La prende in giro lui.

Ginger scoppia a ridere, stupita di sentirgli fare una battuta.

'Ero la figlia del pastore. Andare bene a scuola non è mai stata una scelta.'

Cain apre gli occhi.

'Pover'uomo. Tu, la figlia del pastore? '

Lei annuisce, divertita dal suo tono scioccato.

'Esatto.' - sospira - ' La musica è l'unica cosa che mi ha fatto sopravvivere... ho cominciato a suonare in chiesa per dovere , ma poi è diventata  la mia via di fuga.'

'Strumento?'

'Organo, ovviamnte.'

Lui fà una faccia orripilata.

'Poi il piano,  la chitarra e un po' il  basso. A scuola con alcuni amici abbiamo creato una band, suonavamo di nascosto e a tutto volume qualunque musica  mio padre ritenesse inappropriata.. un gran spasso.'

'E poi?'

Ginger alza le spalle di nuovo.

'Poi mio padre l'ha scoperto ed è scoppiato il finimondo. Non importava che andassi bene a scuola e in chiesa tutte le domeniche. Voleva solo che smettessi.'

Cain è curioso adesso.

'Hai smesso?'

Ginger lo guarda come soppesando la risposta. Qualcosa gli dice che lo stupirà.

'Ci ho provato.'

Lui stringe gli occhi, osservandola.

'Ma?'

Abbassa gli occhi, imbarazzata.

'Non potevo. Ero innamorata. Della musica, certo, ma anche del cantante del nostro gruppo. Era più grande di me e io mi sarei letteralmente gettata nel fuoco per lui.'

Gli occhi di Cain ora sono attenti.

'E quindi? '

Ginger lo dice nel modo più naturale del mondo.

'Sono scappata di casa.'

Cain piega le labbra in un sorriso incredulo.

'Ginger, la figlia del pastore, con tutti ottimi voti e record di presenze in chiesa la domenica,  scappa di casa? No, non ci credo.'

Ginger annuisce.

'Sì è assurdo, lo sò.'

Cain insiste.

'E quanto hai resistito lontano da casa, due ore?'

L'espressione di Ginger è imperscrutabile.

'Non sono più tornata.'

Chiude il quaderno della contabilità e si alza in piedi. Prende il vassoio dal tavolo e si avvicina al letto di Cain, è chiaro che per lei l'argomento è chiuso.

'Hai fame? Ho preso qualcosa dalla cucina, sul foglio che mi ha lasciato Dillon c'è un elenco di alimenti consigliati ma diciamo che non c'era molta scelta. Vuoi provare con un tost?'

Lui vorrebbe sapere come continua quella storia. 

E' curioso, cosa insolita per lui. Ma annuisce, è anche affamato. 

Prende  il tost e al contrario di quello che vorrebbe fare dà un piccolissimo morso e comincia a masticarlo lentamente. Ancora e ancora, sembra quasi che non voglia inghiottire.

Lei lo guarda dubbiosa, sulla difensiva.

'Tutto ok? Non è un gran chè.. non c'era molto in cucina.'

Fuoco e fiammeDonde viven las historias. Descúbrelo ahora