Blue

5.Barbari

Vedi se c'è in me qualche via iniqua e guidami per la via eterna.

L

'autunno era arrivato e le prime castagne erano già spuntate, insieme a Lilith ne stavo raccogliendo alcune, mentre lei mi raccontava di un ragazzo delle cucine, che le stava facendo la corte. 《L'amore è troppo soppravalutato amica mia》le dissi quello che pensavo. 《Vi siete mai innamorata principessa?》 Mi chiese curiosa aggiustandosi l'abito rosa. 《Io ero innamorata di mio padre e sarà sempre lui il mio unico amore vero》mi lasciai fuggire sincera, era l'unica persona con cui potevo parlare di qualsiasi cosa. 《Il padre è il primo amore di una figlia, però sono sicura troverete un ragazzo da amare e che vi ami》mi rispose, ma non diedi troppo retta alle sue parole e continuai a raccogliere castagne, quando delle urla dal castello ci interruppero, corsii là insieme a lei. Il cuore andava a mille all'ora e già immaginavo il peggio.

《Che succede?》Chiesi ad una domestica di corte, che aveva gli occhi fuori dalle orbite e la faccia pallida. 《Dei barbari, hanno portato via delle donne!》mi rispose quasi senza fiato. Cercai tra la folla Erick, avevo il sangue che bolliva perché le guardie non avevano svolto bene il loro lavoro di proteggere il regno. 《Cugino!》 Urlai quando lo intravisi e lui arrivò subito da me. 《Cugina mia》 mi prese le mani. 《Erano dei uomini di Freudus!》disse allarmato. 《Come sono riusciti ad entrare?》 Gli chiesi in panico totale, avevo la pelle d'oca. 《Mia madre dov'è?》gli chiesi stringendogli le mani. 《Non vi preoccupate cugina, vostra madre sta bene, è dentro a parlare con il generale》 mi tranquilizzò. Mi guardai intorno, il regno era nella disperazione. Erano sparite molte donne, il mio odio per il regno di Flayland aumentò ancora di più, anche se prima non avrei pensato fosse possibile avere più odio di quanto già ne avessi. 《Il principe!?》Urlai ad Erick. 《Non lo so》fece spallucce e andò a consolare un anziana signora in preda alle lacrime.

Non possono averlo preso, non possono averlo preso, non possono averlo preso. Ripetevo nella mia testa quelle parole mentre camminavo verso le segrete. Il mio cuore palpitava all'impazzata, sudavo e tremavo, i scalini sembravano diventati infiniti. Percipii un malessere strano al petto e all'oddome, inoltre mi sentii bizzaramente estraniata dalla realtà e perfino da me stessa, speravo con tutto il mio essere che lui si trovasse ancora dentro la sua cella e mi calmaii quando lo vidi proprio lì tutto sorridente, con un occhio nero e la straffottenza dipinta in viso. 《Che succede là su?》 Mi chiese divertito. 《Non succede nulla》incrociai le braccia al petto. 《Leggo nella tua faccia tutta la confusione che ho udito da qui principessa》mi disse e mostrò i denti per la prima volta in un enorme sorriso, che osservai meravigliata attentamente. 《Perché i tuoi uomini vengono a rubare delle donne nel mio regno, invece di prendere il loro principe?》gli chiesi avvicinandomi di poco e lui si attaccò con le mani alle sbarre e mise la testa un po al di fuori di esse, come meglio poteva. Scoprì di nuovo i denti, gli si sollevarrono le guancie, nei angoli esterni degli occhi gli comparsero delle rughette a zampa di gallina e si lasciò andare in una risatina. 《Vi hanno dimostrato che possono entrare a castello principessa》mi disse poi. 《Ma non nelle segrete a quanto pare》gli risposi io. 《Entreranno anche qui, appena avranno corrotto le tue guardia in cambio delle donne portate via e soldi... e tu per il resto di questi giorni vivrai con la tensione addosso... perché non potrai più fidarti di nessuno》mi spiegò facendomi spalancare gli occhi e questo lo fece ridere ancora.

Incontrai di sera mia madre e il generale nella stanza centrale, del parlamento. Mi aspettarono mia madre seduta alla scrivania, che un tempo fu di mio padre e il generale in piedi davanti ad essa, a braccia conserte. Nessuno dei due parlò, finché non mi decidetti a prendere parola io: 《Generale le sue truppe oggi non sono state in grado di difendere il castello!》avanzai dinanzi a lui, a passi decisi. 《Figlia, dovreste proprio consegnare il principe di Flayland al suo regno!》parlò mia madre ed io alzai gli occhi al cielo e mi morsi nervosa l'interno guancia. 《Hanno mandato un messaggero, se consegniamo il principe manderanno a casa le donne prese》 mi informò il generale, mia madre nel frattempo osservò attentamente le mie espressioni, che dicevano solo: No.
Mi torturaii la bocca a morsi per alcuni secondi, poi parlai: 《Lo avete ucciso, mi auguro》 alzai entrambe le sopracciglia con una faccia altezzosa. 《Chi?》mi chiese mia madre accigliandosi. 《Il messaggero》 risposi io e tirai un sorriso. 《Principessa, la situazione qui è molto grave, sono riusciti ad entrare a castello... potrebbero arrivare anche a voi》parlò velocemente il generale, gesticolando in aria, mi scappò una risatina nervosa e gli risposi: 《Sono entrati perché voi non avete svolto bene il vostro compito》incrociai le braccia al petto e alzai il capo. Loro mi guardarono entrambi infastiditi. 《Generale, pensate che dopo che gli avrò consegnato il principe non ci invaderanno più? Re Freudus brama il mio regno da prima ancora che io nascessi!》 Sbraitai, facendo poi volare a terra tutti i fogli al di sopra della scrivania. 《Alzeremo la guardia e sono quasi sicuro che abbiamo una spia di mezzo, devo solo capire chi sia》 mi informò quest'ultimo. 《La guardia va alzata immediatamente e il principe non farà ritorno al suo regno, questa è la mia ultima parola a riguardo!》 Urlai. 《Domani mattina, andrò da mia cugina a Wild, insieme a lui e una decina di guardie. Mandate  un messaggero ad avvisarla subito e preparate una carrozza e i cavalli!》ordinai prima di ritirarmi nella mia camera.

Ecco un nuovo capitolo... vi sta piacendo la storia? Non esitate a dirmi dove ho sbagliato, che provedo subito a correggere gli errori. Non dimenticate di cliccare la stellina se vi è piaciuto il capitolo e ci vediamo nel prossimo dove la trama del libro si farà sentire di più.