the night is calling to me

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«e voi i vostri amici li prendete per mano? Ma si sentono bene le antis?»

«forse abbiamo esagerato qui. Si vedeva palesemente, forse dovremmo stare più attenti lou»
«haz io voglio stare con te, e portarti fuori e non nascondermi» sbuffò

«lou che ne dici se ci facciamo un po' di coccole?»
«va bene» sospirò ridendo

Si stesero sul letto e Harry si tolse le scarpe, nonostante il caldo si misero sotto le lenzuola, e Harry fece poggiare la testa di Louis sul suo petto. Iniziò ad accarezzargli i capelli lisci, in maniera dolce, e Louis componeva dei piccoli cerchi sull'addome di Harry, coperto da una sottile t shirt bianca, molto trasparente.

«mi devi ricordare,quando verrò a casa tua, di buttarti queste cose sconce» disse indicando la maglia
«non fare il geloso» ridacchiò
«dormi da me stasera? Si haz?» il più piccolo annuì

«tra un po' devo alzarmi. Ho promesso di aiutare tua sorella in matematica, in arte Daisy e Lottie deve parlarmi» disse
«ma la mia famiglia ti sta sfruttando, no hazza,» disse stringendo il suo addome come se Harry fosse un peluche «tu sei il mio hazza, quella combriccola di donne deve impararlo, e fizzy?»
«oh, già ci ho parlato. Prima di arrivare qui»
Louis annuì «e di cosa?»

«non ci provare. Non te lo dico»

Louis in quel momento sentì il bisogno di baciarlo, Harry era perfetto per lui. Si girò e gli posò un bacio sulle labbra, entrambi lo intensificarono, tanto da far alzare Louis che si sedette a cavalcioni sulla gambe di Harry. Gli posò baci sul collo, succhiando avidamente la sua pelle gemendo rumorosamente, mise le sue piccole mani nei capelli ricci e li tirò facendosi sempre più vicino, fino a sedersi completamente sul membro pulsante di Harry.

In quel momento le loro erezioni entrarono a contatto, Harry gemette in maniera così oscena, da far eccitare Louis, il più piccolo leccò il lobo del suo orecchio e lasciò baci bagnati, lungo il suo collo, sulle clavicole, le leccò facendo chiudere gli occhi al maggiore, pieno di piacere in quel momento.

«Harry ti prego,» lo pregò «non posso uscire di qui così» sospirò rumorosamente
«L-louis,» riuscì a borbottare, mettendogli le grosse mani sul suo sedere e stringendolo «fa qualcosa»

Louis si tolse dalle gambe di Harry, e gli intimò di allargarle, strusciò sotto il lenzuolo nero del suo letto, abbassò i pantaloni di Harry, ancorando il suo sguardo a quello del riccio. Glielo strappò di dosso, e rimase in boxer, si avvicinò all'orlo e lasciò dei baci lì

«dimmi cosa vuoi» gli chiese
«ti prego Louis» aveva gli occhi chiusi, il suo membro pulsava violentemente e Louis con la sua bocca lì vicino non aiutava per niente

Gli abbassò i boxer, e Harry arrossì leggermente. Louis prese tutta la sua lunghezza, mise alla base una sua mano, e leccò la punta, facendo impazzire il più piccolo. Il suo cervello andò in black out, completamente.

Louis prese tutta la sua lunghezza nella sua bocca, non rompendo mai il contatto visivo col riccio. Andò prima piano, pompando lentamente, Harry impazzì a quella vista, le guance di Louis che scomparivano mentre succhiava, i suoi capelli scompigliati, li prese e cercò di dettare il ritmo, prese la sua nuca e iniziarono a muoversi in sincronia, mentre il più piccolo gemeva inarcando la schiena, ciò fu un incentivo per Louis, alla vista di tanto piacere, leccò tutte le vene pulsanti che avesse il riccio, poi riprese a leccare la punta arrossata e di nuovo tutto la lunghezza.

«L-louis,sto per-» ma Louis non si spostò, andò fino in fondo quando sentì lo sperma di Harry coprirgli la bocca, ingoiò tutto, fino all'ultima goccia, e senza mai rompere il contatto visivo si asciugò col palmo della mano.

Edward's voice Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora