Non ha nessuna intenzione di ridursi ancora così, aveva già promesso a se stesso che non gli sarebbe più capitato di ritrovarsi bloccato a letto per le conseguenze di un ennesimo trauma cranico. E invece.... guardalo! Cazzo!

Ormai conosce bene tutti i sintomi: confusione, perdita di memoria, disturbo della vista, vertigini, cefalea, nausea, possibili acufeni e perdita di olfatto o gusto. E sa che dovrà guardarsi anche dai postumi successivi : cefalea cronica, difficoltà nella memoria a breve termine, difficoltà di concentrazione, stanchezza, disturbi del sonno, cambiamenti di personalità (irritabilità, sbalzi d'umore), sensibilità alla luce e al rumore.

Chiude gli occhi e cerca di rimanere calmo.

Per fortuna è già stato valutato sia dal medico presente sul posto in occasione dell'incontro, sia dal suo medico personale e sembra che anche per questa volta l'abbia scampata... non ha subito un impatto così violento. O almeno questo è quello che sembra.

Ripensare al momento in cui l'arbitro ha decretato la sua vittoria, al suo avversario conciato sicuramente peggio di lui non gli è  di nessun beneficio.

Le parole di Yuri gli risuonano ancora in testa : le brutte notizie arrivano sempre come fulmini a ciel sereno per tutti gli atleti.. bisogna fermarsi prima che sia troppo tardi.

Sa che ha ragione.

Lo conosce da tanti anni e si fida di lui... è arrivato il momento di mollare davvero? Di rinunciare anche agli ultimi incontri importanti?

Sospira poco convinto.

Si guarda intorno lentamente.

Dillon si è addormentato sulla sedia accanto a lui.

Yuri per non mandarlo all'ospedale ha preteso che chiamasse una persona di fiducia a vegliarlo durante la notte e Jeff si è presentato non sa bene da dove con la sua inseparabile valigetta per fargli firmare i documenti su privacy e riservatezza. Accenna un debole sorriso, sa di avere dei validi collaboratori.

Ora lo aspetta un lento recupero: non può tornare ad allenarsi prima di aver superato il giusto periodo di riposo. Qualunque altra attività, la guida, l'alcol, la stimolazione cerebrale eccessiva - usare il computer, la televisione, i videogiochi – dovrà evitarli durante i primi stadi della ripresa per scongiurarne il prolungamento o l'esacerbazione dei sintomi . Nessun farmaco è in grado di migliorare il recupero da una commozione cerebrale se non il tempo.

Giusto il paracetamolo potrà aiutarlo in caso di mal di testa, ma cercherà di evitare anche quello.

In più sa bene che non avendo membri della famiglia che possano prestare attenzione ai segni di eventuale deterioramento della sua salute ed in caso, trasportarlo urgentemente in ospedale - e non potendo ovviamente pesare su Dillon se non in una prima fase di emergenza - gli toccherà avere tra i piedi per tutto il tempo un'infermiere.

Dovrà astenersi dall' attività sportiva fino a quando non sarà completamente asintomatico e poi potrà iniziare con un leggero esercizio aerobico, per poi passare a un training specifico. Solo per ultimo potrà riprendere le competizioni.

Ma per quanto potrà migliorare rapidamente  è sconsigliato tornare alla piena attività fino a quando non asintomatico da almeno 1 settimana. Se avesse avuto sintomi gravi come perdita di coscienza per > 5 min, oppure > 24 h di avrebbe dovuto  attendere almeno 1 mese.

'Hey amico, come ti senti?'

La voce di Dillon lo distrae dai suoi pensieri cupi.

Apre gli occhi, per fortuna ci sono le finestre abbassate, odia la luce quando si sente così.

Fuoco e fiammeWhere stories live. Discover now