22. Nemici e Sentimenti

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Mentre stavo facendo una passeggiata tranquilla per il castello incontrai Julian che stava parlando animatamente con il suo generale e il mio buon umore sparì. 《Vorrei sapere chi vi ha dato il permesso di entrare nelle mie celle》mi rivolsi in malo modo al moro e lui mi fece un sorriso e scacciò il generale con un gesto della mano. 《La regina》mi rispose ed io alzai gli occhi al cielo, il mio permesso non valeva nulla a confronto a quello di mia madre. 《Non voglio vedervi mai più là sotto》cercai di andarmene ma mi bloccò per un braccio e lo guardai con occhi allarmati. 《Come vi permettete?!》esclamai arrabbiata. 《Mi dovete perdonare per i miei modi principessa. Volevo farvi sapere che il vostro tempo sta per scadere, non ne avrete ancora per molto》 mi informò fissandomi negli occhi ed io affessurrai i miei. 《Vorrà dire che non ci tenete abbastanza》tirai un finto sorriso.

《Non voglio essere preso in giro da voi, ho visto con i miei occhi che vi siete innamorata del vostro prigioniero!》disse l'ultima frase a bassa voce

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《Non voglio essere preso in giro da voi, ho visto con i miei occhi che vi siete innamorata del vostro prigioniero!》disse l'ultima frase a bassa voce. 《Allora siete cieco!》gli risposi brutalmente. 《Questo sentimento vi porterà alla morte, pensateci molto bene alla mia proposta di matrimonio principessa》mi disse prima di andarsene e lasciarmi schiacciata dall'ansia. Avrei voluto piangere in quel momento, ma avevo tutto bloccato dentro di me. Chiusi gli occhi e deglutii, non sapevo più dove sbattere la testa. Se provavo ad immaginare un futuro per me vedevo tutto nero, mi vedevo sola e angosciata come già lo ero, non avevo niente e nessuno a cui aggrapparmi e sapevo che tutti gli avvertimenti su Carter che chiunque mi stava dando nel ultimo periodo avrei dovuto ascoltarli, ma il mio cuore non ne voleva proprio sapere, perché mentre ero in un limbo con i miei pensieri il mio sentimento mi suggeriva di andare verso Carter al quale avevo fatto una promessa di un domani il giorno precedente. L'unica ancora di salvezza che poteva portarmi fuori dal mio mondo senza colori era il biondo, ma sapevo che lo avrebbe fatto solo per un tempo limitato, ma finché potevo colorare per un po' il mio cuore volevo farlo e quindi dopo essermi data una sberla da sola sulla fronte andai da lui.

 L'unica ancora di salvezza che poteva portarmi fuori dal mio mondo senza colori era il biondo, ma sapevo che lo avrebbe fatto solo per un tempo limitato, ma finché potevo colorare per un po' il mio cuore volevo farlo e quindi dopo essermi data un...

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《Buongiorno Gill!》mi disse appena arrivai da lui. Aveva i capelli sporchi e disordinati che lo rendevano ancora più attraente e appoggiava la fronte sulle sbarre come se stesse aspettando che arrivassi. 《Buongiorno piccolo verme》gli risposi avvicinandomi a lui. 《Avevi detto a domani e ci sei per davvero, eccoti qua!》ridacchiò facendo vibrare il mio cuore. Riusciva a rendere questo posto buio e sporco più luminoso di tutto il castello con un solo sorriso.

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