Ari ride di gusto.

'Patrick ha fatto bene a convincermi ad assumerti, qualcosa mi dice che combinerai qualcosa d'interessante adesso che non sei più impegnato a menar le mani. E io voglio farne parte, intesi?'

'Ti farò sapere... per ora ti chiamo  in merito all'incarico che mi avete affidato. Ho visto dei ragazzi la settimana scorsa e ce n'è uno che davvero mi ha colpito: Alvaro Mendes, scriviti il suo nome. Ci tenevo a segnalartelo personalmente, lo conoscevo già ma lo avevo perso di vista.. cazzo se merita un'opportunità il ragazzo. E' cresciuto, ed è preciso, agile, potente... io una chance nell'Ufc gliela darei domani.'

Ari glielo fà ripetere.

'Come hai detto che si chiama questo ragazzo?'

'Alvaro Mendes del Texas. Mando un memo via mail ad Alfred ogni trasferta, ma per questo ragazzo valeva la pena farti anche uno squillo.'

'Segnato, Cain. Dico ad Alfred di mandarmi tutti i suoi riferimenti così non ce lo facciamo sfuggire, sai se ha altri procuratori?'

'Ha un agente locale, ma non mi sembra lo stia valorizzando abbastanza ed il ragazzo vuole crescere.'

'Messaggio ricevuto, ci pensiamo noi.'

'Perfetto, saluta tua moglie ed i ragazzi da parte mia.'

'Sarà fatto... e tu? Quando metti la testa a posto?  Sempre libero di cogliere ogni fiore?'

Ora è lui a ridere e ribatte divertito prima d'interrompere la telefonata.

'Non essere invidioso.'

S'infila il cellulare nella tasca posteriore dei pantaloni e si dirige in cucina, deve ancora fare colazione. Si è alzato presto per allenarsi, poi ha fatto la sua ora al telefono con Emily e alle 10 ha chiamato Ari. Ora è affamato.

Apre il frigo e trova  le cose che gli ha lascito Rosa. Quella donna è una benedizione, silenziosa e invisibile. Si occupa della sua dieta senza lasciare tracce per casa della sua presenza, come piace a lui.

Riscalda l'omelette nel microonde e la mette su un vassoio assieme a latte, cereali, frutta fresca e salmone affumicato. Poi porta tutto nel suo studio, accende il portatile e mangia mentre lavora. Vuole mandare il memo ad Alfred prima possibile.

Quando ha finito chiama Goh Miah Kiat, amministratore delegato di Karex  il colosso malese nella produzione di condom . Si erano  incontrati anni prima dopo un match, Gho era un suo grande ammiratore e lui aveva casualmente  letto da poco  un articolo interessante sull'argomento. Sosteneva che il commercio di preservativi era in crescita e poteva  arrivare a sfiorare la soglia dei dieci miliardi di dollari entro i successivi tre anni.

L'analisi che aveva letto, fornita dalla società tedesca Statista sulla crescita del business dei preservativi a livello mondiale sosteneva un trend più che positivo di mezzo miliardo all'anno, fornendo dati sulla crescita esponenziale del settore. Nel 2015 il mercato complessivo dei contraccettivi valeva 5,9 miliardi. 6,4 nel 2016, per poi passare a 7 nel 2017 , 7,5 nel 2018,  8,2 nel 2019 e nel 2020 a 8,8.  

Si erano quindi messo a discutere dell'argomento con Goh, e bicchiere dopo bicchiere, quando ormai erano entrambi discretamente ubriachi quello gli aveva proposto una collaborazione per  un nuovo tipo di preservativo col marchio Rock Hard. 

Ovviamente lui non si era tirato indietro e si erano stretti la mano, per poi concludere la serata ognuno portandosi a casa una ragazza dell'ottagono, quelle che passano tra un round e l'altro con i cartelloni in mano.

Il giorno dopo non si ricordava più nulla, quindi quando aveva ricevuto una telefonata da un collaboratore di Goh che voleva siglare il contratto ci aveva messo un po' a capire di che cosa stesse parlando. A mente lucida aveva scoperto che  il colosso malese Karex forniva anche il marchio Durex, leader mondiale nel settore, e che da tempo cercavano un'altra collaborazione. Goh non scherzava affatto la sera prima.

Fuoco e fiammeWhere stories live. Discover now