Crisi

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New York      13 aprile 2016 22:00

«come ti senti?» domandò Louis
«bene, ora salgo su» sospirò
«posso—no fa niente» non voleva metterlo alle strette

«Louis parla» lo incoraggiò
«posso passare la notte con te?»

«Louis....sai perfettamente che giorno è. Di solito con me c'è Niall, a calmare le crisi, io—io non vorrei spaventarti»

«Harry sono io a voler stare con te,per favore voglio aiutarti,ti starò affianco, ma se vuoi Niall, se è una cosa vostra, io posso capire»

Non c'era niente di male, pensava Harry. Magari poteva aiutarlo sul serio, a superare questo trauma, ma allo stesso tempo aveva paura della reazione che avrebbe potuto avere Niall. C'erano alcune cose, che solo loro due potevano fare, assieme. Cose che si promisero di fare reciprocamente, da bambini.

«aspettami qui, vado da Niall»
Si diresse nella sala di registrazione che avevano in casa, bussò e entrò. Trovò Niall con i capelli disordinati e la chitarra tra le braccia, era seduto sul divano di pelle nero,lì nella stanza.

«hazza» allungò due braccia per farsi abbracciare
«Ni, mi sei mancato» lo abbracciò forte
«anche tu, vedi io stavo per salire su, e non lo so vogliamo iniziare una maratona? O dormire solamente, preparo inalatore e tutto?»

«Niall sono qui per dirti che, se quest'anno non vorrai farmi compagnia puoi farlo. Louis mi ha chiesto di rimanere, solo se a te stesse bene, ecco perché sono qui. Se a te non va, a me di lui non importa, sceglierei sempre te»

Niall sorrise a tanta dolcezza e premura, era una loro cosa, da ben tre anni. Gli aveva dato tutto l'amore che potesse dargli, ora però ad Harry non serviva solo l'amore fraterno.

«certo, a me va bene se a te va bene. Tu però chiamami, io correrò Harry» gli posò una mano sulla sua spalla sinistra
«lo farò, ti voglio bene»
«anche io te ne voglio»

_____

«ok che facciamo? Lasciamo le luci accese? O magari le spegni e accendi la lampada? Oppure vediamo la tv? Che ne dici? Oppure-»
«Louis! Calmati respira!» ridacchiò
«scusami sono preoccupato per te!»

«ti va se accendo quella lampada verde e ci sediamo sul mio letto per parlare di musica? Ti va? Sono stato scortese la scorsa volta»
«oh! Certo mi metto comodo allora» si sedette sul bordo, mentre Harry chiudeva la porta e spegneva le luci, lasciando accesa solo la lampada verde e la tv, su un canale totalmente a caso

«Louis le scarpe non le togli?» chiese divertito
«oh si scusa!»
«guarda non mordo mica! Vero che dobbiamo dormire assieme, ma di certo non ti avveleno»

Louis solo al pensiero di ritrovarsi un Harry styles a petto nudo, con quel riccioli che gli cadevano perfettamente sulle spalle,e quei tatuaggi che solo alla vista, ti verrebbe voglia di toccarli e baciarli. Avrebbero dormito assieme, nello stesso letto, magari abbracciati, e Louis si stava eccitando troppo.

«che ne dici di conversare? Mi stai fissando sei inquietante Louis»
«scusa è che vorrei sapere un po' di più su queste crisi che effettivamente hai» Harry sospirò pesantemente
«mi hanno mandato da tanti dottori, psicologi. L'unica soluzione era di affrontarlo e io non ero pronto, non lo sono nemmeno ora in realtà»

«ci proverò»
«ci proveremo vorrai dire» Harry annuì

«è bene che tu lo sappia, mi addormenterò e sicuramente mi sveglierò, senza ragionare e urlando. Quindi ho tutto lì pronto» indicò la scrivania con l'inalatore, l'acqua e le gocce per farlo calmare

Edward's voice Where stories live. Discover now