Sbuffa mentre sgomita per arrivare al gruppetto di ragazzi che l'ha circondata. Ginger lo precede, con quella chioma rossa è impossibile non notarla. La osserva mentre sorride e comincia a chiacchierare con quello più intraprendente, sembra assorta a flirtare con quel bell'imbusto, ma appena Cain si avvicina si volta verso di lui e gli fa cenno di occuparsi di Nina. Lei si allontana con il malcapitato che sorride come un bimbo a Natale, Cain scuote la testa divertito.. che ingenuo, non sa che dalla rossa non caverà un ragno da un buco.

Lui si piazza a braccia conserte accanto a Nina e in un attimo il gruppetto si disperde. Lei si volta e lo guarda con un finto broncio.

'Hai proprio deciso di farmi incassare poche mance stasera, non è così?'

Cain fissa quel bel faccino.

'Dillon mi ha detto che sei nuova, devo tenerti d'occhio.. non pensi di dare un po' troppa confidenza a questi ragazzi? Dopo tutto sono solo clienti, no?'

Lei gli si avvicina e fa scorrere una mano sul suo bicipite muscoloso.

'Mi piace dare confidenza ai ragazzi, che posso farci... Tra l'altro sono anche molto brava sai? -Gli sorride maliziosa – Se non posso dare troppa confidenza ai clienti.. che ne dici se la do a te? Tu non sei un cliente, o sbaglio?'

La studia impassibile, no , non è affatto male. E ci sa fare la ragazzina.

'Puoi darmi tutta la confidenza che vuoi Nina, ma solo dopo l'orario di chiusura. Ora torno al mio posto ok? Non farmi venire di nuovo.'

Lei gli sorride maliziosa.

'E' il contrario di quello che i ragazzi mi chiedono di solito.' Abbassa la voce in un sussurro. 'Dopo la chiusura posso farti venire tutte le volte che vuoi.'

Cain si allontana sentendo lo sguardo di lei fisso sulla schiena, è evidente che questa notte non la passerà da solo. Gli basterà schioccare le dita prima di uscire.

Riguadagna la sua postazione.

Il volume della musica si alza di colpo. Si guarda intorno senza capire, poi si sofferma sul grosso orologio a parete e vede l'ora: le 2,30.

Ginger.

Che dire di Ginger?

Non sa ancora come inquadrarla. 

L'ha osservata a lungo. 

Deve ammettere che quella ragazza lo incuriosisce. Con la sua criniera fiammeggiante è impossibile perderla di vista mentre si aggira flessuosa per il locale in un paio di succinti pantaloni di pelle nera e con un top che lascia ben poco spazio al pudore. 

Lo sguardo degli avventori la segue bramoso ovunque vada e ha notato anche come la guarda Dillon. Non conta ciò che dice di lei, è evidente da come la osserva che è pazzo di quella femmina. Il perché è abbastanza evidente: Ginger ha un fascino tutto suo.

Non sa spiegarsi cosa sia. E' una sensazione sfuggente, su cui non riesce ancora a mettere le mani. Lo incuriosisce il fatto che pur essendo perfettamente padrona della situazione, sia perennemente circondata dai suoi collaboratori che ostentano una sorta di iperprotettività nei suoi confronti.

Più volte nel corso della serata ha notato che quando gli si avvicina qualcuno Bob o Ross sono sempre a poca distanza, guardinghi, come pronti ad intervenire. Oppure  come Sam e Melody si frappongono tra lei e gli avventori, per tenerglieli lontani, come se sapessero che Red preferisce così.

E' una sorta di singolare dimostrazione di lealtà nei confronti del proprio titolare. E lo stupisce considerato con quanta sicurezza e aggressività Ginger si sia rivolta a lui quando le ha messo le mani addosso. Non gli pare proprio abbia bisogno di essere difesa: se la cava benissimo da sola. Eppure sembra che tutti sentano il bisogno di proteggerla.

L'altra sera da come si muoveva sul bancone ha avuto l'impressione che fosse una donna che ama stare al centro dell'attenzione. Gli sguardi ammirati, l'eccitazione dei ragazzi ai suoi piedi, il fatto che tutti fossero disposti a fare qualunque cosa pur di sfiorarla.

Invece questa sera a parte per qualche breve escursione tra la folla, di cui una per accertarsi che Nina non venisse sopraffatta, ha passato il tempo  dietro al bancone ad aiutare Viky. Al riparo dagli avventori e dalla loro ammirazione poco discreta.

Molte ragazze si sono alternate a ballare sul bancone, ma lei no. 

Si chiede cosa ci sia di vero in come l'ha descritta Dillon. Sà che difficilmente si sbaglia ad inquadrare le persone, è sempre stata una sua abilità innata.

Ginger lo incuriosisce, deve ammetterlo.

Non riesce a metterla a fuoco.

Non che gli importi particolarmente, sia chiaro - per quanto lo riguarda è la ragazza del suo amico, indipendentemente da cosa lui dica o faccia - e le ragazze degli amici non si toccano.

Sono le 2,31.

Ginger mettere piede sul bancone.

Lo show finale è sempre il suo, a quanto pare.

Cain incrocia le braccia al petto, appoggia la schiena al muro e decide di godersi lo spettacolo.

Anche questa sera, quando lei prende in mano il microfono accade come una trasformazione. La temperatura si alza improvvisamente, assieme al volume dalla musica e si sente come una fremito percorrere il pubblico.

Cain l'avverte chiaramente, come un'onda.

Tiene lo sguardo fisso sulla ragazza e vede che anche in lei qualcosa è cambiato. Lo sguardo, determinato; la postura eretta, sicura. Su quel bancone ne è certo, Ginger si sente come si sente lui sul ring: imbattibile.

Vede quelle belle labbra che si allargano in un sorriso ammiccante, mentre si avvicina il microfono alla bocca, la chioma rosso fuoco le incornicia il volto, ribelle .

' Allora? Siete pronti a venire con me?'

Un coro di grida accoglie la sua richiesta, una selva di braccia si alzano al cielo. E' evidente che la seguiranno ovunque vorrà portarli. In un attimo l'atmosfera è rovente ed il pubblico pende da quelle labbra che cominciano a muoversi al ritmo di una canzone che Cain non conosce, ma sa già dopo poche battute che gli rimarrà piantata in testa per giorni.

Per almeno mezzo' ora abbondante tutti restano impigliati nella rete, catturati da quella voce, incantati come serpenti dalle sue movenze sensuali, nessuno è capace di liberarsi dal sortilegio fino a quando lo show è finito, la voce svanisce e la musica sfuma lentamente. Ginger scende dal suo palcoscenico improvvisato e Cain resta immobile, come una statua, a fissare lo spazio vuoto che ha lasciato, mentre la folla erutta in grida ed applausi.

La ragazza ci sa fare, non c'è dubbio. Lui non capisce nulla di musica, ma quando vedi un fenomeno lo riconosci. E lei ha qualcosa di speciale .

Nina gli si avvicina infilandogli la mano sotto al braccio e Cain si riscuote dal trance. Ha il musetto da bambola di nuovo imbronciato.

'Il mio invito è ancora valido.'

Lui la guarda un attimo senza capire, ma quella mano che si stringe attorno al suo bicipite lo riporta immediatamente alla realtà. Non è più così convinto come qualche ora prima di voler passare la notte con Nina,  ma l'innegabile erezione che gli preme contro i pantaloni lo convince rapidamente del contrario.

'Andiamo da te.'

Replica brusco.

Lei sorride e annuisce come se avesse vinto la lotteria,.

Bene. Ha voglia di scopare.

Cain fa un cenno di saluto a Dillon e la trascina fuori dal locale. L'unica cosa che vuole adesso è levarsi dalla testa il ritmo fastidioso della canzoncina appena sentita, le mosse sensuali della ragazza che l'ha appena cantata ed il profumo inebriante di quella  chioma rosso fuoco .

E' tutto incredibilmente fastidioso.



Fuoco e fiammeWhere stories live. Discover now