𝑅𝑜𝑡𝑡𝑜

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E Louis aveva ragione,Harry era tremendamente riservato, forse è questa una delle tante cose che gli impedivano di dichiararsi a tutti come Edward. Se ne sarebbe pentito, e lo sapeva bene, non era un tipo che urlava ai quattro venti i suoi segreti, o ciò che succedeva nella sua vita.

«tu non sai» disse con voce rotta
«Harry»
«vattene, Louis ho detto vattene!» questa volta, lo disse in maniera rude, arrabbiato e ferito, con un pizzico di tristezza

Louis non potè fare altro che assecondare ciò che Harry gli aveva detto, se ne andò con un fardello sul cuore. Aveva paura, Harry doveva superare le sue insicurezze, e anche se Louis era fatto solamente e interamente di problemi, doveva aiutarlo.

Harry posò la chitarra, accese una lampada e spense la luce della camera. Si accasciò sul letto, con le mani sul viso e trattenne le lacrime.

Cosa sarebbe successo, se fosse arrivato dopo, quando magari,stava per cantare?

Se l'avesse riconosciuto?







New York           13 aprile 2016

«e quindi ti ha buttato fuori?» chiese Des
«già»

Harry era ancora addormentato, nella sua stanza, e Niall era in sala registrazione. Stava facendo colazione, con i genitori di Harry, con jay e mark, e c'erano anche Liam e Zayn, l'ultimo però scese a dare una mano a Niall.

«buongiorno!» esclamò contenta Gemma
«buongiorno tesoro» la salutò jay
«ciao Gemma» questa volta fu mark a salutarla

«Harry?» chiese con voce spezzata
«lo sai» le ricordò sua madre
«è ancora arrabbiato non è vero? Oggi è...» sospirò
«si e ho saputo cosa hai detto. Non mi è piaciuto Gemma, soprattutto quando tuo fratello non sta bene, anzi peggio»

«lo so papà, ma non volevo offenderlo!»
«che ne dite se lo portiamo a fare un giro?» chiese Liam, con voce speranzosa

«già Des! Potrebbe prendere un po' d'aria buona, e magari distrarsi, sai stanotte come andrà a finire»

E Louis si sentì così stupido in quel momento, Anne li stava indirettamente avvertendo, che non sarebbe stato facile. Erano tre anni dalla sua aggressione, e solo i suoi genitori, Gemma, Niall e Louis, lo sapevano. Si sentì così sciocco, che gli pizzicavano gli occhi, il battito e il respiro si fecero pesanti.

«lo porto io» esclamò all'improvviso Louis
«beh possiamo andare tutti insieme no?»
«no voglio farlo io, dopotutto io e Harry non siamo mai stati grandi amici, forse potrei scusarmi, e provare non so a essergli amico»

«sei un tesoro Louis» affermò Anne
«si certo! Non me la dai a bere» sbuffò divertito Des
«io do ragione a Des!»
«papà!» urlò Louis

«Louis è realmente un tesoro, Anne ha ragione, è sempre stato così anche da piccolo»
Inutile dire che le loro madri, iniziarono un discorso su chi fosse più peste dall'altro, da piccoli

«dove posso prendere del latte col cacao?»
Louis chiese in un sussurro a Gemma, la quale era concentrata col suo cellulare
«chiedi a Glen, lei sa perfettamente come fare il preferito di Harry» annuì

«ah Louis! Sai vero che non sarai mai suo amico?»
«ci proverò»

Fu l'ultima cosa che disse, prima di andare da glen e prendere finalmente il latte e cacao. Salì le scale e lo trovò rannicchiato sul suo letto, aveva i ricci scompigliati, la guancia premuta sul cuscino, una gamba stesa e l'altra piegata, stringeva forte il cuscino. Sembrava un bambino, il suo viso angelico.

Edward's voice حيث تعيش القصص. اكتشف الآن