Cain tira su la mano stretta a pugno attorno a una maglietta fradicia.

'Intendi questa? No grazie.'

Ginger sorride. Cerca di trattenersi, ma dura solo qualche secondo poi le scappa una risata allegra. Si mette una mano davanti alla bocca.

'Scusa ...davvero... - continua a ridere senza riuscire a fermarsi - ... è che ...se ripenso alle vostre facce quando vi abbiamo tirato l'acqua....'

Vederla ridere spensierata fa sorridere anche lui.

Sembra una ragazzina, che non riesce a smettere nonostante tutto di combinare marachelle.

' Deduco che tu ti sia divertita parecchio stasera.'

Lei continua a ridere ripensando a quanto fosse arrabbiato Dillon, allo stupore dei ragazzi quando tutte le donne del locale hanno cominciato a palpeggiarli... a come non riuscissero a sbarazzarsene...cerca di tornare seria.

'..non sai quanto. – Prova a trattenersi, ma non ce la fa - Devi ammetterlo anche tu.. è stata una serata divertente!'

Cain annuisce piano, poi la guarda.

'Sì, non è stata male, lo ammetto... anche se per me la parte più divertente  non è stata quella in cui mi avete fatto la doccia.'

Lei lo guarda beffarda, aspettandosi una battuta.

'A no? E sentiamo, qual è stata? Quella in cui avevi tutte le donne ai tuoi piedi? '

Cain la guarda negli occhi, è incredibile che non lo abbia ancora capito.

'E' stato baciarti.'

In un attimo Ginger non ride più, lo guarda, attonita.

Lui la indica col mento.

'E' estate, non credi che sarebbe il caso di metterti qualcosa di più leggero di quel trench.. tipo una maglietta?'

Lei per un attimo sembra non capire, poi si riscuote e guarda come è vestita. Ma non ha altro sotto.

'Ho i vestiti bagnati in borsa, non saprei davvero cos'altro mettermi.'

Il pensiero che non indossi nulla sotto quel trench se non la biancheria bagnata è la cosa più sexy che gli sia capitata da un sacco di tempo. Ha avuto donne esperte che nel tempo, si sono presentate con gli outfit più disparati eppure non lo hanno fatto sentire nello stesso modo.

E' eccitato come raramente gli è capitato in vita sua. L'unica cosa che vorrebbe fare in quel momento sarebbe levargli di dosso tutto e prenderla lì, in mezzo alla strada buia , contro la parete d'intonaco ruvida che vede dietro di lei. Ha bisogno di toccarla e allo stesso tempo è consapevole che sarebbe la mossa più sbagliata al mondo – lo legge in quegli occhi spaventati.

Restano immobili a guardarsi per secondi che si allungano interminabili, nel buio di quel parcheggio deserto.

'Posso baciarti ancora?'

Ha la voce roca, crede di non averlo mai chiesto a nessuna donna prima, non ne ha mai avuto bisogno. Eppure, non ha mai voluto baciare nessuna come vorrebbe baciare lei adesso. Solleva una mano piano mentre Ginger continua a fissarlo, indecisa .

'Non credo sia una buona idea.'

E' la prima volta che la sente esitare su qualcosa e quel tentennamento gli dà il coraggio di osare. Le tocca piano il viso e le fa scorrere lentamente il pollice sul labbro inferiore.

'Perché?'

In testa ha solo gesti frenetici: afferrare, depredare, esplorare, profanare ... gli ci vuole tutto il suo autocontrollo per muoversi con delicatezza.

Fuoco e fiammeWhere stories live. Discover now