Unexpected

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New York        10 settembre 2016

Poteva definirsi un amante di qualsiasi stagione, ad Harry piaceva, come il leggero vento freddo gli pizzicava le guance o gli scompigliava i capelli, come facesse muovere gli alberi, i rami e le foglie. Ad Harry piaceva,come il vento freddo fosse sintomo dell'imminente autunno e successivamente inverno.

Questi erano tutti i segni dell'inverno,del calore, del camino, del fuoco, delle castagne, del Natale e della famiglia,l'amore. Harry amava la sua famiglia, e amava Louis. Nonostante fra loro ci fossero delle divergenze, nonostante le menzogne che gli raccontava ogni giorno.

Nonostante lui fosse il suo più grande nemico

«ti amo» sembrava una confessione fatta a cuore aperto, quella che Harry ogni notte prima di addormentarsi, faceva a Louis

«anche io Harry, tanto» gli rispondeva Louis

«non essere d'accordo con me, di che mi ami solo perché senti di dirlo» gli disse ad un tratto

«ti amo e lo farò per sempre» si districò dal suo abbraccio per posargli un leggero bacio sulle labbra

«quando andrai da Stan?»

«presto,» confessò «volevo presentargli Zayn»
«capisco, dimmi haz tu come ti senti?»

E Louis era così, così premuroso verso chi amava nonostante quella persona lo avesse deluso molte volte, nonostante lo avesse fatto arrabbiare, nonostante provasse ancora rabbia in quel momento, era sempre lì, nonostante ci fosse la possibilità di affogare in un baratro senza via di fuga, era lì ad affondare con te.

«bene, e devo questo a te» mormorò
«no» scosse il capo «lo devi a te, e al fatto che tu sia una delle persone più forti che abbia mai visto» così sincero, così puro

«ti amo» gli soffiò sulle labbra «promettimelo, promettimi che mi amerai per sempre wind»
«per sempre amore mio lo sai»

Quello era un ricordo vivido della scorsa notte, Louis abbracciato ad Harry, mentre il più piccolo aveva il volto spiaccicato sul petto del maggiore. Le gambe intrecciate, come i loro cuori, un tutt'uno.
«buongiorno» sbadigliò Harry

«sei bellissimo» gli confessò Louis porgendogli un bacio casto sulla fronte
«non voglio alzarmi, lou ti prego restiamo qui»
«haz, dobbiamo alzarci, tu inizi lo stage e io devo comporre, sento che l'uscita sarà un successo»

Già, lo stage per diventare manager

«siamo nudi lou, non possiamo alzarci»
«bella mossa ricciolino. Alzati!» disse per poi alzarsi, e rivelare il suo sedere sodo, senza boxer, Harry rimase a fissarlo proprio come un maniaco, mentre Louis di stiracchiava le braccia di spalle, e notava tutti i muscoli contrarsi

«copriti, sei indecente!» Harry gli lanciò la t-shirt
«tu sei un maniaco!» Rispose

Si alzarono entrambi, e si diressero in cucina. Era il giorno libero di Glen, quindi avrebbero dovuto prepararsi la colazione da soli. E farla preparare a Louis, era fuori discussione.
«ma dai è successo una volta!» protestò il maggiore

«tre, e tutte e tre le volte hai dato fuoco ad un guanto da cucina!» lo prese in giro
«sei proprio un ingrato. Io ti regalo orgasmi da paura! Potresti ripagarmi fidandoti di me» sbuffò

«Louis!» urlò oltraggiato

Iniziarono a preparare la tavola, Harry era di spalle, senza maglia che cucinava le uova nella padella. E canticchiava qualche canzone di Louis

Edward's voice Where stories live. Discover now