande Inverno e dove erano stati pure beccati da Arya e Brandon.
Finalmente le loro labbra si unirono facendole battere il cuore forte nel petto tanto da esploderle. Era tutto perfetto e poi, un forte pianto.
I due amanti si staccarono sorridendo leggermente e alzandosi per andare dalla bambina che piangeva nella culla. Appena entrambi entrarono nella visuale della piccola lei smise di piangere sorridendo. Robb la prese in braccio baciandole la fronte ‹Ben sveglia Lyanna Stark›

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