39.Erick Il "Giusto"

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Pov's Erick

Tutto il castello era alla ricerca di mia cugina Gill dal sorgere del sole, quando non l'abbiamo ritrovata nel suo letto e Julian stava dando di matto contro la regina. 《Non può essersene andata da sola... qualcuno l'ha aiutata... per forza qualcuno l'ha aiutata!》continuava ad urlarle contro da tutto il giorno. 《Non credi che io sia più in pensiero di voi!? E mia figlia!》gli rispose esausta asciugandosi le lacrime. 《È mia moglie! Io sono il suo re! Cosa diranno di me tutti i regni, quando sapranno che mia moglie è fuggita!?》Lanciò a terra tutti i fogli sulla scrivania. 《Adesso basta!》lo spinsi. 《Tu! Tu sei il suo diario segreto! Tu sai dov'è!?》mi venne contro rabbioso. 《Non lo so》lo spinsi ancora e quasi ci vedevo il fumo uscire dalle sue narici. 《La rivoglio!》sbraitò uscendo dalla stanza. 《È fuggita con quel... Ah! Stupida figlia!》si prese a sberle la rossa. 《Una cosa è sicura... Non sono a Flayland... Gill, non ci andrebbe mai!》lei continuava a parlare mentre io ero immerso nella mia testa a cercare di pensarla come mia cugina, per scoprire in quale parte del mondo si trovasse. Era partita sicuramente la notte precedente, non era molto lontana da casa... Ma per quel principe tutto il mondo era paese, quindi poteva essere ovunque e spostarsi di continuo.《all'alba andrò a cercarla con delle guardie, andrò verso est... e ne manderò altre verso ovest... di sicuro non sono andati ne a nord verso Tavia e ne a sud verso Flayland.》cercai di riassicurai mia zia ed uscì dalla stanza. C'era silenzio per i corridoi, ma avvicinandomi alla libreria cominciai a sentire un frastuono, qualcuno stava lanciando dei libri contro le pareti... sicuro si trattava di Julian. Camminai a passi vicini per affrontarlo, perché ero stufo del suo comportamento infantile. Mi serviva aiuto per ritrovare mia cugina, perché non sapevo se potevo fidarmi dell'amore che provavano l'uno per l'altra lei e il principe avventuriero... Su di lui avevo mille dubbi. Suo marito di certo non stava servendo a nulla, se non a farmi innervosire ed era molto difficile farlo, ma lui ci riusciva quasi ogni giorno. Avvicinandomi sempre di più sentii più di una voce e mi insospettì.《Julian!》lo chiamai prima di aprire la stanza e sbarrai gli occhi quando lo feci. 《Lasciatela!》urlai e un uomo in armatura si piombò sopra di me, mi scaraventò a terra e mi schiaccio sotto di lui, facendo peso con tutto il suo corpo. 《Non fategli del male!》gridò la mora diminandosi dalla presa di un altro enorme uomo e lui le rittappò la bocca con la mano, mentre ne entrarrono altri tre. 《Lo abbiamo trovato il folletto!》lanciò un sacco che si muoveva, verso ai due in piedi che erano già nella stanza, mentre quello sopra di me era inspostabile. Sentivo dolore in tutto il corpo e il sangue sembrava non scorrere come doveva. 《Ha detto che non sente più stregoneria a castello!》disse uno di loro. Piansi vedendo le lacrime scendere sul viso della mora che mi stava guardando in preda al panico. 《Non ti succederà nulla》mimai con le labbra, perché non riuscivo a parlare. 《Tu sai dov'è la strega?》gli chiese l'uomo che la teneva tirandondole i capelli all'indietro. Lei scosse la testa. 《Non servi a nulla e ti pagano anche!》la spinse via e lei si precipitò da me, quando il grassone che avevo addosso si alzò e insieme agli altri se ne andò, dopo avermi tirato un calcio nelle costole. Cercai di prendere respiro a pieni polmoni piegato dal male. 《Va tutto bene... va tutto bene!》mi disse la mora piangendo e toccandomi il viso. Riuscì a mettermi a sedere lamentandomi per il dolore, mentre le lacrime scendevano l'una dopo l'altra. 《Aah! C-c-chiama...》presi fiato. 《Qualcu-qualcuno!》mi abbracciai da solo e ricaddi a terra. 《Erick! Erick!》mi scosse facendomi più male. 《M-maledetta!》cercai di spingerla. 《Ti prego guardami!》mi prese il viso tra le mani. Mi morsi le labbra fino a sentirne il sapore del sangue e mi rimisi a sedere. 《Hai-hai tradito la regina... hai... hai-hai tradito Ambert!》sputai il sangue a terra e con le mani riuscì in qualche modo a mettermi in piedi. 《Io...io》la presi per il collo e la portai fino a farle sbattere contro la parete, anche se barcolavo il suo corpo era così piccolo e leggero. 《Eri-Erick!》cercò di prendere fiato guardandomi con gli occhi fuori dalle orbita. 《Hai tradito Gill... hai tradito me!》dissi le ultime parole con tutto il disprezzo che stavo nutrendo per lei. 《Sei tu la spia di Ambert, non è vero?》lasciai la presa e cadde a terra. 《Sei Tu?》urlai mentre ancora stava riprendendo fiato. 《Mi-mi-mi mi dispiace!》scoppiò a piangere nella disperazione. 《Mi hai usato per delle monete! Ti avrei dato tutto quello che ti serviva!》mi presi a sberle in faccia da solo. 《No... Erick... Non era per i soldi!》mi abbassai a lei e affessurrai gli occhi fissandola. 《No? E allora perché ci hai traditi tutti?》le chiesi apparentemente calmo, ma sentivo il sangue bollire. Lei scosse la testa. 《Dimmelo... avanti... dimmelo!》la presi per i capelli. 《Dimmi perché l'hai fatto!》gli urlai in faccia. Mi guardò con pena e provocò in me un senso di schifo ancora piu forte nei suoi confronti. Io le facevo pena? Io a lei? 《Non voglio farti male》mi disse asciugandosi le lacrime ed io lasciai i suoi capelli. 《Mi hai usato per prendere informazioni, quanto sapevi che ti amavo dal primo giorno che arrivasti ad Ambert... Tu mi hai fatto male! Tu hai spezzato il mio cuore!》mi colpì da solo il petto più e più volte. 《Non toccarmi》la spinsi quando stava per accarezzarmi. 《Non so che dire...》strinse gli occhi e mi alzai in piedi e alzai anche lei per i capelli, fino a portarla quasi alla mia altezza, nonostante fosse molto bassa. 《Mi stai-mi stai facendo... male!》urlò e la lasciai, ma prima che cadesse a terra la tenni salda per le spalle spingendola ancora contro la parete. 《Perché l'hai fatto!?》scandì per bene le parole con gli occhi che nemmeno battevano le palpebre. 《Per il principe Alexander》iniziò a tremare nella mia presa, mentre del mio cuore ormai non esisteva più nulla. Le strinsi le mani al collo con forza, mentre i suoi piedi davano calci contro di me e al muro dietro di lei. Il suo respiro si faceva sempre più debole, mentre mi guardava leggevo le suppliche, di lasciarla andare, dentro ai suoi occhi, che poi lì vidi all'improvviso svuotarsi di vita, dopo che ansimò per l'ultima volta. 《Per mia cugina e per Ambert... Non per me!》la lasciai andare e il suo corpo cadde a terra, le sue gambe si muovettero velocemente e poi smisero poco dopo di farlo. Mi inginocchiai per accarezzarle il viso. 《Finché morte non ci separi...》

《Lo so che siete innamorato di me da anni...》 Mi disse la mora quando Gill si allontanò per sdraiarsi in mezzo ai fiori di Wild. Io e lei eravamo rimasti seduti su una panchina. 《Non è così, ve lo assicuro... il mio cuore non può appartenere ad una dama di compagniamentì con parole da adulto, anche se ero solo un ragazzino. Lei si spostò una ciocca di capelli, che le era caduta davanti agli occhi e mi sorrise. 《Ho il sesto senso per queste cose》ribadì sicura di sé. 《Lo capisco dal modo in cui mi state guardando anche ora, in questo esatto momento!》alzò un soppraciglio furba e si fece più vicina. 《Potete anche rimanere con il vostro pensiero signorina, non mi interessa!》feci spallucce, mentre sentivo le guance andare in fiamme lei peggiorò la situazione appoggiando una mano sopra al mio ginocchio. 《Siete diventato tutto rosso》ridacchiò. 《Scommetto che un giorno, mi chiederete addirittura di sposarvi!》mi lasciò un bacio sulla guancia e raggiunse mia cugina. 《Non lo farò mai Lilith!》le urlai dietro.

Eccovi un capitolo con un pov's diverso da quello di Gill. Vi è piaciuto? Cosa ne pensate di Erick? E di Lilith?
Buona notte💙Scusate per il ritardo... comunque tra meno di due giorni ho l'esame di teoria, auguratemi Buona fortuna!😊🍀

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