Ambert e Flayland due regni in guerra da ancora prima che Gill nascesse, questo odio reciproco tra i due re porta alla morte di uno di essi; suo padre.
Così la principessa di Ambert si riempie di rabbia e rancore, diventa fredda come la neve e quas...
Poiché riconosco le mie colpe, il mio peccato è sempredavanti a me.
Era l'alba e la carrozza era già pronta, le guardie che mi avrebbero accompagnata pure, mancava solo il mio prigioniero, che avrebbero portato a momenti. Fuori si gelava, ma se non avessi avuto i pantaloni al posto della solita gonna, sarei stata molto peggio. 《Sei sicura di quello che stai per fare figlia?》mi chiese mia madre, contraria al viaggio che mi aspettava. 《Certo madre, non mi farò...》 mi bloccai a metà frase quando vidi le guardie portare il principe, tutto addormentato, verso di me e alzai gli occhi al cielo quando mi beccai il suo sguardo rancoroso. Lo trascinarono in carrozza, legando le catene intorno a due cerchi di ferro, sopra la parete interna, creati apposta per lui. 《Figlia mia, la tua attrazione per il principe ti porterà alla rovina》mi disse mia madre con dispiacere ed io mi ficcai le unghia nei palmi della mano, senza riuscire a rispondere all'affermazione... perché forse aveva ragione. Montai a cavallo invece che salire con lui in carrozza per le prime due ore di viaggio, perché non avevo intenzione di stargli vicino, ma la stanchezza mi prese presto e avevo bisogno di mettermi comoda.
《Nel mio regno non esiste che una donna si vesta in questo modo innapropriato》mi disse subito lui, non appena salita in carrozza e si becco una gomitata nel fianco dalla guardia seduta alla sua sinistra, che lo fece ansimare. 《Vermiciattolo la tua voglia di parlare è implacabile, non demordi mai nonostante tutto》gli dissi e lui mi guardò con un sopracciglio rialzato, gli occhi socchiusi e il mento in su, con un aria di diffidenza.
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Fermarono la carrozza per fare una pausa pranzo e rimasi sola con lui, dopo che una guardia mi portò del cibo. Lo beccai guardarmi mentre con le mani stavo prendendo dal pollo solo la parte bianca e gli chiesi: 《Hai fame?》 E lui non mi rispose, nemmeno mi guardò, perciò mi avvicinai con un po' di paura, ma facendo il possibile per nasconderla e gli misi davanti alla bocca una coscia di pollo. 《Mangia, mi servi vivo》gli dissi e lui come risposta scosse la testa. Appoggiai il pollo in una ciotola di pietra affianco a lui, in modo che riuscisse a mangiare senza mani, visto che le aveva legate dietro alla schiena e scesi dalla carrozza. 《Principessa, va tutto bene là dentro?》mi chiese una delle guardie e mi passò un bicchiere d'acqua. 《Certo, il viaggio può procedere sicuro?》gli chiesi io. 《Fino alla foresta possiamo stare tranquilli, purtroppo siamo obbligati a passare da lì》mi spiegò.
