'Sei gentile.'

'Non è gran chè, in realtà. E poi lui è fantastico, mi diverto più io di lui quindi in realtà non è affatto un sacrificio .... Ma torniamo a noi. Devo chiederti un altro favore, per stasera. Voglio passare da Cain, ho saputo che non è stato bene oggi pomeriggio.'

Ginger spalanca gli occhi.

'Come non è stato bene?!'

'Mi ha detto il suo medico che sono reazioni abbastanza normali dopo un trauma cranico, ma ha vomitato e ha avuto dei problemi di equilibrio. L'infermiere che è con lui voleva chiamare l'ospedale ma Yuri è andato a visitarlo e sembra che si possa evitare, gli ho chiesto se stasera potevo andare a trovarlo. Pensavo di restare a dormire da lui.. non si sa mai. In caso di urgenze non voglio che si ritrovi in ospedale da solo. E' un problema se me ne vado tra mezz'ora? Il bar è a posto e Ross e Bob restano entrambi fino alla chiusura, posso chiedere a Nina di venire se vuoi.'

Ginger scuote la testa.

'No, non penso ce ne sarà bisogno. Lunedì lo sai anche tu, è una serata tranquilla, io e Sam dovremmo cavarcela senza problemi. Ma come mai sei in contatto col medico di Cain?'

'Gli ho chiesto io di tenermi aggiornato e chiamarmi in caso di problemi. Lui non ha nessuno qui ed è dannatamente caparbio. Con la testa dura che si ritrova mi chiedo come faccia ad avere una commozione cerebrale!'

'Ma la sua famiglia? Avevo capito che vivesse qui. Non avete frequentato la scuola insieme?'

Lui scuote la testa.

'Sì, vivono qui. Purtroppo però Cain ha tagliato i rapporti con i suoi molto tempo fa.' Sospira 'Senti Ginger, io ti dico queste cose perché ti conosco e so che tu sei una persona riservata, ma la vita di Cain è off limits. Tutte queste sono informazioni che se arrivassero alla stampa causerebbero non poco scalpore e titoloni sui giornali sportivi, non deve accadere. Intesi?'

Ginger annuisce seria.

'Bene. Cain è molo geloso della sua privacy. Ha pochi amici e sicuramente non parla a nessuno della sua famiglia, se sapesse che ho parlato con te di queste cose taglierebbe subito i ponti anche con me, poco ma sicuro.'

Sospira di nuovo.

'E' un bravo ragazzo, davvero. Ma ha avuto una vita incasinata, un padre severo, una madre remissiva, una legacy forse troppo ingombrante per uno come lui... difficile da imbrigliare. Ha fatto delle scelte non convenzionali, ha puntato tutto sulla sua carriera e ha raggiunto risultati strabilianti ma credo che in questo momento gli serva davvero  un amico. Deve fare delle scelte difficili, non voglio che pensi di essere completamente solo. Se ha bisogno di parlare con qualcuno, voglio esserci.'

Lei annuisce.

'Mi ha parlato della palestra -  tira fuori l'argomento dal niente - mi ha detto che gli serve qualcuno per tenere dietro ai lavori e alle spese. E che tu gli avevi detto che mi servivano soldi.'

Dillon la guarda colpevole.

'Non ho detto proprio così... mi ha chiesto se avevo qualcuno da suggerirgli...qualcuno di affidabile.... e io so che te sei brava in queste cose ...volevo solo aiutare entrambi...'

Lei lo interrompe.

'E' ok. Ho accettato il lavoro. Non voglio rimproverarti Dillon...  solo ringraziarti per aver pensato a me. Sappiamo entrambi che è vero - sorride - io ho bisogno di soldi e... se accetto di lavorare per Cain avrò appianato la situazione per la fine dell'anno, quindi ... bhè, grazie di aver pensato a me.'

Dillon la guarda serio.

'Non devi lavorare per lui se non vuoi. Ho pensato potesse essere una buona idea, ma so che non ti piace... voi due non vi siete presi, non so perché. Si vede lontano un miglio che non vi sopportate, se hai così bisogno di soldi posso aiutarti, lo sai...'

'No, non voglio il tuo aiuto Dillon. Questa cosa... devo farla da sola. E' importante per me.'

Scende dalla scrivania.

'Lavorerò per Cain, è deciso. Ha il mio numero, deve solo dirmi quando cominciamo. Ci tenevo a ringraziarti e dirti che sei davvero un buon amico. Cain è fortunato ad avere uno come te che gli guarda le spalle... e io anche.'

'E adesso sparisci prima che diventi troppo sdolcinata , ok? Non c'è bisogno che resti qui a preoccuparti per tutti, ce la caveremo... stai tranquillo. '

Lui annuisce.

'Bene. Mi fà piacere sentirlo.'

Quando esce chiudendosi la porta alle spalle  ha il sorriso stampato in faccia. Sà che Red è un capitolo chiuso della sua vita, ha capito che non ha senso incaponirsi sul perché la loro storia non ha funzionato... in amore è semplicemente così.. certi incastri non combaciano...inspiegabilmente... eppure non può evitare di sorridere quando la guarda. Adora quella ragazza, è più forte di lui.

Si alza in piedi e recupera la giacca di pelle dalla sedia su cui l'ha appoggiata, ha fretta di andare da Cain. Il dottore non gli è sembrato tranquillo quando si sono sentiti per telefono e vuole essere sicuro che l'emergenza sia rientrata davvero.

Fuoco e fiammeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora