36.La Fuga

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Dopo tre ore la febbre di Katrin si abbassò, mi assicurai che stesse davvero bene prima di raggiungere mia madre nella sua stanza appena si fece buio. 《Eccoti finalmente》mi disse posando il libro che stava leggendo sul letto, non appena entrai tesa. 《Madre...》
《No》mi interruppe alzando una mano. 《Parlo io》disse severa. 《Nella tua stanza c'è il principe di Flayland e a poche porte di distanza c'è tuo marito》continuò. 《Madre》cercai di parlare. 《No Gill!》mi fermò di nuovo. 《Che cosa stai combinando?》mi chiese accigliandosi e facendo di no con la testa. 《Non lo so》le risposi e sosprirai d'ansia. 《Ti avevo avvisata che l'attrazione per quell'uomo ti avrebbe portata alla rovina!》mi puntò un dito contro. 《Questa storia deve finire all'istante! Immediatamente! Sbarazzati di lui subito》continuò arrabbiata. 《Ma madre... i-io-io lo amo... Non è solo un attrazione》e mi morsi le labbra sentendo il sapore delle lacrime appena cadute dai miei occhi. La rossa mi guardò con occhi sgranati e si toccò le tempie con entrambe le mani. 《È molto più grave di quello che pensavo》deglutii. 《Julian non deve saperlo. Carter se ne andrà prima che arrivi》mi raccomandai e alzò un soppraciglio guardandomi come se fossi matta. 《Julian è tornato stamattina》mi disse ed io spalancai gli occhi. 《Ti è andata bene figlia》aggiunse. Pensai schifata che nemmeno era venuto a salutarmi dopo tutti quei giorni in cui era stato via e mi sentii meno in colpa per il mio peccato di adulterio. 《Non devi vederlo mai più》mi ordinò e le rivolsi uno sguardo di sfida. 《E non guardarmi così. So bene quanti guai possono portare queste situazioni》mi intimò e ne rimasi scioccata. 《Madre... hai mai tradito mio padre?》le chiesi ipocritamente schifata. 《Che il passato rimanga dov'è》mi rispose e si alzò dal letto per spingermi fuori dalla stanza. La lasciai fare ancora sotto stato di shock e mi chiuse la porta in faccia. La riaprii e mi disse nervosa: 《fai sparire quel sangue dannato!》 E la richiuse. Rimasi lì immobile con tante di quelle domande che mi giravano per la testa da non riuscire nemmeno a formularle mentalmente. 《Gill》mi voltai e incontrai gli occhi scuri del moro. 《Ju-Ju-Julian》balbettai. 《Ti devo parlare》mi disse e mi tremarrono le gambe per quanto fosse serio. 《Parliamo qui?》gli chiesi. 《No, seguimi》mi fece strada fino al salone dello scherma. 《Hai intenzione di uccidermi, non è vero?》
《Ma che stai dicendo... ti devo parlare ti ho detto》mi accompagnò a sedermi sopra al palchetto. 《Non voglio spaventarti... ma... abbiamo una strega ad Ambert》disse e sbiancai. 《Il folletto ne ha intercettato la magia, oggi durante il terremoto》mi spiegò e deglutii. 《A-a-avevi detto che lo avre-avresti portato a Tavia》ansimai. 《Ti spaventa di più un folletto o una strega?!》mi disse duro e mi guardò come se mi fossi rimbambita, lo stesso sguardo che mi aveva rivolto poco prima mia madre. 《Ti avevo chiesto di farlo e non l'hai fatto》mi finsi delusa, ma in realtà ero molto preocupata per Katrin. 《Anch'io ti chiedo sempre un sacco di cose, ma non mi ascolti mai in niente》parlò amaro. Gli misi il broncio e incrociai le braccia al petto. Lui in modo esasperato si spalmò la mano in faccia. 《Gill, ho passato davvero dei brutti giorni... possiamo parlare della strega?》
《Julian, io ho passato dei giorni peggiori dei tuoi e streghe nel mio castello non ce ne sono》gli dissi e mi alzai incamminandomi verso l'uscita. 《Maledetto il giorno in cui ti ho sposata!》mi urlò alle spalle. 《Che sia maledetto il tuo folletto》gli feci il dito medio e lo lasciai lì.

Mi chiusi la porta dietro le spalle una volta entrata nella mia camera. 《Sei bianca come il latte e molto tremolante》notò Carter con un soppraciglio alzato. 《Sei bella comunque》fece spallucce. 《È vero》parlò Katrin con poca voce. 《C'è un problema... un enorme problema》dissi agitata. 《Parla》mi ordinò il biondo avanzando verso di me. 《Che succede?》mi chiese. 《Sannochec'èunastrega...a castello》gli risposi tutto d'un fiato. 《Cacchio!》si grattò la nuca. 《Che facciamo?》gli chiesi allarmata prendendolo per la maglia. 《I-io-io non lo so...》si fece prendere dal panico pure lui. 《Me ne stavo anche andando... È che... Katrin non può muoversi nelle sue condizioni》mi spiegò. 《Ha ancora la febbre?》mi precipetai a sentirle la fronte. 《Non è molto alta, ma però c'è》mi rispose. 《Occhi blu cerca di farti venire in mente qualcosa》lo sgridai presa da una crisi di nervi. 《Non mi avevi mai chiamato così... mi piace》gli scappò una risatina anche se era agitato e faceva avanti e indietro per la stanza. 《Carter... ti prego!》mi tirai le punta dei capelli. 《Dobbiamo scappare per forza, non possiamo rischiare》mi disse. 《Hey!》gli puntai un dito contro il petto. 《Non verrò nel tuo maledetto regno, hai capito!?》lo avvisai e lui annuì accigliato. 《Metti quello che ti serve in una delle mie borse... sono già abbastanza piene, non esagerare》mi ordinò, ma io cercai nell'armadio e trovai due delle mie più grandi. 《Scommetto che devo portarla io tutta quella roba》incrociò le braccia al petto e roteò gli occhi. 《Metti qui dentro la roba di Katrin》gli lanciai una borsa. 《Sono molto stanca》si lamentò lei. 《Non sei al sicuro qui》le disse lui e l'aiuto ad alzarsi dopo aver buttato dentro alla borsa i suoi vestiti senza piegarli. La piccola a malapena si reggeva in piedi e lui mi guardò sconfortato.

Mandai una guardia a chiamare Lilith, che arrivò poco dopo. 《Che cosa stanno a significare quelle valigie?》mi chiese preocupata con una mano appoggiata sul petto. 《Devi prepararmi una carrozza》le dissi. 《Ma perché? Dove dovete andare principessa?》fece ansiosa. 《Lilith devi sbrigarti》intervenì Carter. 《Non deve saperne anima viva》la minacciai prima che uscisse dalla stanza. 《Mi uccideranno...》La sentì dire agitata.
《Dove andiamo?》chiese debole la piccola mora. 《Vi farò viaggiare tantissimo》le rispose il biondo facendomi sentire meglio. Quello a cui stavo andando incontro non sapevo cos'era, però insieme a loro due avrei superato tutto. La cosa più importante era che Katrin stesse sempre al sicuro. Ammetto però che andarmene da Ambert senza una data di ritorno non era per niente facile, ma cercai di focalizzarmi sul pensiero che avrei goduto della compagnia dell'amore, anche se sapevo che questo peccato non mi avrebbe portata ad un bene... ma ci sperai tanto.

Lilith tornò più tardi e ci accompagnò fino alla carrozza, mi diede un lungo abbraccio piangendo, nel frattempo Carter mise Katrin in carrozza e la coprì bene con due coperte. 《Siamo pronti》mi disse dopo aver caricato tutte le borse e mi diede un bacio a stampo dopo che fui salita anch'io. Lui si mise davanti alla guida dei cavalli ed io salutai con la mano la mia amica prima di vederla scomparire nel buio, mentre la malinconia per casa già si faceva sentire in un modo insopportabile e avevo la faccia di mia madre in mente che mi guardava con delusione.

 Lui si mise davanti alla guida dei cavalli ed io salutai con la mano la mia amica prima di vederla scomparire nel buio, mentre la malinconia per casa già si faceva sentire in un modo insopportabile e avevo la faccia di mia madre in mente che mi g...

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Questo capitolo è solo l'inizio di un fantastico viaggio... finalmente sono arrivata fino a questo punto e non ne vedevo l'ora💙 Anche se siamo in pochi, per me è meraviglioso che voi stiate leggendo ancora fino a questo punto... Vi adoro davvero. Grazie💙Spero di portarvi con me fino alla fine... La strada è ancora lunga.

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