16.La Risposta

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Tu conti i passi della mia vita errante; raccogli le mie lacrime nell'otre tuo; non le registri forse nel tuo libro?

Appena arrivati ad Ambert feci portare subito Carter alle celle, che non mi aveva più rivolto parola dalla notte scorsa, senza far capire nulla a Katrin. Ricordai a lei di non fare nessun tipo di magia nel regno perché l'avrebbe messa in seri pericoli e minacciai per l'ennesima volta le dieci guardie che mi avevano accompagnata nel viaggio a Wilde, di non dire ad anima viva della bambina.
Mi venne incontro mia madre appena entrata a castello.
《Gill, non puoi capire quanto io sia stata in ansia per te》mi disse abbracciandomi. 《Com'è andato il viaggio? Tatia e suo marito come stanno?》mi fece una serie di tante altre domande di cui risposi solo: 《tutto bene mamma》mentre Katrin mi stava agganciata alla gamba. 《E lei chi è?》mi chiese mamma accorgendosi della bambina. 《Lei è Katrin, l'ho incontrata a Wilde e aveva bisogno del mio aiuto》mentii sperando che la piccola mi reggesse il gioco. 《Ma allora ce l'hai un cuore figlia》mi fece un gran sorriso. 《Devo farmi un bagno ora mamma》 la congedai portando la bambina per la mano con me. 《È molto bella la tua mamma》mi disse Katrin. 《Vero, lo è》 le risposi. 《Preparate la vasca》ordinai ad una delle domestiche mentre camminavo per il corridoio fino a camera mia. 《Carter dov'è?》mi chiese. 《A casa sua》 mentii. 《Senza salutarmi》fece il broncio. 《Andava di fretta, la sua carrozza era già pronta ad aspettarlo》 le dissi arrivando nella mia stanza. 《È fantastica!》esclamò entusiasta guardandosi intorno e iniziò a toccare ovunque. 《Guarda qui》 le dissi e presi in mano il mio diadema dalla specchiera per mostrarglielo. Lei mi mostrò un gran sorriso stupefatto con gli occhi spalancati.

《È bellissimo! Ora ti vestirai da principessa?》mi chiese tutta contenta e le sorrisi annuendo

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《È bellissimo! Ora ti vestirai da principessa?》mi chiese tutta contenta e le sorrisi annuendo. 《Se solo potesse vederti Carter, sarebbe come sotto incantesimo》disse emozionata ed io mi rabbuiai. Era difficile non pensare al principe e lo era ancora di più se Katrin iniziava già da subito a nominarlo, ma dovevo farmi forza e superare la cotta che mi ero presa, perché ormai dovevo solo decidere quando dar fine alla sua vita. 《Ti manca non è vero?》mi chiese guardandomi in modo dolce con la testa di lato. Scossi la testa per negarlo. 《Sei proprio una bugiarda》 mi disse mettendo le mani sui fianchi. 《Non mi manca, altrimenti te lo direi》le risposi e roteai gli occhi scocciata. 《Menti!》insistì lei e andammo avanti così ancora per qualche minuto finché il bussare di qualcuno alla mia porta ci interruppe. 《Principessa il bagno è pronto, anche le vostre vesti lo sono e pure quelle della bambina》mi disse una delle domestiche appena aprì la porta. 《Pronta per un bel bagno caldo?》chiesi a Katrin, che alzò gli occhi al cielo e poi annuii.

Dopo aver fatto il bagno insieme a lei, l'aiutai io ad indossare il vestito nuovo, perché non voleva farsi vedere senza abiti da nessuno e poi, con i disegni che aveva sul corpo sarebbe stato troppo pericoloso.
Sembrava proprio una piccola principessa nel vestito color paia e ne era contentissima. Con i giorni stava sempre meglio e la cosa mi sollevava parecchio, anche se ogni notte però cadeva nel pianto prima di addormentarsi.
《Sei bellissima Katrin》le dissi mentre la stavo accompagnando da mia madre, che le avrebbe insegnato a scrivere e a leggere. Volevo per lei che avesse il futuro che le sarebbe mancato se non l'avessi incontrata io e mia madre si era offerta volontaria per insegnarle tutto il necessario.

Appena entrammo nel salotto si attaccò alla mia gonna

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Appena entrammo nel salotto si attaccò alla mia gonna. 《Non lasciarmi sola ti prego》si raccomandò. 《Ma Katrin, mia madre ti insegnerà un mucchio di cose e non è cattiva》cercai di spiegarle, ma inutile ero negata perché lei strinse la presa e diventò triste. 《Ti fidi di me?》 Le chiesi e in risposta annuii. 《Allora fidati non ti succederà nulla di brutto ed io tornerò presto, te lo prometto》le dissi e lei alzò il mignolo come per stringere il patto. 《Te lo prometto》 incrociai il mio mignolo al suo. Lasciò la presa della mia gonna e si avvicinò insicura a mia madre che le sorrise e mentre mi allontanavo mi guardò con una faccia da cucciolo abbandonato. 《Divertiti》 le dissi prima di uscire dalla stanza con una stretta al cuore.

《Bentornata cugina》incontrai Erick appena uscita. 《Ti sono mancata?》gli dissi in modo ammiccante e strinsi un occhio, lui in cambio mi sorrise ed annuì. 《Novità cugino?》gli chiesi mentre cominciammo a camminare per i corridoi. 《Il solito menù cugina, Fayland non smette di provare ad entrare a castello e ha mandato un messaggero a dirci che vogliono indietro il loro principe o ci invaderanno presto》mi raccontò. 《Che ci provino!》 Esclamai tirando un sorriso sadico. 《Mi raccomando state vigili giorno e notte, molto presto il principe morirà e avranno la notizia subito dopo》lo avvissai. E prima che mi potesse rispondere aggiunsi: 《E uccidete ogni loro messaggero che si presenti a castello》
《Cugina, ci pensiate bene per favore, sta mettendo in pericolo tutto il regno》si raccomandò. 《Non voglio sentire altro》gli dissi prima di allungare il passo e lasciarlo lì preoccupato.

Scese la notte e la mia testa si concentrò su ogni pensiero che avevo cercato di ignorare durante il giorno, era impossibile non pensare a Carter e desideravo con tutta me stessa che fosse nella mia stessa stanza a raccontarmi qualcosa, avevo voglia di sentire la sua voce, di avere i suoi occhi blu davanti a me. Non potevo ucciderlo, sapevo che non ce l'avrei mai fatta a dare l'ordine nonostante avrei voluto averne la forza. Come avrei potuto vivere sapendo che i suoi occhi sarebbero stati chiusi per sempre? Mentre mi torturavo la testa e mi rigiravo nel letto a pensare e a ripensare trovai la risposta: non potevo farlo. Avevo preso la mia decisione, ma avrei dato comunque la notizia della sua morte.

 Avevo preso la mia decisione, ma avrei dato comunque la notizia della sua morte

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Nel giorno che ti invocherò i miei nemici indietreggeranno. So che Dio è per me. Loderò la parola di Dio; loderò la parola del Signore.
In Dio ho fiducia e non temerò; che potrà farmi l'uomo?
Io manterrò le promesse che ti ho fatte, o Dio; io ti offrirò sacrifici di lode.
Perché tu hai salvato l'anima mia dalla morte, hai preservato i miei piedi da caduta, perché io cammini, davanti a Dio, nella luce dei viventi.
(Salmi 56:8-13)

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