Geralt di Rivia

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"Geralt..." lui aggrottò le sopracciglia e mosse leggermente la testa "Geralt..." il suo respiro iniziò a non essere più regolare "Geralt..." aprì gli occhi.

Non era più nella foresta, all'oscurità di una notte senza stelle. Era in una vasta radura erbosa, piena di fiori alti e di qualche spigha qui e lì; lì, davanti a lui, c'era lei.
I l/c c/c le incorniciavano con delicatezza il viso e si muovevano giocosamente al vento. Le labbra erano piegate in un sorriso dolce e amorevole, uno di quelli che sono lei poteva donargli. Il vestito bianco svolazzava al vento e i petali della corona di fiori si muovevano creando un leggerissimo fruscio che solo Geralt poteva sentire.
La vide muovere le labbra, ma lui non udì nulla. Non era reale.
Nulla di tutto ciò era reale.
Lei non era reale.
La vide fermarsi e allungare una mano per accarezzargli il volto. Lui non percepì la morbidezza delle sue mani.
La vide sporgersi per baciarlo "Yn..." sussurrò piano, quasi non volesse spaventarla. Era sicuro che almeno quel bacio, almeno quello, lo avrebbe percepito; ma proprio quando le loro labbra stavano per unirsi come facevano nei tempi passati, lui aprì gli occhi.

La luce del sole era svanita insieme a lei. Il suo sguardo ricadde si Yennefer e Cirilla che lo guardavano una più confusa dell'altra "Geralt...chi è Yn?" Lui tremò al suono di quel nome. Ogni parte del suo corpo venne ricoperta di brividi freddi che lo resero rigido e che provarono ad allontanare la sua mente da quel discorso.
Come ogni volta, però, si trovò il cuore in una morsa che lo stringeva sempre più forte, quasi a farlo esplodere. Distolse lo sguardo dalle due e lo posò sul fumo davanti a lui "Era...era colei che mi cambiò la vita" quelle parole uscirono senza controllo dalle sua bocca. Ogni volta che parlava di lei, le parole gli scappavano anche quando sapeva che non doveva dirle.
Yennefer inspirò e si costrinse a fare la domanda di cui temeva la risposta "Tu...tu l'amavi?" Geralt si morse la lingua e con uno scatto si mise in piedi "È storia passata" raccolse il suo mantello e parlò con una voce poco più bassa e roca, facendo capire che l'argomento lo disturbava "tanto, ormai, lei è morta" chiuse il discorso zittendo le due.

——

"Geralt, ho capito che l'argomento non ti piace, però...sarei curiosa di sapere come è morta questa ragazza" disse Cirilla guardandolo. Lui ricambiò lo sguardo e poi sospirò "Fu uccisa da un mostro"

"E ora tu non hai paura di morire" intervenne Yennefer scrutandolo mentre lui le rivolgeva uno sguardo serio "L'ho capito sai, tu non hai paura di morire. Non perché non ti importa, ma perché sei sempre pronto a rivederla" lui guardò il suo piatto senza più un minimo di appetito "Lei era...lei era tutto, il tutto. Una donna come lei non la troverò mai più" disse ripensando al volto di Yn.
Spinse il piatto da parte "Vado a riposarmi" avvisò prima di andare nella stanza della locanda che aveva affittato. Chiuse la porta ma ciò non bastò per dimenticarla.
Nulla sarebbe mai bastato per dimenticarla.

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