'Sì, un po' acciaccato ma è sempre il vecchio Harry di un tempo. Siamo rimasti in contatto in questi anni.. è lui che me l'ha venduta, firmo il rogito prossima settimana.'

Dillon lo guarda curioso.

'Lo fai per fargli un favore o lo fa lui a te?'

Cain abbassa lo sguardo e incrocia le braccia al petto. Dà un calcio a una mattonella rotta.

'Ci credi se ti dico che non ne ho idea? Harry non se la passa benissimo economicamente, ma da me non ha mai voluto nulla... all'inizio ho pensato di comprarla perché potesse avere una vecchiaia dignitosa, dopo tutto se la mia adolescenza non è andata completamente in vacca è stato solo merito suo... glielo dovevo. Ma più ci pensavo più l'idea mi sembrava giusta a prescindere. Mi dava una via di fuga...'

Dillon gli si avvicina, aggrotta le sopracciglia.

'Di fuga? E da cosa ? Dalla vita che hai sempre sognato? Sei una sorta di celebrità nel tuo mondo ..o sbaglio? Ross e Bob avevano gli occhi che gli brillavano l'altra sera parlando di te e non ti nascondo che in questi anni ho digitato più di una volta il tuo nome sulla tastiera e amico... non mi è sembra affatto che te la passassi male. Sicuramente hai cambiato parecchie belle ragazze.'

Cain sorride amaro.

' Sai cosa diceva Oscar Wilde... ci sono due grandi tragedie nella vita: la prima è desiderare ciò che non si può avere . ..la seconda è ottenerla.'

Dillo aggrotta le sopracciglia.

'Non capisco...'

Cain si stacca dal muro e gli dà una pacca sulla spalla.

'Lasciamo perdere, piuttosto.. puoi darmi una mano con questo casino? Voglio rimettere tutto a nuovo, svuotarla e rifare i pavimenti e gli spogliatoi, imbiancare tutto e riattrezzarla come si deve. Non ho mai fatto niente del genere però, e come sai i conti non sono decisamente il mio forte, quindi vorrei evitare di essere fregato alla grande. Tu hai praticamente rifatto da zero il locale, magari puoi consigliarmi qualche fornitore.'

Dillon si guarda attorno perplesso ma poi annuisce.

'Sull'attrezzatura non posso aiutarti ovviamente, ma penso che per quello tu sia in grado di arrangiarti da solo.. pavimenti, bagni, ritinteggiatura ho dei contatti affidabili, è una ditta di qui e ci lavora un mio amico in gamba, è un tipo onesto... può farti un preventivo.... così ti fai un'idea almeno....ma per tenere dietro ai conti o fare una sorta di tabella di spese non sono decisamente all'altezza, al locale tiene dietro a tutto Ginger... posso chiedere a lei se vuoi. Le piacciono i numeri, non chiedermi perché. E ha sempre un gran bisogno di soldi, non ho idea di come possa essere sempre al verde, ma è così.'

Cain lo studia qualche minuto prima di parlare, si aggira per la palestra lanciandogli qualche occhiata ogni tanto. 

Poi si decide.

'Cosa c'è tra voi due? Voglio dire.. non che tu debba spiegarmi nulla se non vuoi, ma ..insomma...una socia? .... ma chi cavolo te l'ha fatto fare... se invece state insieme bhè...allora cambia tutto, è notevole, non posso certo negarlo... ma cazzo.. ti sei messo in guai grossi con quella, fidati, le donne le conosco. '

Continua a sorridere e smette solo quando si accorge che è l'unico a farlo. Guarda Dillon che non sembra si stia divertendo affatto e si morde la lingua.

'Scusa. Non voglio fare lo stronzo... è che quella rossa... bhè è una cazzo di bomba a orologeria, non puoi negarlo.'

Dillon scuote la testa.

'Red non è come sembra Cain.'

Lui grugnisce beffardo.

'L'ho vista ieri su quel bancone amico, come si muoveva, come sorrideva a tutti...vuoi venirmi a raccontare che non è fottutamente sexy come il demonio?'

Fuoco e fiammeWhere stories live. Discover now