20. "CARO DIARIO"

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<<Probabilmente mi serviva questo per rinunciare alla mia vendetta>>.

<<E se dovesse uccidere ancora? Kate, Julian ti sta annebbiando il cervello>>. Posò il bicchiere sul tavolino e la guardò.

<<Credi che sia egoista? Credi che non m'importi nulla degli altri? Io non volevo coinvolgervi, non volevo che vi accadesse qualcosa, pensavo solo a come farla fuori per non permetterle di uccidere altre persone. Ma evidentemente ti è sfuggito un passaggio>>. Kate spostò la sedia alzandosi.

<<No, Kate, aspetta mi hai frainteso>>.

<<No, ho capito perfettamente, credi che io sia stupida, una ragazzina che pensa solo a se stessa e a come scoparsi i fratelli Lewis. Ma non è così... per una volta, dopo quasi un anno trascorso a tenermi tutto dentro, a non piangere per la morte di Sebastian perché Gregor mi ripeteva tutti i giorni che mi aveva avvertita, che per persone come me non esiste l'amore eterno, ho dovuto sopportare Jayde che viveva accanto a me, uscire e guardarmi tutti i santi giorni, mi rideva in faccia dopo che aveva ucciso suo figlio per colpa mia!>>. Abbassò poco dopo la voce guardandosi intorno, aveva perso il controllo, era quello l'effetto che le faceva pensando al passato. Si sporse in avanti e abbassò la voce continuando a parlare. <<Per una cazzo di volta, Daniel, dopo anni trascorsi ad allenarmi, a riempirmi il corpo di graffi e lividi, prove di resistenza e missioni pericolose che mi hanno procurato più di un semplice trauma cranico, sono felice a tal punto da cancellare tutto e andare avanti, ma evidentemente non fa per me>>.

<<Kate, ti prego lasciami spiegare. Tu meriti molto>>. Le chiese alzandosi.

<<Ho gradito la presenza della tua famiglia, mi sentivo una di voi, nonostante tutto. Non sono stupida, Daniel, so che mi chiedi di lasciar perdere Julian perché nella tua testolina frulla l'idea che forse potrebbe nascere qualcosa tra noi, dimmi che non è così>>.

<<Non è così>>. Disse sicuro di sé, nonostante i suoi occhi cercavano lo sguardo di chiunque eccetto quello di Kate. La ragazza fece un passo in avanti per poter attirare la sua attenzione, poggiò le mani sul tavolino e lo guardò con rabbia.

<<Dillo guardandomi negli occhi...>>. La bocca di Daniel si seccò, l'uomo deglutì rumorosamente, come poteva mentirle guardandola negli occhi? <<Come pensavo...>>. Si girò per andare via ma a quel punto si fece rispettare. <<Non osare più dirmi che sono egoista, finora sei stato tu ad esserlo, insieme ai tuoi fratelli. Sono io a scegliere chi amare, non di certo voi>>. Lo guardò un'ultima volta per poi correre via.

FINE FLASHBACK

"Insomma abbiamo discusso, lui non si è ancora fatto vedere, i ragazzi sono tutti a lavoro e io ho appena finito di fare attività fisica. Spero davvero di non averlo ferito, anche se non sono molto brava con le scuse, credo che mi dovrò presto scusare con lui. Ora che sono sola in casa posso preparare il pranzo e magari un dolce per stasera, sono proprio entrata a far parte di una famiglia, credo che si comportino così. La mia, anche se ne ho poca memoria, non lo faceva mai. A tavola eravamo silenziosi, ci piaceva gustare ciò che ci veniva preparato dallo chef, mentre i miei assaporavano dei vini pregiati, qui è tutto diverso, non hanno un maggiordomo, a Emma piace occuparsi personalmente della casa e della famiglia, i ragazzi aiutano quando possono e anch'io. Mark a volte cucina per tutti, cosa che non ho mai visto fare a mio padre, dai racconti di Gregor so che a lui non piaceva sporcarsi. A volte dimentico di non essere più a casa, quando resto per troppo tempo chiusa in camera da sola arrivano i ragazzi a bussare alla porta, mi dicono di stare in loro compagnia. È così bello, ma anche fastidioso, avere otto fratelli che mi costringono a stare con loro. Luke sembra essere meno infastidito della mia presenza, ma nonostante questo cerca di non guardarmi o di non stare nella mia stessa stanza. Ora vado a fare ciò che mi riesce meglio: Stare da sola in una casa enorme".

(Revisione) Assassin Night (Completa🦋)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora